13.5.18

La Paganese vista da...Nocera! - Resistere per continuare ad esistere.

Prendo spunto dallo striscione che è stato lo slogan della reunion della Curva Nord, unica realtà positiva di una stagione quasi negativa, che ha campeggiato in ogni gara interna della Paganese. Le faccio mie per queste riflessioni nella settimana che precedono i play-out. Proprio loro hanno indicato, con quella frase, il  momento storico della società azzurrostellata e che probabilmente sarà il filo conduttore di queste due settimane di passione, speranze e speriamo di gioia finale. Il grido d'allarme lanciato in quella, ormai lontana, conferenza stampa del duo Trapani-Calabrese ha avuto l'effetto di un razzo lanciato da naufraghi in mezzo al mare al passaggio di un aereo. Nessun effetto. Nel frattempo i due naufraghi, tra il mare tempestoso del campionato, hanno proseguito la loro navigazione senza ricereve ciambelle di salvataggio e e bene o male hanno raggiunto un approdo non proprio sicuro. Al momento sono sistestemati su un appiglio di fortuna, in bilico a picco su una cascata. Ora bisognerà capire se nel momento  di cadere la zattera reggerà all'impatto con l'acqua o si frantumerà. Capire le ragioni del naufragio non è il momento, ora seve dare una mano a quell'imbarcazione di fortuna con a bordo comandante, capitano ed equipaggio e portarlo in salvo. Su quell' imbarcazione di fortuna, a poppa c'è una bandiera azzurrostellata che nonostante tutto sventola ancora e in questi anni ha sventolato in lungo e largo. Su quella bandiera azzurra con la stella bianca al centro ci sono rammendi, buchi, toppe ma è ancora lì a sventolare a prendere gli ultimi o pochi refoli di vento che la permettono di accarezzare il cielo della Serie C. Tra ragione e cuore da anni si dimena il suo comandante, Raffaele Trapani, che forse è arrivato al capolinea ma che poi risorge come l'araba fenice dalle ceneri dei tribunali sportivi, del Tar, del Consiglio di Stato e rimette la barra a dritta per continuare a navigare. Ci vorrebbe un porto sicuro però, per continuare a navigare in tranquillità, con un nuovo equipaggio, ma soprattutto un nuovo armatore che dia slancio, lustro e forze fresce per ricucire strappi e buchi sulla vechhia bandiera. Se però le ragioni del naufragio ora non è il momento per rinvangarle e discuterne oltre ad analizzarle è altrettanto inopportuno cercare di capire se il futuro ha in serbo, per la navicella azzurrostellata, nuovi orizzonti da esplorare. Ora è il momento del lavoro, quello che mister De Sanzo in questi giorni sta svolgendo. Ora è il momento della concentrazione che i ragazzi stanno cercando, mentalizzando per cosa lo stanno facendo. Ora è il momento della tranquillità estrema che la società deve convogliare verso tutto l'ambiente, per realizare l'ennesimo miracolo. Ora è il momento che la città, quella del senso sportivo, quella che si ricordi che la squadra della propria città sta lottando per conserva una categoria importantissima. Paganesi, tifosi, sportivi, meno tifosi, appassionati ora ci sono due partite in cui ci si gioca il passato, il prensente ed il futuro della mia, della vostra, della nostra squadra del cuore. Sabato 19 e 26 maggio sono le date di un bivio storico, più importante del 17 giugno del 2007 quando approdammo in C1, da cui dipende  tutto o gran parte di quello che sarà della Paganese. Padri ritornare allo stadio, prendete i vostri figli, anche se non sono stati mai a vedere la Paganese, e portateli a Fondi o al Marcello Torre per insegnare loro che prima di tutto c'è un senso d'appartenenza da difendere. C'è una bandiera da continuare a sventolare in serie C. C'è da salvare una delle poche realtà che ci contraddistinguono nella nostra terra, c'è la passione da continuare a coltivare e da tramandare. Quello che lo storico ed indimeticabile tifoso Luis Conforti, che ci lasciava prorio in questi giorni nel 2011, inneggiava dal settore distinti gridando a tutti : " Quando si dice Pagani si dice Mamma ". Ora la nostra mamma calcistica ha bisogno di tutti i suoi figli, quelli che le sono stata sempre vicina e soprattutto del figluol prodigo.

C'è da sostenere e salvare la Paganese !

Peppe Nocera per Paganesemania.it