30.5.16

La Paganese alza il muro in difesa e ci prova per Lanzaro e Mattera.

Anche se a fari spenti, il neo coordinatore dell'area tecnica della Paganese, Antonio Bocchetti, prosegue il lavoro per il rafforzamento della rosa. Da grande ed esperto difensore sa che le squadre, come le case, si costruiscono dalle fondamenta e dunque, proprio nel reparto arretrato, punta su obiettivi importanti. In attesa di sciogliere il nodo del rinnovo o meno con Sirignano, la società già da alcune settimane, ha sul suo taccuino due nomi segnati con il cerchietto rosso. Due nomi di cui bisognerà capire se arriveranno entrambi o uno, se dovesse rimanere Sirignano, per alzare il muro difensivo, per la prossima stagione, dinanzi a Marruocco. Si tratta di Maurizio Lanzaro del Foggia e Giuseppe Mattera del Benevento.

Il primo, nativo di Avellino, 34 anni compiuti a marzo, ha alle spalle una carriera di tutto rispetto e nell'ultima stagione si è diviso tra Salerno, dove l'anno scorso fu un pilastro della difesa granata nella promozione in B, e Foggia dove è arrivato a gennaio non giocando spesso. Con la Roma nel 1998-'99 fa il suo esordio in serie A che poi assapora in piccoli dose e presenze tra Empoli e Verona prima della consacrazione nella Reggina. In Calabria disputa cinque stagioni, quattro di A ed una di B, cadetteria che in precedenza aveva disputato anche a Cosenza e Palermo. Senza dimenticare poi il trasferimento in Spagna al Real Saragozza, tre stagioni, prima del ritorno in Italia dove ha vestito sempre in B anche la casacca della Juve Stabia. 

Altro nome caldo in chiave difensiva è quello dell'ischitano Giuseppe Mattera, 33 anni il prossimo dicembre. Una vita sull'Isola Verde lui che è di Lacco Ameno e che con i suoi gialloblù ha disputato sette campionati dall'Eccellenza alla C2 inframmezzati dall'esperienza al Pianura in D e all'Aversa Normanna in C2 per due stagioni. Dopo Ischia la Casertana due stagioni orsono e poi le 26 presenze ed 1 rete per entrare nella storia del Benevento promosso in B. Al momento sono solo indiscrezioni forti ma che, se dovessero concretizzarsi questi arrivi, farebbero fare alla difesa della Paganese un salto di qualità e d'esperienza, semmai unito al rinnovo di Sirignano.

© Paganesemania

Mercato: si valuta il ritorno di Herrera.

In casa Paganese si sta pensando a come programmare il prossimo campionato di Lega Pro, e gli azzurrostellati stanno valutando la possibilità di far tornare in Campania il fantasista panamense Eric Herrera(24 anni), che già aveva giocato per la Paganese un anno e mezzo fa. Il calciatore è attualmente in forza al Melfi, appena retrocesso tra i dilettanti.

da tuttolegapro.com

26.5.16

Il pagellone finale di PaganeseMania: i centrocampisti.

A scuola non è ancora il momento dei famosi "quadri", quando si conosce il destino di ogni studente, fra promossi, bocciati e rimandati a settembre. Per la Paganese, che ha terminato la propria stagione, lo è. Da oggi e per i prossimi giorni, vi proporremo il pagellone finale degli azzurrostellati: dai portieri agli attaccanti, finendo con il tecnico e la società. Commentate e dite la vostra, se siete d'accordo o meno, nei commenti alla news.

CENTROCAMPISTI

RICCARDO BERARDINO 5

Di lui si diceva un gran bene, essendo stato uno degli avversari più pericolosi in passato per la Paganese, quando l'ha affrontata con le maglie di Chieti e Melfi. Ma il classe '90 non è riuscito a dimostrare quanto vale a Pagani, complice anche un modulo non adatto alle sue caratteristiche, essendo un vero e proprio trequartista. E' anche vero che ha fatto comunque poco per mettersi in mostra.

IMPERIO CARCIONE 9
La domanda sorge spontanea: è mai possibile che un giocatore di questo livello ad agosto scorso ancora doveva trovare squadra? Complice anche una piccola operazione al piede avuta in estate, la Paganese lo preleva senza troppe difficoltà e l'ex L'Aquila e Salernitana diventa perno inamovibile della squadra di Grassadonia. E' il centrocampista che gli azzurrostellati cercavano da anni, quello capace di tenere in piedi l'intera squadra, di dettare i tempi e disegnare assist - sia da fermo che su azione - per gli attaccanti. Certo, qualche partita no l'ha avuta anche lui, ma si contano sulle dita di una sola mano. Chiude con 5 gol all'attivo, frutto di due doppiette a Melfi e Caserta e della rete a Messina. Ma quanti assist....

ANDREA CASSATA sv
Tre finali di gara per il giovanissimo giocatore arrivato a gennaio dalla Salernitana. Pochissimo per essere giudicato.

NICCOLO' CORTICCHIA sv
In pratica gioca solo a Caserta all'ultima giornata e non demerita. Ma il minutaggio è davvero poco, uno dei giovani che non ha dato competitività in rosa.

FRANCESCO DE FEO sv
Si toglie la soddisfazione di esordire tra i professionisti a 18 anni e con la maglia della squadra della sua città. Il tutto prima del prestito a Pomigliano, con la speranza di tornare in pianta stabile per la prossima stagione.

FRANCESCO DELI 7
Stagione comunque positiva, anche se poteva andare decisamente meglio. Rispetto agli anni scorsi ha trovato continuità, grazie al fatto che gli infortuni non l'hanno condizionato così tanto. 29 partite giocate e solo due gol all'attivo. Già, solo. Perchè le palle gol avute nell'arco del campionato si trovano alla media di una a partita, volendo essere clementi. Calciatore fondamentale per il modo di giocare di Grassadonia, ha le caratteristiche perfette per la mezz'ala, abile a saltare l'uomo, a spezzare in due partite e avversario. Ma ha bisogno di una scossa decisiva, di una stagione che possa finalmente consacrarlo. Sperando che quest'anno abbia fatto le prove generali.

GIOVANNI DELLA CORTE 7
Insieme a Sirignano è stato l'unico giocatore arrivato a gennaio che ha trovato il campo con maggiore continuità. Arrivato dal Pontedera come mezz'ala, si è ritrovato ben presto a giocare da terzino sinistro, per l'emergenza avuta da Grassadonia che poi non l'ha più tolto dal rettangolo verde. Tredici in totale le presenze ed una serie infinita di complimenti per un giocatore che si è adattato alla perfezione in un ruolo non suo. E che potrebbe tornare utile anche per la prossima stagione.

JACOPO FORTUNATO sv
Più infortuni che partite giocate, tanti match saltati ed un addio indolore - per entrambe le parti - a gennaio.

ANTONIO GRILLO 6
Non ha visto tantissimo il campo (solo 7 presenze), ma non si è mai tirato indietro, allenandosi con grande professionalità e accettando le decisioni del mister. Ha sbagliato solo la sua prima da titolare, in casa con l'Akragas, poi ha sempre dato il suo contributo anche a gara in corso e nel finale. Da apprezzare anche la disponibilità offerta aGrassadonia a Catania, dove giocò da terzino destro, ruolo tutt'altro che suo.

SIMONE GUERRI 8,5
Inizio di campionato difficile per il giocatore toscano, che complice una condizione non perfetta non si è espresso su alti livelli soprattutto all'inizio. Poi però ha preso confidenza col campo, con il modulo di gioco e con i compagni - specialmente Carcione - ed è stato un autentico "guerriero" in campo. Abile nelle due fasi, ha anche messo a segno gol pesanti contro Lecce, Casertana e Juve Stabia. E' stato fra i più positivi del campionato ed una sua riconferma sarebbe stata ben voluta dalla società e dall'intero ambiente. Ma le strade sembrano dividersi.

LUCA PALMIERO 7
Una bella scoperta nel girone di ritorno. La Paganese l'ha saputo attendere, Grassadonia ha puntato su di lui nonostante un girone d'andata con poche presenze, a causa di un lungo infortunio, e tutte da dimenticare. Come mezz'ala, quando schierato al posto di Guerri o di Deli, ha saputo dare il suo contributo, anche in termini realizzativi con due gol contro Martina (in un momento complicato) e Ischia. Potrebbe anche restare ed avere maggiore spazio l'anno prossimo.

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Incubo calcioscommesse: spuntano i dossier su 11 partite.

Nuovo incubo calcioscommesse ed ennesima estate calda alle porte. Ormai un refrain e l'inchiesta di qualche giorno fa della Dda di Napoli, che ha coinvolto ex giocatori dell'Avellino, potrebbe non essere l'unica. Questa mattina, l'edizione cartacea de La Repubblica parla infatti di sospetti su cinque gare di Serie A e undici di Lega Pro. Secondo la fonte interpellata dal quotidiano, sarebbe già pronto un dossier preparato dai bookmakers e che nei prossimi giorni verrà inviato alle autorità competenti. Un dossier nel quale si racchiudono i movimenti anomali della stagione. Si tratta, cioè, di flussi di scommesse strani su alcune partite in particolare, giocate effettuate sia sul risultato sia su eventi straordinari come espulsioni o rimonte clamorose. Nella massima serie si tratta di cinque match delFrosinone (i due col Napoli e quelli con Milan all'andata, Genoa e Verona al ritorno), mentre La Repubblica spiega che gli stessi movimenti anomali si sono registrati anche in Lega Pro dove già sono state denunciate alla procura diCatania undici partite della serie. La maggior parte delle gare coinvolgerebbe il Messina, ma in alcune compare anche il Catania. Anche in questo caso non ci sono, almeno al momento, elementi per ipotizzare responsabilità delle società "ma alcune situazioni - ha spiegato la fonte - hanno davvero dell’incredibile: ci sono autogol che ricordano i tempi dell’inchiesta di Cremona".
Per ora, però, si naviga ancora nel campo delle supposizioni. Il quotidiano infatti non elenca le partite di Lega Proattenzionate ed inserite nel dossier, ma già nell'arco del campionato alcune gare del Messina sono finite sotto la lente d'ingrandimento, anche della Procura Federale. Fra queste ci sono Messina-Benevento 0-5, Casertana-Messina 4-1 (il monentaneo 2-1 dei falchetti lo firmò il peloritano Frabotta con un autogol) e Messina-Paganesedello scorso 14 febbraio, in cui proprio una clamorosa autorete di Acampora - che fece il giro del web - fissò il risultato sul 2-2. Dopo la gara, si seppe che la mattina della partita gli 007 della Figc avevano fatto visita alle due squadre per capire qualcosa in più, in merito ad alcune segnalazioni arrivate da Federbet (leggi qui l'articolo dell'epoca).

