12.9.17

La partita del tifoso - Assente per cerimonia... E vissero tutti felici e contenti!

Per fortuna non mi capita spesso di mancare a una partita casalinga della Paganese. Nei limiti del possibile cerco di organizzare impegni, gite, pranzi e uscite varie, in modo che queste non pregiudichino la mia presenza al Torre. Sabato però non dipendeva da me, i due promessi sposi erano proprio convinti di fare il grande passo! E dire che ci ho sperato fino alla fine che cambiassero idea! Mica per me? Per il loro bene, ovviamente! Niente da fare…

A quel punto, non mi restava che sperare nei potenti mezzi della tecnologia. Armato di tablet e di codici di accesso, chiaramente "prestati" (parlo dei codici, il tablet l’ho pagato), mi ero convinto che sarei almeno riuscito a vederla la partita. Macché, quel maledetto pallino su sfondo nero continuava a girare e non si arrestava mai e quindi, nonostante una massiccia dose di "male parole" equamente assestate al titolare del locale, al tablet, al wifi, al router, al pallino che girava, a tutta la Mac, a Bill Gates e la sua progenie, non ho "ingarrato" a vedere un solo minuto intero di partita! A un certo punto passiamo in vantaggio e inizio così a rilassarmi e a godermi le ottime trofie ai frutti di mare che intanto si raffreddavano nel piatto. Il pareggio mi è comunicato da un fin troppo tempestivo commento sulla pagina ufficiale facebook della società e lì lo stomaco comincia a stringersi e addio voglia di mangiare. Ma è quando arriva l’orata, amici miei, che si è consumata la tragicommedia: magicamente il pallino si prende una pausa e sullo schermo compare il fermo immagine di Ciccio Scarpa che prende la rincorsa per quello che sembrava proprio un calcio di rigore! Un fitto e intenso doppio gioco di sguardi: da una parte Ciccio e il portiere avversario e dall’altraio e l’orata che sembrava osservarmi stranita, non capacitandosi del perché indugiassi tanto a mangiarla. Passa un minuto buono e Ciccio sta ancora lì, in quel che sembra un inappropriato gioco delle belle statuine. Anche l’orata è sempre lì, nel piatto, magari inizia a sperare di essere risparmiata. Il video riparte, Ciccio termina la sua corsa, impatta la palla e quel disgraziato, invece di svenire, para il rigore. Lo scoramento prende il sopravvento e non potendo prendermela con Scarpa, mi avvento sulla creatura immolata alla mia causa! Di più, non saprei dirvi, già non ci capisco niente quando la partita la vedo dal campo, figurarsi se azzardo una seppur vaga disamina dopo i due minuti di video che ho visto. L’unica cosa che mi sento di dire è che sicuramente Carcione avrà chiamato palla nell’occasione del gol preso: mi rifiuto di credere che l’errore l’abbia fatto il mio pupillo Picone. Cesaretti ha fatto un gran gol. Prendiamo questo punto con un sorriso: ci dà continuità e muove la classifica.

Veniamo alle note dolenti: devo denunciare una vera e propria intimidazione subita. Domenica mattina mi sono incontrato con gli amici tifosi, per il solito commento a freddo. Appena mi hanno visto, mi hanno immediatamente dettato il loro pensiero e mi hanno ordinato di riportarlo qui fedelmente, se proprio ci avessi tenuto ancora a scrivere per PaganeseMania. Denuncio, pertanto, questo vile atto e vi dico che difenderò la mia libertà di pensiero e, di conseguenza, quella di stampa. Questi episodi non mi piegheranno e non faranno di me un complice del malaffare e delle falsità gratuite!

Ecco il loro pensiero: la Reggina è una "scopatura" di squadra; il mister ha i due punti sulla coscienza, reo di aver cambiato Baccolo (uno dei migliori. Però qualcuno ha anche detto che stava ‘’ca segg’) con Scarpa; Carcione ha compatito Scarpa, nell’occasione del rigore e non si è neanche avvicinato al dischetto per batterlo, visto che il torrese si era già appropriato della palla; Cesaretti deve giocare attaccante centrale, al posto di Regolanti; Tascone è uno dei centrocampisti più forti della categoria ed è bravo nei cambi di gioco (non hanno detto esattamente così ma io credo di avere capito così). È vero, Tascone è bravo ma ‘addà passà ‘a pall’; che l’orata a ‘l’acqua pazza’ è assai più buona che fatta al forno (vabbuò, questo non ci azzecca); abbiamo assolutamente bisogno di due terzini; Gomis è l’unico ‘’co cereviell’ perché, verso la fine della partita, quando il pallone usciva e si preparava per la rimessa, indicava al raccattapalle di prendergli il pallone più lontano, per perdere tempo.

Sabato un’altra partita e altri tre punti in palio. Pazienza se per una volta a trionfare non è stata la Paganese. Stavolta a trionfare è stato l’amore. E vissero tutti, felici e contenti…

Alberto Maria Cesarano - © Paganesemania - Riproduzione riservata