23.8.16

La Paganese vista da... Nocera!

La lunga ed estenuante estate, per le coronarie azzurrostellate, sta per finire e speriamo nel migliore dei modi. Manca una settimana infatti al giorno della verità.

Martedì prossimo 30 agosto il TAR del Lazio deciderà nel "merito" il ricorso della Paganese per quanto riguarda l'esclusione iniziale e poi alla riammissione, in via provvisoria, avvenuta lo scorso 3 agosto. Un'altra settimana di trepidazione.

Ormai è dal 30 giugno che si parla solo di carte, fidejussioni, ricorsi, esclusioni, riammissioni, sospensive, con la passione di tutti i tifosi della Paganese che dondola come su un'altalena. Vaghiamo tra speranze ed incertezze, tra verità sospese e riammissioni improvvise ed inaspettate in un'estate difficilmente da dimenticare. Ricordo come fosse oggi la giornata del 28 luglio quando alle tre del pomeriggio si materializzò l'uscita di scena senza appello, per tutti noi, non per Trapani che aveva in serbo un altro colpo di scena che poi è risultato vincente, per il momento. Da quel 28 luglio poi ci sono stati cinque giorni di autentico sbandamento misti a voglia di ricominciare con le iniziative dell'Amministrazione Comunale e di singoli malati della Paganese come Aniello Novi o Massimo Tramontanoche tra iniziative ed interminabili contatti hanno riallacciato i fili di un passione caduta sottoterra.

Era la sera del 2 agosto quando con loro e pochi amici, sulle note in sottofondo di Anna Tatangelo, in Piazza Sant'Alfonso, si cercava di mettere su un comitato per il lancio di abbonamenti alla nascente società per la serie D. Il giorno dopo invece il delirio alle 14.00 con la telefonata che mi arriva di Alfonso Tortora che mi dice di essere stati riammessi in Lega Pro ma che c'è voluto più di mezz'ora per crederlo e piangere a telefono insieme dopo la conferma che stentavo a renderla mia.

Ora siamo a sette giorni dalla sentenza definitiva dopo, in questa pazza estate, aver incontrato una sera a San Marco di Castellabate anche il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, insieme all'amico Antonio Francesein un bar, chiedendogli lumi e speranze e pedinandolo sino all'albergo. Come mi ripeteva in spiaggia l'amicoFrancese "se succede riscriviamo la giustizia sportiva" anche se Gravina ci freddò dicendoci che non era scontato nulla pur essendo 60 le squadre, con la Paganese, ricorrendo alla riapertura dei termini dei ripescaggi. Quel giorno30 è come un tarlo.

Nel frattempo siamo scesi in campo, giocato due partite di Coppa Italia, onorando la maglia dei novant'anni che ha fatto bella mostra in campo nella classica tenuta, con maglia azzurra e pantaloncino bianco. A simbolo di questaPaganese, con un organico verde, voglio mettere il riccioluto centrocampista Bernardini che correva e rincorreva qualunque cosa si muovesse di colore diverso dall'azzurro, senza fermarsi mai. Come la Paganese che sta rincorrendo, aggrappata alla Lega Pro da due mesi, la speranza di essere la ventesima squadra del girone C, com'è giusto che sia.

Peppe Nocera per © Paganesemania