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

A centrocampo spunta Viola. E come vice-Marruocco potrebbe esserci un giovane.

In casa Paganese si continua a lavorare alacremente per consegnare a Gianluca Grassadonia e Luca Fusco una squadra competitiva in vista del prossimo campionato. Detto nei giorni scorsi del concreto interessamento per Gustavo e Giorgione, entrambi al Messina lo scorso campionato, l’obiettivo del nuovo consulente di mercato azzurrostellato, Antonio Bocchetti, è quello di puntellare la difesa e soprattutto mettere a disposizione del trainer azzurro un attaccante di peso che possa interpretare al meglio il 4-3-3 tanto caro al tecnico salernitano. Salgono le percentuali di riconferma per Della Corte, Palmiero ed Esposito per il quale si tratta per il rinnovo del prestito con Peppe Ursino, diesse del Crotone dei fratelli Vrenna. Si sta cercando di convincere Guerri a restare ancora una stagione all’ombra della città alfonsiana mentre appare scontato l’addio con il difensore Ciro Sirignano, autore di un ottimo girone di ritorno.
Ieri, intanto, sono circolate le voci di un possibile abboccamento con il centrocampista centrale del Monopoli, Luigi Viola (nella foto). Il calciatore, originario di Pozzuoli, gradirebbe la destinazione Pagani non solo per il riavvicinarsi a casa ma anche per il blasone della società giunta alla sua undicesima partecipazione nei campionati di terza serie.
Capitolo portiere di riserva. Sembra essere sfumata la trattativa tra Sarnese e Paganese per l’arrivo di Luigi Sorrentino in maglia azzurra. In pole sembra esserci il titolare della Primavera del Palermo Alessandro Di Franco, palermitano doc e finalista del torneo di Viareggio. I buoni rapporti tra Bocchetti e Dario Baccin, responsabile del settore giovanile rosanero, potrebbero far sì che il matrimonio si concretizzi al più presto.

Carmine Torino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

foto: monopolicalcio.it

Caccavallo a un passo dal Perugia, ma la tifoseria è divisa.

La notizia di un imminente passaggio di Giuseppe Caccavallo al Perugia, complice l’arrivo di Cristian Bucchi, (suo allenatore a Gubbio nella stagione 2013-2014) sulla panchina del Grifo, sta dividendo la tifoseria perugina. Stamattina, infatti, non appena la notizia è stata battuta da Grifotube, su una costola web dell’emittente televisiva Umbria Tv si è scatenata una vera e propria lotta con una netta prevalenza dei no all’arrivo dell’ormai ex attaccante della Paganese. I motivi che hanno scatenato il netto rifiuto, specie dei rappresentanti della Curva Nord del Perugia, vanno ricercati in un Perugia-Gubbio di alcuni anni fa: in quell’occasione Caccavallo, a loro dire, mancò di rispetto alla tifoseria perugina.
Ma la cosa sembra non interessare la dirigenza perugina con il presidente Santopadre che stamattina terrà un incontro con Bisoli per il saluto di fine anno e i ringraziamenti di rito e poi annuncerà l’ex attaccante del Grifo come nuovo allenatore per la stagione che verrà. Proprio l’ex tecnico della Maceratese stima moltissimo l’attaccante napoletano capace di interpretare alla perfezione il suo credo calcistico. Staremo a vedere nelle prossime ore gli sviluppi di una vicenda che potrebbe avere e portare lunghi strascichi. Il Perugia, al momento, sembra in vantaggio su altre compagini anche di Lega Pro (in primis il Lecce) interessate a Caccavallo, la cui avventura a Pagani è ai titoli di coda.

Carmine Torino - © Paganesemania

24.5.16

Il pagellone finale di PaganeseMania: i difensori.

A scuola non è ancora il momento dei famosi "quadri", quando si conosce il destino di ogni studente, fra promossi, bocciati e rimandati a settembre. Per la Paganese, che ha terminato la propria stagione, lo è. Da oggi e per i prossimi giorni, vi proporremo il pagellone finale degli azzurrostellati: dai portieri agli attaccanti, finendo con il tecnico e la società. Commentate e dite la vostra, se siete d'accordo o meno, nei commenti alla news.

DIFENSORI

PIERSILVIO ACAMPORA sv

Due presenze, una da titolare a Foggia a sorpresa (per il pasticcio Dozi), in cui si comporta in maniera più che discreta, l'altra - sfortunatissima - contro il Messina, in cui appena entra realizza un autogol clamoroso e discusso. Ha buone qualità, tanti club sono su di lui, ma deve crescere con tranquillità.

ANTONIO BOCCHETTI 7
Tornato nell'ultima settimana di agosto perchè a Salerno non avrebbe trovato spazio, si è messo a disposizione diGrassadonia da gran professionista. Un girone d'andata di difficoltà, a causa di una condizione minata da una serie di piccoli acciacchi che gli danno tregua nella seconda parte di stagione. Insieme a Sirignano compone una coppia difensiva di assoluto valore, capace di dare serenità ed esperienza all'intero pacchetto arretrato. Si toglie la soddisfazione di segnare (contro la Lupa Castelli) a oltre dieci anni di distanza dalla sua ultima marcatura. Chiude la carriera con il rosso a Caserta, ma con la voglia di tuffarsi in un'esperienza tanto stimolante quanto delicata.

FRANCESCO DI MASSA sv
Una sola apparizione a Catania prima del prestito al Città di Nocera.

RAVY DOZI 7
Una delle belle scoperte di quest'anno. Fino al match con l'Ischia sembrava essere una delle tante meteore passate per Pagani, arrivato in ritardo dalla sua Nazionale. Poi Grassadonia gli concede il giusto minutaggio e lui ripaga alla grandissima. Ruvido e roccioso come difensore centrale, dimostra di poter giocare anche da terzino, dove accompagna l'azione sempre con grande spinta. Deve migliorare in fase di non possesso, ha avuto qualche amnesia ma ci può stare per essere la sua prima stagione da professionista.

MIRKO ESPOSITO 7
Ad inizio campionato ha fatto stropicciare gli occhi a tutti. Nasce come terzino destro, gioca più gare a sinistra che nella sua posizione naturale a causa di un'alternativa sull'out mancino. Bravo nelle due fasi, gioca con grande personalità nonostante sia praticamente all'esordio fra i professionisti. Nel girone di ritorno accusa un calo fisico eGrassadonia lo gestisce in maniera più accurata, salvo ritornare utile nel finale di stagione. Sicuramente una nota lieta: come Dozi forse non sarà pronto per il salto di categoria ma può arrivarci. L'unica pecca i troppi cartellini e le tante squalifiche.

KEVIN MAGRI 6,5
Il suo contributo nel girone d'andata è piuttosto positivo, anche se non è aiutato dall'intero reparto difensivo che subisce troppo nella prima parte di stagione. Il suo lo fa in maniera impeccabile, anche se qualche passaggio a vuoto - fisiologico essendo comunque un '95 - lo condiziona. Nel girone di ritorno di fatto non gioca a causa di un infortunio lungo, ma nell'ultima gara interna col Catania torna arruolabile e imbriglia Calil. Uno dei giovani che in prospettiva può esplodere.

RUBEN PALOMEQUE 5,5

Un esordio da incubo a Rieti e altri spezzoni di partita non entusiasmanti. Si toglie la soddisfazione di segnare il primo gol in carriera contro l'Ischia, prima di lasciare a gennaio.

PAOLO PARENTE sv

Pochi minuti di gara a Foggia, poi il nulla assoluto. Nulla che possa giustificare le parole di qualche anno fa diGasperini ("lo considero l'alternativa ad Antonelli") ma ancor di più il contratto triennale col quale la Paganese l'ha "strappato" al Genoa.

FILIPPO PENNA sv
Gioca pochissimo, 4 gare in totale, di cui solo una da titolare a Caserta in cui non brilla. Dotato di buona tecnica, ha una buona base per migliorare ma deve giocare.

DANIELE ROSANIA 4,5
La grande delusione di quest'anno, anche perchè la società aveva investito parecchio su di lui. E non ha ripagato, dato che è stato sempre fra i peggiori in campo, incappando in un'annata decisamente negativa. L'emblema della sua stagione a Catania, dove per due volte ha lasciato campo libero a Calil, prima di salutare la compagnia e andare alla Juve Stabia, dove comunque ha giocato col contagocce.

MARCO SCHIAVINO 6
Peccato per l'infortunio al ginocchio che l'ha tenuto fuori quasi tutta la stagione, perchè si era ormai preso il posto da titolare ai danni di Rosania con alcune prestazioni convincenti. Sarà per l'anno prossimo...

CIRO SIRIGNANO 7,5
La vera svolta al reparto difensivo della Paganese a gennaio l'ha data lui. Era l'uomo d'esperienza di cui la squadra aveva bisogno per registrare la difesa e mettersi alle spalle le tante reti subite anche su calcio piazzato. Qualche errore l'ha fatto pure lui, ma sono più le cose positive e le gare disputate su altissimi livelli. Sarebbe davvero un errore non riconfermarlo.

FEDERICO SORBO 6
Grassadonia lo estrae dal cilindro a Benevento, dove al debutto gioca una buona partita. Non abbandona più il campo, poi finisce inspiegabilmente sul mercato a gennaio. L'arrivo di Sirignano chiarirà tutto.

Danilo Sorrentino per © Paganesemania

Richieste per Caccavallo da Perugia e Avellino.

Una stagione da protagonista assoluto, ed una salvezza conquistata dalla Paganese anche grazie alle sue prestazioni. Stiamo parlando dell’attaccante, Giuseppe Caccavallo (in foto). Il classe ‘87 nativo di Napoli è pronto a spiccare il volo verso la Serie B. Sono svariate le compagini che starebbero seguendo il calciatore cresciuto nel Lecce, con Perugia ed Avellinosu tutte. Proprio in Umbria potrebbe ritrovare come tecnico Cristian Bucchi, dopo l'esperienza vissuta assieme in quel di Gubbio. Insomma due opzioni importanti ma non solo; sono attesi sviluppi nelle prossime settimane.

da www.tuttolegapro.com

Trapani traccia la strada: "Obiettivo playoff per fare bella figura".

