24.6.16

Prime ipotesi sui gironi: tutte insieme le meridionali.

Iniziano a filtrare le prime ipotesi di composizione dei gironi in vista del prossimo campionato di Lega Pro. Al momento sono semplici idee e studi di fattibilità, all'interno di un quadro tutto da definire. In questo senso, la scelta potrebbe essere orientata verso la stesura di due grandi gironi centro-settentrionali, l'uno comprendente le realtà del Nord-Ovest, l'altro quelle del Nord-Est. 

Non ci sarà lo spacchettamento delle toscane (manca un accordo chiaro al loro interno), che dovrebbero quindi finire tutte al Nord-Ovest. Discorso differente per le lombarde. Un esempio: club come FeralpiSalò o Mantova sarebbero inserite nel gruppo Nord-Est (presumibilmente il girone B), Cremonese nell'altro. Resta una sola certezza: il girone C rimarrà invariato ed ingloberà tutte le squadre del Sud. E' saltato all'ultimo momento un tentativo di mediazione che avrebbe voluto dirottare le sole siciliane nell'arena degli altri due raggruppamenti. Da parte di queste società, secondo quanto carpito, non ci sarebbe stato alcun ostacolo a questa decisione. Hanno opposto resistenza, invece, alcuni club del Nord. Per ragioni economiche e (forse) non solo. 

Altro tema affrontato in questi giorni, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, riguarda l'allineamento della Lega Pro alla regolamentazione inerente alle partite sospese. In A e B, come noto, si riprende dal momento della sospensione. In Lega Pro, no. E la volontà sarebbe quella di colmare questo (a dir il vero, inspiegabile) gap. 

Abbiamo già raccontato dell'impostazione su utilizzo e valorizzazione dei giovani resa nota, dopo l'incontro coi club, dal presidente di Lega, Gabriele Gravina. Ma non è tutto, perché c'è una sostanziale differenza rispetto ai principi stabiliti un anno fa e che, oggi, non si basano esclusivamente sull'inserimento in rosa di un numero illimitato di under (l'estate scorsa il tetto massimo fu stabilito nel numero di otto). Dal prossimo campionato, più giovani saranno iscritti in distinta, più le società attingeranno ai contributi (una torta di oltre 8 milioni di euro). Nel recente campionato non è stato così: gli under bastava averli in organico, era poi indifferente che giocassero o meno. Questa, insomma, è la novità stuzzicante che si andrà ad introdurre nel nuovo quadro normativo. Più soldi veri per chi punta concretamente sulla linea verde, in pratica. 

Infine, vengono segnalate da più parti difficoltà circa il rispetto della fideiussione assicurativa, che la governance Gravina ha voluto in alternativa a quella bancaria. Molte società, sotto questo aspetto, stanno riscontrando notevoli ostacoli e saranno costrette, giocoforza, a produrre la consueta fideiussione bancaria. A restare indifferenti sono quei patron che possono godere di grandi aziende alle spalle e che, tutto sommato, non avrebbero intoppi nel bloccare anche cifre considerevoli negli Istituti di credito. Un po' meno gli altri.

Stefano Sica - © Paganesemania