18.9.17

La Paganese vista da...Nocera! - Che mal di pancia!

L'inaspettata sconfitta, per me di Agrigento, viste le note positive fatte vedere sette giorni prima con la Reggina e l'avversario non trascendentale mi avrebbero dovuto portare a fare una serie di considerazioni per analizzare la soporifera gara degli azzurri. Non le posso fare dopo l'intervista del tecnico che ha parzialmente giustificato l'incolore prestazione della Paganese, adducendo come scusante le condizioni non ottimali di sei calciatori prima e durante la sfida all'Esseneto, a causa di un virus intestinale con conseguente dissenteria. Quindi ogni critica che muoverei sulla scialba partita della Paganese sarebbe condizionata da quell'evento e non darebbe la giusta valenza al mio pensiero. Gli altri calciatori, che per fortuna non sono stati colpiti da questo problema fisico, però non è che si siano espressi al meglio, aggravando già la precaria situazione fisica dei propri compagni di squadra.

Dall'inizio nel leggere le formazioni mi ha sorpreso il passaggio al 3-5-2 con la rinuncia al tridente che ben s'era comportato con la Reggina almeno nella prima parte creando tante occasioni. La domanda almeno questa me la pongo e la pongo alla vostra attenzione: la scelta di cambiare modulo è stata forzata perchè quelli che avrebbero composto il tridente, parlo di Regolanti, avevano i suddetti problemi fisici o per scelta voluta? Domanda a cui solo il tecnico della Paganese potrà rispondere, con la scelta che forse è stata fatta anche in base all'avversario. Mi ricordo che in sede di presentazione l'ex tecnico del Taranto non si definì un integralista tattico e quindi si può dedurre anche questa soluzione. Comunque tra chi aveva mal di pancia e chi stava bene ne è uscita una prova deludente, da enorme passo indietro, con alla fine un solo tiro verso lo specchio della porta nel finale (quello di Cesaretti che con un pizzico di fortuna avrebbe pure fatto centro), ma con giudizio sempre sub judice. Insomma sono emerse ancora le solite deficienze difensive con un reparto balbettante, a volte in balìa dell'avversario e solo miracolosamente mantenuto a galla da Gomis, che seppur vomitando in campo, ha compiuto quattro interventi strappa-applausi.

Dopo quattro turni, invece, possiamo esprimere un giudizio sereno: i numeri ci dicono che la Paganese ha ottenuto due sconfitte, una vittoria ed un pareggio mai sorridendo al Torre. Tre reti fatte e cinque subite, valore quest'ultimo che la dice lunga sull'approssimazione della difesa alla ricerca d'identità e compattezza, di un centrocampo balbettante ed un attacco che fa emergere qualche segnale positivo. Si son persi già punti contro squadre dirette concorrenti per la salvezza, sperando di recuperare tempo e punti per strada già sabato nel derby con la Juve Stabia. A proposito, il tempo è il nemico di questa Paganese, ma per questo aspetto le responsabilità sono della società che s'è data la zappa sui piedi, perdendone tanto, con una scelta tecnica azzardata e che forse andava ripristinata prima, già in ritiro. Ma su quest'argomento lasciamo perdere altrimenti il mal di pancia verrà anche a noi!

Peppe Nocera - © Paganesemania - Riproduzione riservata