Con rinnovato entusiasmo e con progetti ambiziosi, il presidente Trapani, è pronto ad iniziare la quattordicesima stagione alla guida della società azzurrostellata. “Neanche il tempo di rifiatare e godere della salvezza ampiamente meritata in anticipo che dobbiamo già pensare ad organizzare la nuova stagione”. Sarà quella della famosa asticella da elevare: “Si, già nella passata stagione abbiamo messo le basi disputando un buon campionato, non restando mai invischiati nelle zone calde, chiudendo noni ora però vogliamo fare qualcosa in più”. Trapani spiega quel qualcosa in più: “L’anno prossimo i play-off sono allargati sino al decimo posto e noi dobbiamo puntare a quello ma allo stesso tempo costruendo una squadra che possa poi anche ben figurare nei play-off e non fare solo la comparsa, ci vogliamo divertire anche per dare nuovi stimoli alla nostra tifoseria creando un nuovo entusiasmo”. Si parte con una novità, Bocchetti direttore sportivo: “Antonio sarà il nostro consulente di mercato e già sta lavorando in tal senso in attesa che consegua il tesserino di direttore anche se poi allargheremo il raggio d’azione con alcuni osservatori”. Si muove qualcosa già sul mercato ma Trapani come sempre è ermetico: “Bisogna aver pazienza e sbagliare meno dell’anno scorso, posso dire che eleveremo il tasso di qualità della squadra con 4-5 innesti importanti in tutti i reparti. In settimana lavoreremo su qualche rinnovo cercando di trattenere qualche giovane importante come Esposito e Palmiero ed in attacco abbiamo già individuato i profili giusti”.

© Paganesemania

La foto: 40 anni fa la prima volta in serie C della Paganese.


PAGANESEMANIA DA OGGI RENDERA' OMAGGIO AI NOVANT'ANNI DELLA PAGANESE, CON DUE APPUNTAMENTI SETTIMANALI, RISPOLVERANDO DAL SUO ARCHIVIO FOTO CHE CI FARANNO RIPERCORRERE LA GLORIOSA STORIA DEGLI AZZURROSTELLATI.

Per il primo appuntamento non potevamo iniziare da questa foto in questo giorno. Esattamente 40 anni fa, il 23 maggio 1976, quando venne scattata questa istantanea, la Paganese stava per iniziare la partita che l'avrebbe condotta, novanta minuti più tardi, nel paradiso della Serie C per la prima volta nella sua storia, nell'anno in cui festeggiava il 50esimo anniversario della sua fondazione. In un Comunale strapieno, con una rete di Angelozzi al 58' gli azzurri di mister Leonardi batterono l'avversaria pricipale della stagione, l'Avezzano, tagliando il traguardo con una settimana d'anticipo.

© Paganesemania

20.5.16

Le ambizioni del presidente Raffaele Trapani.

Tono deciso e concetti semplici per spiegare la sua ricetta tesa a dare nuovo entusiasmo all'ambiente dopo una salvezza sofferta ma conquistata con pieno merito.Non è un mistero che la Paganese stia cercando di programmare un futuro ambizioso.«Stiamo provando a fare qualcosa in più rispetto alla scorsa stagione. Dal prossimo campionato i playoff saranno allargati fino alla decima posizione e quello dovrà essere il nostro obiettivo finale, non più una semplice salvezza».Quali sono gli aspetti tecnici in cui si deve migliorare?«Partiremo da una solida base rappresentata da alcuni elementi riconfermati. Poi valuteremo dove intervenire per rinforzare la rosa con calciatori di una certa levatura e alzare così l'asticella degli obiettivi». Si ripartirà da Grassadonia in panchina e da Bocchetti come consulente di mercato. «Confermo che Bocchetti seguirà in prima persona il mercato. Non appena poi avrà conseguito il patentino, sarà a tutti gli effetti il nostro direttore sportivo». Sul tavolo c'è anche la vicenda stadio e la relativa concessione per la gestione pluriennale del Marcello Torre; I rapporti con l'amministrazione comunale sono ottimi. Sappiamo che si sta lavorando alla pubblicazione di un bando per l'affidamento della struttura. La Paganese parteciperà alla gara per l'assegnazione, magari pluriennale, per poter programmare interventi importanti sul Torre. Pensiamo in primis alla posa di un manto erboso in terra sintetica che consenta alla squadra di allenarsi quotidianamente in città». 

(FONTE IL MATTINO, EDIZIONE PAGANI)

Mercato: per l'attacco piace l'ex Salernitana Gustavo.

Con la partenza quasi certa di Caccavallo, in pole position per assicurarsi le prestazioni del bomber napoletano il Perugia, e lo spostamento nel suo ruolo naturale del riconfermato Cunzi, servono due attaccanti, per rimodellare il reparto offensivo. Grassadonia, in tempi non sospetti, ha più volte rimarcato la necessità di avere in rosa, nella prossima stagione, una forte prima punta con caratteristiche fisiche ben precise capace di modificare in corsa d’opera l’assetto tattico del reparto avanzato. Cicerelli fresco di operazione al menisco sarà anche pronto per il ritiro ma serve avere un peso diverso in attacco per alzare la famosa asticella. E si sa che in Lega Pro come in tutti i campionati occorre avere ottimi attaccanti per disputare un buon torneo. Oltre ad un ariete serve l’altro esterno che faccia coppia con Cunzi e preponderante è ritornato nel mirino della Paganese un vecchio pallino. Piace infatti l’ex esterno della Salernitana, la passata stagione nelle fila del Messina, dove in 26 presenze ha totalizzato 8 reti, il25enne Gustavo. Allacciati i contatti con il suo procuratore Montalbano per sondare la disponibilità, anche se sul brasiliano ci sono anche altri club di Lega Pro con l’entourage dell’esterno mancino che non disdegnerebbe la pista estera. Sarebbe il sostituto ideale per caratteristiche fisische e tecniche di Caccavallo anche se c'è da battere un'agguerrita concorrenza oltre che mettere sul piatto un bel gruzzoletto.

da www.paganesemania.it

Le date della Tim Cup: in campo dal 31 luglio.

Primo turno eliminatorio domenica 31/07/2016

Secondo turno eliminatorio domenica 7/08/2016
Terzo turno eliminatorio sabato 13/08/2016
Quarto turno mercoledì 30/11/2016
Ottavi di finale mercoledì 11/01/2017 e mercoledì 18/01/2017
Quarti di finale mercoledì 25/01/2017 e mercoledì 01/02/2017
Semifinali (andata) mercoledì 01/03/2017
Semifinali (ritorno) mercoledì 05/04/2017

Finale venerdì 02/06/2017
(data di riserva mercoledì 17/05/2017)


Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

Mercato: forte interesse per l'ex Messina Giorgione.

L’ultimo nome in ordine cronologico per la mediana azzurra è quello di Carmine Giorgione, centrocampista campano di Benevento, nella scorsa stagione in forza al Messina. 25 anni, agonisticamente valido, l’ex centrocampista dei peloritani sembra essere il profilo numero uno per la sostituzione di Guerri nel centrocampo azzurro. Dotato di buona corsa e buona tecnica, Giorgione è uno di quei calciatori che ama sdoppiarsi in più ruoli. Nato come mezz'ala con Sannino al Varese dove ha vinto il campionato di Seconda Divisione, Giorgione all’occorrenza può fare sia l’interno di centrocampo nel 4-4-2 che la mezz'ala in un 4-3-3 modulo molto caro al tecnico Grassadonia. Ma quello che conta è l’esperienza che potrebbe mettere a disposizione della squadra azzurrostellata. Giorgione, infatti, vanta anche un’esperienza all’estero con i greci del Kissamikos, compagine di B con il quale sfiorò la promozione nella massima serie ellenica. Assistito dall’agente Fifa Gaetano Montalbano, il calciatore si è dichiarato felice dell’interessamento della Paganese e nei prossimi giorni potrebbe concretizzarsi il matrimonio tra le parti. Forte l’interesse anche per un altro calciatore della scuderia di Montalbano quel Gustavo Vagenin, classe ’91 anch’egli al Messina quest’anno dove in 26 presenze ha messo a segno ben otto reti (clicca qui per vedere la notizia). Dunque, è una Paganese attivissima sul mercato alla ricerca di utili elementi per rinforzare la rosa a disposizione di Grassadonia e di alzare quell’asticella tanto cara sia al tecnico che al patron azzurrostellato. Il mercato impazza. Al momento, sono solo voci, ma fonti ben informate, danno in stato di avanzamento l’affare che porterà Sorrentino, estremo difensore della Sarnese a fare da secondo a Vincenzo Marruocco nel prossimo campionato. Scuola Napoli, classe ’91, l’estremo difensore sarnese vanta esperienze anche con Giulianova, Monzae Olbia prima che il diesse granata Pasquale Ottobre lo portasse nella cittadina sarnese dove è stato uno degli artefici della salvezza con largo anticipo degli uomini di Esposito. Si lavora alacremente, dunque, nella sede azzurrostellata di via Filettine per mettere a disposizione del trainer Grassadonia una squadra di tutto rispetto già in vista del romitaggio estivo di Acquasanta Terme in provincia di Ascoli Piceno, diventato il portafortuna della società azzurrostellata. La stagione, visto l’inizio della Tim Cup già il 31 luglio, a cui la Paganese parteciperà sin dal primo turno, non consente distrazioni.

Carmine Torino - © Paganesemania

18.5.16

Mercato, qualcosa già si muove: vicini gli acquisti di D'Auria e Sorrentino.

Ha già cominciato a lavorare all'allestimento della rosa della prossima stagione il nuovo dg in pectore della Paganese, Antonio Bocchetti. In attesa dell'ufficialità della nomina, l'ormai ex difensore, insieme all'ad Raiola, si è messo all'opera sul mercato per accelerare i tempi. Due i nomi caldi delle ultime ore, due giocatori che si sono messi in mostra nell'ultimo campionato di Serie D. 

Si tratta dell'attaccante Gianluca D'Auria e del portiere Luigi Sorrentino (in foto).
D'Auria è un esterno offensivo, classe '96, che nella stagione che è appena terminata è stato grande protagonista con la maglia del Francavilla in Sinni, terza forza del girone H di Serie D. Lo "scugnizzo" di Scampia, che può ricoprire il ruolo sia di esterno destro che di esterno sinistro, ha messo a segno 9 reti al suo secondo anno fra i dilettanti (nella stagione precedente era stato alla Neapolis) in 34 partite, quasi tutte giocate da titolare. 

