2.1.18

La Paganese vista da...Nocera! - Come prima peggio di prima, incubo Torre senza fine!

La Paganese, in casa, apre il girone di ritorno come ha chiuso quello d'andata, senza una vittoria. Ormai le statistiche sono saltate. Mai nessuna Paganese, come quella targata Favo, ha saputo fare peggio continuando a non vincere tra le mura amiche. Il gelido Torre e gli impavidi temerari delle scalee del teatro calcistico cittadino, anche questa volta, hanno dovuto assistere ai festeggiamenti altrui. Ormai un'abitudine. L'encomiabile Curva Nord, unica nota positiva di questo campionato che ha sostenuto ed incitato per novantaquattro minuti Scarpa e compagni, alla fine a giusta ragione ha intonato il classico coro, "Andate a lavorare". E come darle torto dopo una delle più brutte prestazioni di questa sciagurata stagione. Una partita inguardabile, resa tale dalla pochezza tecnica - ma questo lo sapevamo - ed organizzativa messa in campo da coloro che sono scesi in campo. Delle mediocri capacità tecniche ne eravamo tutti consapevoli, ma l'involuzione mentale, d'intensità, non ce l'aspettavamo. Voglio capire le defezioni improvvise, ma una singola assenza, secondo me, non può far naufragare un'idea di gioco, se c'è alla base.

Ed allora comincio a pormi delle domande anch'io sulla capacità, a questo punto, del tecnico di aver ancora in mano la barra della navicella azzurra. Questo mio dubbio nasce da due considerazioni. Dopo Bisceglie, il tecnico si è assunto la responsabilità di non aver trasmesso forse la giusta importanza della gara visto l'approccio sbagliato; con il Cosenza non mi ha convinto la sostituzione istintiva di Maiorano, ad esempio, che sa tanto di punizione sommaria. Le mie sono considerazioni che nascono da quello che vedo, mi auguro che il tecnico sia ancora capace di sapere cosa fare e di poter dare ancora a questo gruppo. Ovviamente le mie considerazioni servono a poco, quelle che contano devono essere fatte dalla società.

La sosta cade a pennello per tante valutazioni, ma in una società che ha idee chiare e possibilità di movimento normali sul mercato. Le sensazioni, conoscendo il vissuto storico della Paganese in questo periodo, sono altre. Nelle condizioni di classifica in cui si trova la Paganese, scivoltata di nuovo al penultimo posto, per la ripresa del campionato mister Favo, consapevole che sarà ancora al suo posto, dovrebbe avere già a disposizione gli innesti nuovi. Molto probabilmente o quasi sicuramente non sarà così. Non sarà così perchè bisognerà prima far cessioni e poi comprare, e per farlo si attenderanno gli ultimi giorni di mercato per trovare l'occasione giusta, aspettando che qualche calciatore interessato, dopo non essersi accasato dove vorrebbe, scelga la Paganese. Nulla di nuovo, sperando che arrivino calciatori che siano già in ritmo partita e senza pensare che poi a febbraio potremmo pescare comunque tra gli svincolati. Un film già visto. Attendo con curiosità come si muoverà il direttore sportivo Bocchetti, già rimandato in estate, ed atteso anche lui dal mercato di riparazione, perchè le responsabilità vanno divise fra tutte le componenti.

Altro fronte caldo è il futuro societario. Dopo il brindisi di Capodanno, il presidente Trapani, come ci anticipò qualche settimana fa in occasione degli auguri di Natale, ha intenzione di indire una conferenza stampa per chiarire la sua posizione in merito al futuro della Paganese. Quello che auguro alla Paganese in questo 2018, oltre alla salvezza, è di trovare nuove forze economiche che la sostengano per un futruro più solido. Con la speranza che Trapani con l'aiuto di nuovi finaziatori, essendo scettico che ci siano in città nonostante circolano voci di personaggi interessati (ma se ci fossero è il momento giusto di uscire allo scoperto concretamente), possa rilanciare la Paganese sotto tanti aspetti perchè altrimenti non c'è futuro. Nel frattempo con l'augurio di commentare solo vittorie alla riprese del campionato, soprattutto in un Marcello Torre che per le Universiadi si rifarà il look. Vi auguro un felice 2018. Auguri! 

Peppe Nocera
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