La sua stagione non è passata inosservata agli addetti ai lavori, ma la Paganese sembra essere in vantaggio su altre contendenti e l'ingaggio di D'Auria è più che una possibilità. Curiosità: a 14 anni D'Auria fu acquistato dall'Inter, dove segnò 30 gol con i Giovanissimi, per poi ritornare in prestito al Napoli, dove ha giocato fino a due stagioni fa nel settore giovanile, svincolandosi l'estate scorsa dagli azzurri.

Sorrentino, invece, nella stagione appena conclusa ha difeso la porta della Sarnese in 33 occasioni, risultando uno dei portieri meno battuti del girone H (34 gol subiti). 25 anni compiuti a gennaio, Sorrentino fra Serie D edEccellenza ha raccolto quasi 150 presenze con le maglie di Pomigliano, Nardò, Olbia e Palmese. Due esperienze in Lega Pro, con Giulianova (8 presenze, di cui una contro la Paganese al Torre nel 2011/2012) e Monza l'anno successivo, senza mai scendere in campo. L'estremo difensore napoletano potrebbe essere il vice di Marruocco, il cui rinnovo di contratto è pura formalità.

© Paganesemania

Cicerelli, operazione perfettamente riuscita.

E' perfettamente riuscita l'operazione al menisco mediale del ginocchio sinistro dell'attaccante della Paganese, Emmanuele Cicerelli. L'intervento, effettuato dal dott. Gaetano Maresca, presso la Clinica Toscano s'è svolta stamattina, come riporta il sito ufficiale della società.Il calciatore sarà dimesso nella giornata di domani ed inizierà la riabilitazione, pronto per essere a disposizione di mister Grassadonia in ritiro come programmato dallo staff medico azzurrostellato.A Cicerelli gli auguri di un veloce recupero fisico, da tutta la redazione di Paganesemania.

da www.paganesemania.it

Addio a Enzo De Palma, storico dirigente azzurrostellato.

Un altro pezzo della dirigenza della Paganese che fu ci ha lasciato ieri pomeriggio quando s'è spento Vincenzo De Palma, storico dirigente della Paganese degli anni '70.

Lo conobbi molti anni fa quando cominciai le mie ricerche per il la stesura del libro che poi diedi alle stampe con Ruggiero e Calvelli, "Paganese 80 anni di calcio". 

Spesso agli inizi degli anni novanta mi recavo nel suo negozio in via Lamia per cercare foto, articoli di giornali, scavare nei suoi ricordi del padre,Comm. Costantino De Palma, che fu tra i soci fondatori dellaPaganese. 

Signorile e sempre disponibile nell' aprire il suo archivio da dove un giorno spuntò fuori questa foto degli anni '50 che lo vede piccolo tifoso, è il secondo accosciato da sinistra, già respirare la polvere, davanti agli spogliatoi, del mitico "Del Forno".Alle sue spalle notiamo il papà Costantino De Palma che curiosamente scruta l'orologio.

Da sempre Enzo De Palma è stato vcino alla Paganese e come poteva essere altrimente, per poi diventarne un appassionato dirigente le periodo d'oro. Un legame che s'è rafforzato anche per motivi familiari essendo il cognato del presidente Marcello Torre. 

Alla signora Lucia Torre e alla famiglia De Palma la vicinanza del direttore e di tutta la redazione di Paganesemania.

da www.paganesemania.it

16.5.16

Si riorganizza anche il settore giovanile: Borrello nuovo responsabile.

Tempo di riorganizzazione anche per il settore giovanile. Dopo le tante soddisfazioni di questa stagione e un pizzico di amarezza per come si conclusi i campionati (Berretti fuori dai playoff per un punto, Under 15 quasi eliminati dalla fortissima Roma nei playoff), le giovanili della Paganese si riorganizzano: e lo fanno dal manico. Il coordinatore del settore giovanile, Giuseppe Caiazzo, che potrebbe anche entrare nell'organigramma societario della prima squadra, ha scelto Giuseppe Borrello come nuovo responsabile del settore giovanile della Paganese. 57 anni ad ottobre, Borrello nell'ultima stagione, dopo aver iniziato come responsabile delle giovanili del Città di Nocera, è stato osservatore per la Campania della Robur Siena, società di Lega Pro. In passato ha avuto anche esperienze con Juventus e Spezia, come osservatore, e come responsabile delle giovanili con Sorrento eScafatese. A lui sono collegate diverse società e scuole calcio dell'Agro e dei paesi vesuviani. Infatti, l'obiettivo, come si evince dalle sue parole rilasciate al sito ufficiale del club azzurrostellato, è quello di "valorizzare i ragazzi del territorio". "Ringrazio per la fiducia la Paganese e in particolar modo il coordinatore del Settore Giovanile, Giuseppe Caiazzo. Sarà un progetto a lungo termine - ha detto Borrello - e qui ho tutto per lavorare al meglio. Cercheremo di valorizzare i ragazzi del territorio raggiungendo gli obiettivi prefissati con la speranza di toglierci grandi soddisfazioni. La Paganese è una Società che crede molto nei giovani ed è in pianta stabile tra i professionisti da molti anni. E’ un orgoglio poter lavorare per questa squadra, siamo già a lavoro per programmare il futuro del settore giovanile". Nell'organigramma tecnico potrebbero entrare gli allenatori Giuseppe Bevilacqua (per lui sarebbe un ritorno nelle giovanili azzurrostellate) e Mimmo Baino, che Borrello aveva portato con sè anche al Città di Nocera nella passata stagione.

Danilo Sorrentino - © Paganesemania

L'AD Filippo Raiola: "Stiamo già a lavoro".

Cominciano le grandi manovre di mercato in casa Paganese per la costruzione di una squadra decisa a fare il salto di qualità. In questi giorni l’amministratore delegato Raiola, accompagnato dal futuro direttore Bocchetti, è stato impegnato fuori dalla Campania per tessere le prime trattative ed imbastire i primi colloqui esplorativi. “Non vogliamo farci trovare impreparati anticipando i tempi, siamo in giro per l’Italia per alcuni appuntamenti mentre nei prossimi giorni annunceremo il nuovo direttore generale, con il quale stiamo valutando alcune situazioni”.

Una Paganese lungimirante che sembra avere obiettivi chiari e ben definiti ma tenendo presente un fattore determinante: “L’obiettivo principale è quello di sbagliare il meno possibile, continuando il percorso intrapreso nella passata stagione, dove è stata costruita una rosa competitiva sulla quale innesteremo altri tasselli per elevare la famosa asticella”.

L’amministratore delegato Raiola poi chiarisce: “Innanzitutto valuteremo il materiale che abbiamo in casa, cercando di capire se ci sono margini per ulteriori rinnovi e di conseguenza ci regoleremo per i nuovi arrivi, sempre con il giusto mix tra esperienza e giovani con un tasso tecnico che deve crescere rispetto alla passata stagione”.

Una Paganese che cambierà volto partendo dalle riconferme già definite: “Sull’ossatura iniziale credo che dovremmo inserire minimo sei unità, poi valuteremo i vari prestiti per creare la giusta miscela da affidare a Grassadonia, soprattutto con valide alternative ai titolari”.

© Paganesemania

13.5.16

Il pagellone finale di PaganeseMania: i portieri.

A scuola non è ancora il momento dei famosi "quadri", quando si conosce il destino di ogni studente, fra promossi, bocciati e rimandati a settembre. Per la Paganese, che ha terminato la propria stagione la scorsa settimana, lo è. Da oggi e per i prossimi cinque giorni, vi proporremo il pagellone finale degli azzurrostellati: dai portieri agli attaccanti, finendo con il tecnico e la società. Commentate e dite la vostra, se siete d'accordo o meno, nei commenti alla news.

PORTIERI

DAVIDE BORSELLINI 6
Nella stagione in cui un suo coetaneo si è fatto conoscere all'Italia calcistica nel suo stesso ruolo (ma diDonnarumma ne nasce uno ogni vent'anni, l'altro era stato Buffon), il ragazzino romano non poteva immaginare di giocare, all'eta di 17 anni, quattro partite di campionato. Aveva destato una buona impressione già in estate inCoppa con l'Akragas, poi le vicende di mercato lo hanno portato ad esordire a Foggia - dove ha fatto bene - e a giocarsi il finale di campionato per l'infortunio a Marruocco. Con Lecce, Catania e Casertana: niente male per essere le prime quattro da professionista. Borsellini ha sentito più di tutti la gara con gli etnei, dove stava rischiando almeno due volte di farla grossa. Ma tutto è bene quello che finisce bene. Il ragazzo potrà farsi, ma con una crescita regolare.

RAFFAELE ESPOSITO 5
Solo una partita per lui, contro l'Ischia, e l'errore sul 2-2 degli isolani con il regalo a Izzillo. Poi si è messo in mostra per il suo carattere "incandescente" in quasi tutti i finali di gara, anche se dalla panchina. A gennaio il trasferimento al Tuttocuoio: subito due presenze da titolare, poi solo panchina fino alla fine.

VINCENZO MARRUOCCO 9
Sarebbe stata una stagione perfetta, senza qualche piccolo errore (su tutti quello col Messina) che hanno fatto perdere qualche punticino per strada. Ma tantissimi sono quelli che il capitano azzurrostellato ha regalato allaPaganese quest'anno. Dai due interventi determinanti su Iemmello alla prima giornata fino alle parate nel primo tempo contro il Matera nella sua ultima gara intera in campionato. Senza dimenticare i due rigori neutralizzati con laJuve Stabia, i miracoli a Lecce e la memorabile discesa palla al piede a Catania, roba che è già entrata fra le perle del web. Con il modo di giocare di Grassadonia ha avuto un ruolo fondamentale, perchè dai suoi piedi spesso e volentieri sono partite azioni pericolose per gli attaccanti. Forse la sua miglior stagione a Pagani, per rendimento e continuità, anche perchè ha saltato davvero pochissime gare. E a 37 anni non era facile. Non era facile neppure confermarsi fra i migliori portieri della Lega Pro, riuscendoci anche grazie ad una crescita personale e umana riconosciuta da lui in primis.

Danilo Sorrentino - © Paganesemania

Acampora in prova allo Spezia?

Ha esordito in stagione anche in Lega Pro, nonostante sia giovanissimo. Stiamo parlando del difensore classe '98 della Paganese, Piersilvio Acampora. Il giovane ex Napoli, infatti, starebbe svolgendo un provino proprio in questi giorni con lo Spezia. Che il club ligure voglia tesserare il promettente difensore in vista della prossima stagione? Non ci resta che attendere.

da www.tuttolegapro.com

11.5.16

La metamorfosi di Grassadonia.

A distanza di tre anni abbiamo assistito a quella che possiamo definire l'evoluzione del tecnico Grassadonia. Una metamorfosi sia personale che professionale. E' questo il dato più eclatante che emerge come resoconto di questa stagione, che vede nel tecnico azzurrostellato il principale artefice. " Sono maturato in questi anni, ho smussato degli angoli, si cresce, anche grazie ad una società che è alle spalle e che non ti fa mancare nulla" aveva detto il trainer azzurrostellato dopo la partita con il Catania che aveva decretato la salvezza matematica. Un'autentico cambio direzionale in tutti i sensi. Avevamo lasciato un Grassadonia stizzoso a tratti arrogante al termine del campionato 2012-'13, sopratutto nell'ultima conferenza stampa post gara con il Perugia, con continui battibecchi con il pubblico.Quel retaggio aveva portato ad accogliere Grassadonia con un certo distacco e scetticismo un'estate fa poi, agli occhi di stampa e tifosi aldilà dei risultati, abbiamo apprezzato un Grassadonia diverso sotto i due principali aspetti.Partendo da quello professionale abbiamo notato il cambio tattico che ha rivoluzionato laPaganese. Dal brutto anatrocco targata 2012-'13 al cigno 2015-'16. Eppure quella che comunque strapazzò nei derby Nocerina e Avellino aveva in rosa gente navigata e di tutto rispetto da Fusco a Fernandez in difesa aRomondini e Soligo a centrocampo Ciarcià e Scarpa come esterni offensivi Girardi, Fava, Luca Orlando eCaturano in attacco. Molto più esperta di quella attuale e con giovani come Nunzella e Calavrese, dinanzi al totem tra i pali Marruocco.Eppure era una Paganese che non ha mai entusiasmato per il gioco nè per la prolificità sotto rete, se non ricordo male realizzò appena 29 reti, e quello fu il problema maggiore, contro i 40 di quest'anno.Quella andata in archivio invece ha lasciato un segno indelebile nella tifoseria azzurra, sciorinando un gran calcio, facendo divertire, giocandosela contro tutto e tutti alla pari, lasciando nel dimenticatoio l'asfittico 3-5-2 e proponendo un frizzante e pungente 4-3-3, nuovo marchio di fabbrica del tecnico salernitano.Anche dal punto di vista dei rapporti, almeno con la stampa, abbiamo notato un Grassadonia più riflessivo e meno istintivo e forse anche questo è l'inevitabile segno del tempo che passa e rende tutti più maturi, sperando che nella prossima stagione si completi la definitiva evoluzione.

da www.paganesemania.it

Giudice Sportivo: fermati per un turno Deli e Bocchetti.

Fermati per un turno dal Giudice Sportivo della Lega Pro, da scontare nella prossima stagione, il centrocampista Francesco Deli (recidività in ammonizione) e il difensore Antonio Bocchetti espulso per doppia ammonizione nell’ultima gara di campionato a Caserta.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

Il portiere Borsellini convocato dalla rappresentativa Under19 di Lega Pro.

Il portiere della Paganese Davide Borsellini classe ’99 (4 presenze quest’anno), è stato convocato dallaRappresentativa Lega Pro Under 19 per uno stage di allenamento che si terrà a Cremona presso il Centro Sportivo “Arvedi” il 17 e il 18 Maggio.
Oltre agli allenamenti in programma anche un’amichevole con la Cremonese.

da www.paganesecalcio.com

Tutti in fila per Caccavallo: tre squadre di B e due big di Lega Pro sul bomber napoletano.

C’è già la fila sul bomber della Paganese, Giuseppe Caccavallo. le 15 reti messe a segno quest’anno dall’attaccante napoletano hanno attirato le attenzioni di molti club di serie B e di Lega Pro. Tra i cadetti ci sono Entella, Perugia e Bari che vorrebbero acquistare le sue prestazioni sportive mentre in Lega Pro il Lecce (in attesa di come finiranno i play off) e soprattutto il Catania che vuole ripartire per un grande campionato il prossimo anno dopo aver conquistato la salvezza all’ultima giornata.

da www.resportweb.it

Dopo mesi è tornato il difensore Marco Schiavino.

Marco Schiavino, difensore dellaPaganese, ce l’ha fatta: il rientro sui campi di gioco è avvenuto proprio sabato scorso in occasione del derby giocato a Caserta, è stato dunque superato in pieno l’infortunio per cui aveva sofferto nel corso della partita con il Cosenza giocata lo scorso 31 ottobre. Schiavino, che dopo quella gara era stato operato al ginocchio ad Arezzo dal dottor Maresca, ha avuto bisogno di oltre cinque mesi e mezzo per tornare a giocare, e contro la Casertana non ha lesinato l’agonismo per il quale è conosciuto, a testimonianza che lo staff medico azzurrostellato ha seguito bene il recupero post-operatorio del difensore. Complessivamente in questo campionato di Lega Pro sono state sette le presenze riportate dal ventitreenne Schiavino, cinque delle quali come titolare nella squadra di mister Grassadonia.

da www.tuttolegapro.com

9.5.16

La Paganese che verrà.


Quello che è stato, è stato, certo. Ma prima di parlare del futuro, dobbiamo parlare del passato, quello remoto e anche quello più recente, che la grammatica italiana definisce prossimo.

In tutte le cose della vita, quando si deve programmare qualcosa che interessi il futuro, bisognerebbe sempre prima guardarsi dietro. Ci sono cose del passato che non possono essere ignorate; prima perché – come ci hanno insegnato a scuola – la storia è maestra della vita; secondo perché dalle vicende passate vissute sulla propria pelle, o solo intraviste perché riguardavano altri soggetti, si devono trarre i gli insegnamenti giusti per il futuro. Non è facile, ma importante è avere le idee chiare e non lasciarsi suggestionare dall’egoismo e dalla presunzione di sapere tutto.

Un mio grande maestro di giornalismo mi diceva sempre: “devi imparare a valutare le cose della vita e memorizzare gli avvenimenti: devi ascoltare sempre tutti, anche quelli che apparentemente non dicono nulla di sensato. Poi sei tu che devi riuscire a valutare il peso delle cose che meritano attenzione e quelle invece che puoi tranquillamente cancellare dalla mente.”

Credo che Raffaele Trapani, giovane presidente della Paganese, in proposito abbia le idee ben chiare, molto più di un navigato nocchiero; quindi siamo in buone mani. Si è capito che per la prossima annata calcistica ha intenzione di dare uno scossone all’ambiente. Non lo ha detto chiaramente, ma le sue prime mosse di mercato parlano più delle parole. Ha confermato Gianluca Grassadonia al timone della squadra in tempi non sospetti denotando così una grande fiducia nell’opera del tecnico salernitano. Poi ha precorso i tempi assicurando alla squadra per il prossimo campionato i servizi di Cicerelli, Carcione e Cunzi. Un’operazione lontana mille miglia dai soliti tran-tran di fine campionato che caratterizzano buona parte delle società che militano in Legapro. Le mosse – a dire il vero – non hanno colto di sorpresa la tifoseria, anzi quella parte di tifoseria – dovrei dire – che segue la squadra sempre; nella buona e nella cattiva sorte.

Credo che Raffaele Trapani abbia in mente di allestire una signora squadra in vista del prossimo torneo, che prevederà un allargamento delle partecipanti ai play-off. L’anno si è chiuso bene, ma si poteva anche fare di più, deve aver pensato Trapani.

La Paganese edizione 2015-16 ha dato più di una volta – nel corso del torneo – l’impressione di poter decollare verso posizioni di alta classifica, ma alla fine ha dovuto ripiegare sul programma di minima fissato ad inizio campionato. La squadra, comunque, ha espresso un gioco di tutto rispetto che l’ha vista sempre protagonista, anche nei momenti in cui ha dovuto soccombere. Grassadonia ha potuto contare su alcuni punti fermi che hanno costituito l’architrave su cui ha poggiato tutta la squadra. Mi riferisco in particolare a Marruocco in porta, a Carcione per il centrocampo e a Caccavallo per l’attacco. Sull’intelaiatura di base sono stati poi incastonati, man mano, alcuni giovani di spessore che hanno dato il loro bravo contributo alla causa della squadra tanto che si può dire – senza tema di essere smentiti – che si è raccolto, in termini di punti, meno di quanto meritato.

La squadra a fine torneo, però, è risultata nona e si è qualificata per le eliminatorie di Coppa Italia Tim, un risultato affatto disprezzabile.
Sulla scorta del campionato appena trascorso, bisognerà fare tesoro delle esperienze fatte, come dicevo all’inizio. Per prima cosa bisognerà assicurare tranquillità alla difesa con un estremo difensore esperto che sia in competizione con Marruocco, che verosimilmente sarà confermato. Poi bisognerà ingaggiare un paio di elementi di elevato tasso tecnico che siano in grado di dare il sostegno che ci vuole a Carcione nella zona centrale del campo. Per l’attacco il discorso è più ampio: con un punto fermo come Cunzi, ci vorranno due attaccanti che hanno confidenza con il gol, specie se – come pare – Caccavallo prenderà altre prestigiose direzioni.

Insomma, il dado è tratto. Dobbiamo solo dare il tempo necessario a Trapani e Grassadonia di approntare la squadra che sicuramente hanno già in mente.
Arriverà il tempo delle soddisfazioni e del riscatto? Nei giorni che verranno peseremo anche l’amore che la città di Pagani nutre verso la sua squadra di calcio. Stavolta non ci saranno scuse per i tanti che colpevolmente negli ultimi anni hanno disertato le scalee del “Marcello Torre”. Hanno chiesto a più riprese una squadra che non limitasse il suo compito ad una risicata salvezza; avranno una squadra di tutto rispetto ma saranno anche chiamati a dare un segno tangibile di attaccamento ai colori azzurro-stellati.
Non si può sempre buttare un sasso e poi nascondere la mano. O no?

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Tutti i numeri di una stagione più che positiva.

Archiviamo il 21° campionato di serie C della storia della Paganese con un nono posto, eguagliato il piazzamento conquistato dallo stesso Grassadonia nella stagione 2012-'13, conquistando come allora l'accesso alla Tim Cup.

In 34 partite gli azzurrostellati hanno conquistato 42 punti, più uno di penalizzazione, frutto di 10 vittorie, la prima all'esordio con il Foggia e l'ultima contro il Matera sempre al Torre, 13 pareggi, ed 11 sconfitte. In casa sono stati conquistati 26 punti mentre 17 in trasferta ed insieme al Catania è la terza squadra con 13, dietro ilMessina a quota 15 e Juve Stabia a quota 14, ad aver pareggiato più gare in campionato, di cui 8 in casa e 5 in trasferta.

Al Marcello Torre sono giunte 6 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte, contro Akragas, Catanzaro e Beneventomentre lontano dalle mura amiche conquiste 4 vittorie, a Melfi, Andria, Monopoli ed Ischia, 5 pareggi ed 8 sconfitte, pareggiando si all'andata che al ritorno, curiosamente, sia con Cosenza che Messina e perdendo entrambe le gare con il Benevento con nessuna avversaria invece ha vinto le due gare.

Le sconfitte più pesanti sono quelle di Catania per 3-0 e quella di Caserta di 4-2 mentre le vittorie più larghe sono quella con il Matera, 4-0, senza dimenticare il rocambolesco 4-3 con la Juve Stabia. La Paganese ha chiuso la stagione con 40 gol all'attivo e 37 al passivo.

© Paganesemania

La Paganese vista da... Nocera!

Salutiamo la stagione 2015-’16 nel migliore dei modi, non per quanto riguarda la sconfitta ovviamente, ma per la qualificazione nel tabellone nazionale della Coppa Italia. Questo traguardo è il giusto coronamento per la stagione della Paganese di Grassadonia che la vedeva dopo poche giornate in vetta alla classifica, sciorinando un gioco brillante e pungente, per poi stabilizzarsi tra il settimo ed il decimo posto. Solo dopo la trasferta di Catania, alla vigilia della pausa natalizia, gli azzurri scivolarono, causa squalifiche e infortuni a ripetizioni che decimarono l’organico, a ridosso della zona play-out.

Poi dalla gara con la Casertana, che aprì il nuovo anno e grazie alle reti in successione di Caccavallo, la Paganeseingranò la quinta inanellando una serie di risultati impressionanti che alla fine sono stati il bottino su cui ha costruito e gestito anche la parte finale della stagione. Incredibilmente però tutto s’era complicato due settimane fa, dopo la vittoria del Monopoli a Catanzaro e la sconfitta di Carcione e compagni a Lecce.

Una congiunzione astrale aritmetica poneva la Paganese, alla vigila della gara interna, nella condizione di farsi trovare a causa anche dei probabili, com’è successo, risultati “scontati” dagli altri campi di ritrovarsi nel calderone dei play-out, perdendo eventualmente con i siciliani e poi a Caserta all’ultima giornata.

L’incubo, immeritato, dei play-out viene scacciato davanti al blasonato avversario grazie all’ennesima prova di carattere e di saggezza tattica sciorinata dai ragazzi di Grassadonia che imbrigliano Plasmati e compagni e portano a casa il punto salvezza. In sette giorni il cuore dei tifosi della Paganese ha dondolato sull’altalena delle emozioni passando dallo spettro dei play-out al sogno della Tim Cup. Quest’ultimo s’avvera proprio per la congiunzione astrale dei risultati dagli altri campi con le sconfitte della Juve Stabia, con la quale abbiamo il favore degli scontri diretti, e la mancata vittoria dell’Akragas con il Benevento.

Una sconfitta, quella di Caserta, indolore per una Paganese, che priva del suo bomber e di Marruocco su tutti, aveva anche messo in difficoltà i falchetti con le in iniziative dell’ex Cunzi e dello sgusciante Vella. Entra nel tabellino finale dei marcatori Carcione, con due calci piazzati, che rende più onorevole una sconfitta indolore con la quale salutiamo la stagione che ha visto una Paganese protagonista per come era nata l’annata che dell’eraTrapani resta la migliore con il nono posto finale.
Ora inizia la fiera dei sogni, quella che alimenta le speranze dei tifosi per una squadra più forte, come ha ribaditoGrassadonia sulle prime indicazioni della società. Inciuci e trattative, bufale ed approcci, acquisti e smentite, questo è il mercato che noi di Paganesemania seguiremo con la massima attenzione, per darvi in anticipo tutte le mosse della Paganese, per sognare insieme a voi e riscrivere la storia degli azzurrostellati nel novantesimo anno della sua fondazione.

© Paganesemania

Caccavallo vice capocannoniere.

Con la chiusura del campionato si fanno i conti anche tra i bomber e nel girone C della Lega Pro dopo un serrato testata a testa con il nostro Caccavallo per molto tempo in testa, nel finale di stagione ha allungato e primeggiato Iemmello del Foggia con 24 reti.

Bisogna anche considerare l'assenza di Peppe-gol per infortunio e le tre giornate di squalifiche che comunque l'hanno fatto depositare nelle porte avversarie ben 15 reti, di cui 7 su calcio di rigore. Un autentico specialista con il suo sinistro vellutato, anche sui calci piazzati, che ci ha regalato tante perle quest'anno come le ultime due, contro il Matera, che resteranno scolpite nel ricordo dei tifosi azzurrostellati per molto: due autentiche prodezze e le sue vittime preferite sono state appunto i lucani che hanno subito tre reti come la Fidelis Andria.

Un risultato quello delle 15 reti che gli sono valse una borsa in regalo dal tecnico Grassadonia per aver scommesso con l'attaccante il raggiungimento di quella quota. Alle sue spalle con 14 reti Di Piazza dell'Akragas.

Tra i marcatori azzurrostellati come vice Caccavallo è giunto Carcione, grazie alla doppietta contro la Casertana, è salito a quota 5 reti raggiungendo sul secondo gradino Cunzi. Con 3 reti troviamo invece Guerri mentre con 2 Cicerelli, Deli, Gurma e Palmiero, con 1 centro Bocchetti, Palomeque, Sirignano e Vella.

© Paganesemania

I verdetti del girone C.

Ha regalato comunque sorprese l'ultima giornata del campionato. Il girone C, nonostante avesse già decretato la promozione del Benevento in Serie B, ha emanato verdetti importanti proprio all'ultimo turno. Innanzitutto in coda, dove c'era da stabilire l'ultima squadra che sarebbe entrata nei playout. Abbastanza a sorpresa è toccato alMonopoli, che dunque disputerà gli spareggi per evitare la retrocessione nella doppia sfida con l'Ischia. I biancoverdi, a cui serviva una vittoria per la matematica salvezza, non sono riusciti ad andare oltre al pareggio in casa del Matera e sono stati raggiunti in classifica dal Catania, vittorioso contro l'Andria (la classifica avulsa premia gli etnei). Vittoria risicata ma fondamentale anche per il Catanzaro. L'altro playout sarà fra Melfi e Martina, che grazie al pari al 90' col Messina - in gol l'ex Paganese, Berardino - si prende la sfida sulla carta più "agevole". Ovviamente già retrocessa da settimane la Lupa Castelli Romani, che torna in Serie D dopo appena un anno.

Altro verdetto nella parte alta della classifica. Ai playoff ci va la Casertana (come migliore quarta), grazie al successo sulla Paganese, lasciando il Cosenza (6-1 sull'Ischia) al quinto posto. Per un solo gol i rossoblù non si sono piazzati terzi, col Lecce che è riuscito a conservare la migliore differenza reti e, per ora, è la migliore terza, in attesa delle gare di domani degli altri due gironi. Il Foggia si qualifica, invece, come miglior seconda del tabellone ed già è certa di affrontare l'Alessandria nel primo turno dei playoff.

© Paganesemania

Grassadonia guarda al futuro: “Partiamo da una buona base”.

Gianluca Grassadonia tecnico della Paganese è contento , nonostante la sonora sconfitta nel derby contro la Casertana per l’accesso in Tim Cup della sua squadra. 

“Nel primo tempo la gara è stata bloccata-ha spiegato- forse abbiamo avuto più noi qualche possibilità per fare gol mentre la Casertana non ha mai calciato in porta poi nel secondo tempo c’è stata tutt’altra partita. Loro hanno avuto subito la possibilità di sbloccarla, hanno fatto anche il 2-0 e da lì in poi la partita ha perso interesse. Sono cominciati i cambi. Siamo anche riusciti a raggiungere la Tim Cup. Ho dato la possibilità di far giocare chi è stato utilizzato poco e siamo contenti anche per questo. Archiviamo questa stagione, cercando di alzare l’asticella l’anno prossimo. Partiamo da una buona base”.

da www.resportweb.it

7.5.16

La classifica finale: la Paganese chiude al nono posto.

Top & Flop di Casertana-Paganese.

La Casertana batte la Paganese per 4-2 e ottiene l'aritmetica qualificazione ai playoff, anche se termina il campionato al quarto posto a causa della concomitante vittoria del Lecce sulla Lupa Castelli per 3-1, con i salentini che hanno la meglio per una migliore differenza reti (+ 18 contro +17). E' stata una partita dai due volti: primo tempo a dir poco "soporifero" (terminato con il punteggio di 0-0) e secondo ricco di emozioni in cui, oltre ai 6 gol, si sono vissuti attimi di patos, soprattutto a causa delle notizie provenienti da Lecce. Nella ripresa di fatto si gioca la gara, con i "falchetti" che si portano avanti subito grazie ad Alfageme. Sei minuti dopo il centravanti argentino trova anche il gol del 2-0, grazie ad una splendida rete, realizzata con un tiro a giro da posizione defilata su cui nulla può Borsellini. E' il gol che momentaneamente regala il terzo posto alla Casertana, anche se la gioia per gli uomini di Romaniello dura poco, poiché in due minuti arriva prima l'1-2 della Paganese con Carcione e in seguito il 2-0 del Lecce con Moscardelli. Negli ultimi minuti accade l'inverosimile: mentre la Casertana si porta sul 4-1 (grazie ai gol di Jefferson e Giannone) il Lecce, che nel frattempo era avanti per 3-0, subisce il gol della Lupa che porta la gara del "Via del Mare" sul 3-1, un risultato che garantirebbe il terzo posto ai rossoblù. Tuttavia, proprio negli ultimi minuti, il portiere di casa Gragnaniello commette una gravissima ingenuità, atterrando in area di rigore Vella e regalando di fatto il penalty agli avversari. Dal dischetto ancora Carcione realizza il gol del definitivo 4-2, che condanna la Casertana al quarto posto. Ora i campani se la vedranno nella gara secca dei quarti di finale in trasferta contro una tra Pisa e Pordenone. 

Ecco i Top & Flop della gara:

TOP

Louis Maria Alfageme (Casertana): aveva il compito di non far rimpiangere Negro e De Angelis( oggi out per infortunio) e l'attaccante argentino vi riesce in pieno, dato che realizza due gol di rara bellezza: nel primo è bravissimo a controllare la sfera e a battere Borsellini con una precisa conclusione; nel secondo si inventa un gol da favola, colpendo a giro da posizione quasi impossibile. Conferma, inoltre, il suo ottimo momento di forma e questo non può che giovare alla Casertana in vista dei playoff. TALENTO

Imperio Carcione (Paganese): più che alla sua squadra fa un enorme favore al Lecce, poiché grazie alla sua doppietta limita in maniera decisiva la corsa dei "falchetti" al terzo posto. Uno dei pochi della Paganese di oggi a non essere mentalmente in vacanza. Chiude la stagione con 5 reti all'attivo. NON MOLLA MAI

FLOP

Raffaele Gragnaniello (Casertana): oggi festeggiava le 34 presenze stagionali, unico calciatore della Casertana ad aver giocato tutti i minuti di questa stagione. Purtroppo proprio nella partita decisiva commette una grave ingenuità, dato che, in maniera del tutto inutile, atterra Vella della Paganese in area di rigore e suo malgrado diventa protagonista in negativo del mancato raggiungimento del terzo posto finale. Inoltre, si becca, sempre nella stessa azione, un giallo pesante, poiché era diffidato e quindi salterà la gara dei quarti di finale di playoff. INGENUO

Antonio Bocchetti (Paganese): chiude nel peggiore dei modi una stagione fino a questo momento positiva per lui e per la sua squadra, dato che al 71' perde completamente il senno, rimediando il secondo giallo per inutili proteste nei confronti del direttore di gara. MALE

Da www.tuttolegapro.com

Casertana-Paganese 4-2: gli azzurrostellati accedono alla Tim Cup.


Nella foto, tratta da Sportube, Il gol messo a segno da Carcione su calcio di punizione dal limite

Di Nino Ruggiero

Bella partita. Lo si può anche dire quando la classifica non piange e i punti servono solo per guardare con più fiducia al futuro.
Buona Paganese, nonostante la sconfitta; una squadra che – soprattutto nel primo tempo – ha dato del filo da torcere alla Casertana.
Grassadonia voleva vedere all’opera dall’inizio qualche calciatore che aveva avuto poche possibilità di mettersi in luce. Ebbene mi pare di poter dire che sia il giovane Penna – schierato sul centro-destra in una inedita difesa a tre – sia Corticchia, a centrocampo, abbiamo risposto in modo più che positivo alle aspettative del tecnico. Proprio il modulo tattico, nel suo complesso, ha dato lustro alla prestazione complessiva della squadra azzurro-stellata che è sembrata molto armonica nel suo incedere. Peccato solo che oggi sia mancata l’esperienza estrema di Marruocco in porta, non perché il giovanissimo Borsellini abbia demeritato, quanto perché la sua presenza e la sua esperienza avrebbero dato più sostanza e carattere all’intero reparto difensivo, dove ancora una volta Bocchetti e Sirignano hanno giocato una gara all’altezza delle loro possibilità.
Altro dato positivo viene dal completo recupero di Schiavino in difesa che, pur disputando solo pochi minuti di gioco, ha fatto vedere di essere completamente ristabilito; pronto, se del caso, a restare un altro anno a Pagani.
La giornata ha visto ancora una volta – se proprio ce ne fosse stato bisogno – Carcione sugli scudi, e non solo per i due gol messi a segno con freddezza e determinazione, quanto per la padronanza con la quale riesce a comandare autorevolmente il gioco nella zona centrale del campo.
Nonostante la sconfitta, intanto, la Paganese conquista il diritto a disputare la Tim Cup, in virtù della nona posizione in classifica. Non è molto, ma non è nemmeno poco: di sicuro è di buon auspicio in vista del prossimo campionato.

Appuntamento a lunedì prossimo per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su www.paganesegraffiti.wordpress.com

4.5.16

Evasione dell’Iva: assolto il patron della Paganese, Raffaele Trapani.

Assolto perché il fatto non costituisce reato. E’ quanto deciso con pubblica sentenza nei confronti del presidente della Paganese calcio, Raffaele Trapani, patron da oltre dieci anni della squadra azzurro stellata. Il tribunale di Nocera Inferiore lo ha assolto dall’accusa di evasione fiscale. Nella qualità di responsabile della società Paganese Calcio 1926 srl, Trapani era stato accusato di non aver pagato l’Iva nei termini previsti in forma di acconto e legati all’anno successivo, in base alla dichiarazione dei redditi del 2013. La cifra ammontava a 188 mila e 172 euro. Il reato fu accertato nel comune di Pagani il 24 maggio del 2013 dietro segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, parte offesa nel procedimento. Le indagini furono coordinate dal sostituto procuratore Roberto Lenza

Assistito dall’avvocato di fiducia Carlo De Martino, Trapani aveva sostenuto già in fase di interrogatorio di aver rateizzato quel pagamento, che invece l’Agenzia delle Entrate gli contestava, sostenendo invece il mancato pagamento di un acconto pari a circa 5-6 rate. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del tribunale di Nocera Inferiore.

Fonte: www.mn24.it

Bocchetti sarà il nuovo ds della Paganese: “Sfida affascinante”.

Quella di domenica al Pinto di Caserta sarà l’ultima gara ufficiale da calciatore per Antonio Bocchetti. Trentasei anni, napoletano, cresciuto nei primi calcio del Nola e poi nelle giovanili del Napoli. Una vita tra serie A e B, Napoli calcio compreso, e poi gli ultimi anni in lega Pro, dal prossimo campionato Bocchetti sarà il nuovo direttore sportivo della Paganese. “Giochiamo prima a Caserta -ha spiegato ieri- dove andiamo per vincere, visto che non ci ha regalato niente nessuno e così faremo anche noi sabato, poi vedremo perché se manca lo spirito di calciatore bisogna smettere anche se mi stuzzica l’idea di fare il direttore perché piace, poi bisogna vedere tra il piacere e il saperlo fare bene, bisogna parlare e vedere tante cose, è un discorso che affronteremo più in là”.

da www.resportweb.it

Il Giudice Sportivo.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in riferimento alla gara Paganese-Catania ha comminato alla società azzurrostellata un'ammenda di 1500 euro "per comportamento gravemente ostruzionistico in quanto venivano rallentate le operazioni di restituzione del pallone da parte dei raccattapalle".

Una giornata di stop invece per Riccardo Idda, difensore della Casertana prossima avversaria degli azzurrostellati.

© Paganesemania

Raiola: "Il futuro di Caccavallo e Grassadonia? Le cose stanno così...".

La salvezza della Paganese, quindi la sua permanenza tra i professionisti per la decima stagione consecutiva, è così importante che può essere considerata come uno Scudetto. Il dg degli azzurrostellati Filippo Raiola, intervistato da TMW Radio, conviene con questa tesi. "Sono più di dieci anni che siamo in questa categoria. Per come era cominciata quest’annata, quando le altre squadre giocavano la Coppa Italia noi cominciavamo la preparazione. Non dico che sia stato un miracolo, perché i miracoli li fa Nostro Signore, ma è stato fatto un grande lavoro da parte di tutti quanti, ed è stata portata a termine quest’annata. Grassadonia così come il suo staff è stato riconfermato anche per la prossima stagione”.

Sul fatto che il più giovane calciatore ad aver collezionato minuti in questa stagione della Lega Pro è proprio il portiere azzurrostellato Borsellini, Raiola esprime questo commento. “Certo, il ragazzo insieme ad altri giovani ha avuto spazio. Calciatori come Borsellini e Acampora – centrocampista del 1998 – hanno giocato in partite apparentemente difficili come quelle a Foggia e a Lecce, e soprattutto nello scontro diretto per la salvezza contro il Catania. Si sta lavorando molto bene anche col nostro settore giovanile il cui responsabile è Giuseppe Caiazzo. Borsellini è del 1999, Acampora è del 1998 e sono di nostra proprietà, quindi ci stiamo organizzando per tutte queste situazioni. Avendo un allenatore bravo sul campo, nella parte tecnica, sicuramente è meglio, perché insegna calcio. Per chiunque entra a far parte di questa squadra diventa tutto più facile. Se rimane anche Caccavallo? Sappiamo che piace a club di una certa importanza, ma ogni discorso lo valuteremo dopo l'ultima giornata che sarà sabato a Caserta”.

Raiola aggiunge anche dei complimenti particolari: "Congratulazioni al Benevento, alla società e al direttore Di Somma che ha formato un’ottima squadra e ha scelto un allenatore come Auteri che è un maestro. E inoltre faccio i complimenti al Crotone, il cui patron è Vrenna che è originario di Pagani, e soprattutto è merito del grande lavoro del direttore Giuseppe Ursino”.

da www.tuttolegapro.com

2.5.16

Assaggiatemi, diverremo amici.


Nella foto, tratta da Sportube, il tiro di Cunzi, scoccato dopo appena tre minuti, che aveva fatto gridare al gol

Respiriamo; finalmente respiriamo a pieni polmoni.

È stata dura la partita, così come si sapeva alla vigilia; ma alla fine il punto che ci voleva è arrivato più che meritatamente. Contro il Catania, squadra costruita per vincere il campionato nonostante la penalizzazione di ben dieci punti, la Paganese dei miracoli si è battuta da pari a pari, senza il benché minimo imbarazzo fin dal primo minuto di gioco.

La Paganese ha messo in campo il suo grande cuore e la sua incontestabile capacità di saper affrontare le cosiddette “grandi” con il piglio delle squadre operaie contro una compagine che fino a qualche anno fa disputava onorevoli campionati nella massima serie; contro Plasmati, attaccante con una cinquantina di presenze in serie A, contro Russotto, già del Napoli con presenze in serie A e serie B, contro il brasiliano Calil, bestia nera ai tempi della Salernitana. Gli azzurro-stellati sono stati autori di una prestazione agonistica senza pari, tipica delle squadre che si calano nella mentalità di un gioco che non è – e non potrebbe mai essere – riservato ai più forti, almeno sulla carta.
Grande prova della Paganese, monca di elementi come Marruocco, Sirignano ed Esposito; prova di una intensità agonistica incredibile, di una vitalità inaspettata, di un’energia vitale e coinvolgente.
Traguardo lì, a portata di mano, ma novanta e più minuti infiniti, con il tempo quasi inchiodato, con i minuti che non passano mai; quante sofferenze con la meta da raggiungere a due passi, quanti rimpianti, quanti sospiri, quanti patemi d’animo!

Eccole le emozioni che sa dispensare una partita di calcio! Scordatevi del marcio che vogliono propinarvi a tutti i costi, anche quando non c’è, e – sentite a me – regalatevi un pomeriggio sugli spalti, lontano dalla tecnologia imperante, della tv, di internet e dalle… comode pantofole di casa; vivetelo un pomeriggio come facevate una volta, come quello vissuto a pieni polmoni dai sette-ottocento fedelissimi di sabato scorso al “Marcello Torre”. Il calcio riserva emozioni incredibili e resta lo sport più bello del mondo.

C’era una pubblicità degli anni Cinquanta, credo di ricordare si trattasse del BiancoSarti, un aperitivo a base di vermouth, che mi risuona nella mente. “Assaggiatemi, diverremo amici!” – diceva.
Ecco, credo che lo slogan possa suonare come un invito per i tanti che da tempo hanno rinunciato – e non si capisce perché – al rito settimanale di una partita di calcio che vede impegnata la loro squadra del cuore.

Sarà colpa di campionati anonimi, di una certa assuefazione alla categoria, di mancanza di stimoli; non lo so. So solo che gli assenti, nel campionato che volge al termine, hanno abdicato a momenti di grandi intensità agonistica e non hanno toccato, con mano e con la mente, le grandi emozioni godute, invece, dalla sparuta pattuglia dei soliti fedelissimi.

La Paganese di quest’anno avrebbe avuto bisogno di tanti assaggi, alla BiancoSarti, di tantissima attenzione da parte della città. Una squadra costruita con criterio, anche con dovuta parsimonia: un occhio alla qualità dei calciatori, alla loro bravura, ma anche un altro occhio al bilancio che non deve mai sforare. Una squadra forse operaia, per il modo di rappresentarsi: ottimi manovali ma anche artisti di buona fama, invidiati e temuti. Una squadra da assaggiare, da vedere, da applaudire per quello che è stato il suo percorso. Arrischio un giudizio: forse la meglio strutturata dell’era Trapani perché armonica in ogni reparto.

Se si è dovuto aspettare la penultima di campionato per chiudere definitivamente il discorso salvezza è solo perché – nelle varie fasi che hanno interessato infortuni e squalifiche – non sempre dalla panchina sono arrivate le risposte che Grassadonia si aspettava.
Sabato prossimo si chiude con la trasferta di Caserta.

Verosimilmente, Grassadonia vorrà pesare qualche elemento in procinto di essere riconfermato per il prossimo anno. Il presidente Trapani ha fatto capire che intende approntare una squadra di tutto riguardo; non altrimenti si spiegherebbe il rinnovo contrattuale già firmato da Carcione, Cicerelli e Cunzi.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordprtess.com

La Paganese vista da... Nocera!

Giornata grigia e piovosa ma a Pagani il cielo oggi è sempre più blu, come cantava il grande Rino Gaetano ed in questi giorni sta risuonando la sua canzone simbolo nella sua terra che sta celebrando l'approdo del Crotone in serie A. Qualche anno fa introduceva anche le partite della Paganese e spero che dall'anno prossimo mi possa ritornare ad ascoltarla allo stadio e chissà che non possa portare bene anche a noi. Intanto E' FINITA.

Un sabato di passione terminato con la salvezza matematica, traguardo che non doveva proprio essere messo in discussione, è quasi un insulto al lavoro splendido di tecnico e squadra, che ci fa tirare un grande respiro di sollievo. Quello che giunto al termine dei quattro minuti di recupero prima che le coronarie sono sobbalzate su quel cross dalla sinistra che ha attraversato, in quei interminabili minuti, lo specchio della porta e deviato in angolo.

Il calcio come ha detto Grassadonia a volte è crudele ma in questo caso se la Paganese non avesse centrato questa salvezza anticipata sarebbe stato più che beffardo, per la stagione disputata, ed invece voglio credere che qualcuno dall'alto ci ha messo la sua mano ed il suo sorriso, proprio sotto la sua Curva.

Una gara in cui il cauto ottimismo misto a giustificata tensione l'hanno fatta da padrone. Ho vissuto questa settimana come tutte le vigilie, ansiose e pessimistiche, che accompagnano da più di trent'anni il mio rapporto con laPaganese. Da quella prima di una partita del maggio 1984 quando arrivava un Siracusa che dovevamo assolutamente battere, come avvenne, per sperare ancora la C2 poi blindata a Licata con un pareggio la domenica successiva. Due anni dopo altra mia vigilia di passione vissuta a completare i compiti di fretta e correre a seguire gli allenamenti di quella Paganese di mister Fontana in quel maggio 1986 prima della gara decisiva con la JuveStabia che alla penultima giornata ci conservò ancora la C2. Sempre a soffrire anche se quest'anno non era giusto ed invece è stata una settimana a fare conti a sperare a chiamare gli amici del liceo anche quelli meno abituati a frequentare il Torre a stringersi al fianco della nostra Paganese. Erano anni difficili quelli di fine ottanta e dopo la retrocessione in D nel 1987 ancora sofferenza in quell'ultima giornata del campionato interregionale per quel pari strappato, ad otto minuti dalla fine, nell'inferno di Siderno.

Poi l'era Trapani e le vigilie ebbero altro spessore ed altri sentimenti con le notti interminabili prima della partita con il Brindisi, la finale con la Reggiana, o la semifinale con la Vigor Lamezia o la Spal o prima dei play-out con ilLecco o il Viareggio l'altra finale con il Chieti. Grandi attese ma nulla a che vedere con la madre di tutte le attese quella del luglio scorso quando a Roma si decise per la cancellazione o meno dalla Lega Pro: quindici giorni di passione ed uno, il 1° agosto, di indicibile strazio. Ansia, sofferenza, gioia, delusioni, quelle che la mia, la nostraPaganese ci regala.

Ieri durante la partita dissi ad un mio amico, seguendo nervosamente la partita passeggiando nervosamente tra la postazione in sala stampa e l'ultimo gradone della tribuna, che era complicato essere tifoso ma poi quando arrivano le gioie è la cosa più bella, come la mia Paganese che spesso mi ha fatto soffrire, ed è allora che ne sono ancora più tifoso, ma quando mi ha fatto esultare e gioire è una sensazione indescrivibile come ieri. Grazie ragazzi e sempre e solo Forza Paganese!

© Paganesemania

Grassadonia: “Risultato raggiunto grazie al lavoro di tutti”.


Gianluca Grassadonia, tecnico della Paganese ha commentato con soddisfazione la salvezza raggiunta dalla sua squadra: “Sono molto contento per questa salvezza meritatissima per quello che abbiamo prodotto durante l’anno, anche se c’è rammarico per aver dovuto penare sino alla penultima giornata. Dagli altri campi sono arrivati risultati “particolari”. Tutto quello che abbiamo fatto è stato ottenuto solo con il nostro sudore. Ringrazio tutti i miei ragazzi, la società, i tifosi per il sostegno in questi novanta minuti decisivi. Ringrazio soprattutto quei calciatori che sono subentrati come Vella, Penna e Palmiero facendosi trovare pronti in una partita delicata. Hanno giocato con determinazione ed alla fine abbiamo concesso poco e nulla al Catania le cui occasioni sono state confezionate per due nostre disattenzioni mentre abbiamo sprecato delle opportunità favorevoli”.

da resportweb.it

1.5.16

La classifica aggiornata: Paganese salva, Benevento in B e Foggia ai playoff.

Paganese-Catania 0-0: un pareggio che significa salvezza matematica.


Nella foto, grossa occasione da rete mancata da Deli nel secondo tempo

Di Nino Ruggiero

Ha il valore di una vittoria il punto strappato con i denti al Catania. Da stasera il discorso salvezza per la Paganese è definitivamente morto e sepolto e si potrà pensare al futuro senza patemi d’animo.
La partita della Paganese è stata da applausi. Si temeva alla vigilia per le assenze pesanti di Marruocco, Sirignano ed Esposito, ma ad onor del vero i giovani sostituti sono andati ben oltre le più rosee aspettative, guidati da un Bocchetti che – mi pare di poter dire – ha disputato la partita più intensa di tutto il campionato, mettendo la sua esperienza preziosa al servizio della squadra.

La partita è stata tirata e combattuta fin dal primo minuto di gioco. Un paio di iniziali leggerezze difensive lasciavano prevedere il peggio per la squadra azzurro-stellata, ma è bastato poco perché la squadra prendesse coscienza della sua forza e della consapevolezza di poter tenere testa ai titolati avversari.

La squadra etnea si è schierata con una formazione a trazione anteriore, presentando un tandem centrale d’attacco composto da Calil e Plasmati. La Paganese, che scontava assenze di peso soprattutto in difesa, ha schierato una formazione d’emergenza ma ha corso pochi pericoli grazie soprattutto all’ottima prestazione di Magri e di Bocchetti che hanno concesso pochissimi palloni ai più titolati avversari.

La prima mossa di Grassadonia, infatti, prevedeva un filtro a centrocampo, costituito dall’ottimo Carcione, bravo sia nella fase difensiva che in quella di costruzione del gioco, con la collaborazione di Guerri e di Deli che si sono fatti valere in virtù di un moto perpetuo che ha disorientato gli avversari.

Bisognava tagliare i collegamenti dei centrocampisti del Catania con il proprio l’attacco e la mossa ha dato subito gli esiti sperati giacché anche Russotto e Calderini, deputati a rifornire con cross i due attaccanti centrali sono stati ben frenati sulle fasce laterali rispettivamente da Della Corte e da Dozi.
Su queste mosse la Paganese ha costruito la sua impostazione tattica affidandosi poi a rapidi contropiede congegnati dall’indomabile Cunzi e dagli inserimenti a sorpresa di Deli e di Cicerelli.

Appuntamento a lunedì prossimo per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com