31.3.16

L'ex Dg Preiti: "Un'esperienza in una piazza importante".

La Paganese ha risolto il contratto con il Direttore Generale Antonello Preiti. 

Queste le parole del dirigente:

"Voglio ringraziare il Presidente Trapani per l’opportunità che mi è stata concessa ad inizio stagione di intraprendere una nuova strada in un nuovo scenario. 

E’ stata un’esperienza professionale a cui ho dedicato tutte le mie energie per svolgere al meglio il mio lavoro in una piazza importante che mi ha dato tanto. 

Un sentito ringraziamento va anche alla squadra, al mister Gianluca Grassadonia ed il suo staff e a tutte le componenti che gravitano intorno alla società. 

Il mio augurio è che la Paganese possa raggiungere, al più presto, traguardi sempre più importanti".

da www.tuttolegapro.com

Le ultime dal campo d'allenamento.

Ieri doppia seduta di allenamenti programmata per la Paganese. 

Al mattino il gruppo diviso in due, ha effettuato lavoro in palestra allo stadio “Marcello Torre”. Assenti Borsellini e Acampora con la Rappresentativa Lega Pro U19 a Coverciano, aggregati al gruppo il portiere Maione e Sburlino della Berretti. 

Migliora il difensore Antonio Bocchetti dall’infortunio al piede subito ad Ischia. 

Poi nel pomeriggio la squadra si è allenata al Comunale di Siano per una seduta tecnico-tattica.

Oggi allenamento pomeridiano, venerdì e sabato (rifinitura) di mattina a Siano.

paganesecalcio.com

30.3.16

La Paganese e Preiti: storia di un colpo di fulmine non alimentato e di un addio annunciato.

"Mi è stato prospettato il progetto che trovo intrigante e interessante. Non ho avuto neppure il tempo di ragionarci su: ho preso al volo questa opportunità e spero che vada bene". Parlava così Antonello Preiti poche ore dopo il suo arrivo a Pagani (qui l'intervista completa). Un colpo di fulmine fra lui e la Paganese, col presidente Raffaele Trapani che, dopo il decennio targato D'Eboli, aveva pensato all'ex responsabile dell'area tecnica del Parma come direttore generale. E lui, Preiti, aveva deciso di ripartire proprio da Pagani, dopo il fallimento dei gialloblù. Quasi 700 km più a sud della cittadina ducale, pochi km più a nord di Salerno, dove invece per lui era già pronta una scrivania da responsabile del settore giovanile. Mancava solo il sì coi granata, poi è arrivata la chiamata dellaPaganese. E il colpo di fulmine con Trapani. La scintilla è scattata subito, come si dice in questi casi. Preiti in dieci giorni aveva dovuto completare la squadra (non semplice per chi non si era mai confrontato con questo tipo di mercato), ma allo stesso tempo aveva dato il via ad un lavoro di restyling della società che lo stesso patron azzurrostellato gli aveva chiesto. Sembrava andare tutto per il verso giusto: ingresso di nuove figure professionali nell'organigramma societario, iniziative, tante idee svelate anche pubblicamente nel corso di due conferenze stampa. Ma qualcosa si è incrinato fra dicembre e gennaio. Cioè da quando si è fatta insistente l'indiscrezione di un imminente passaggio di Preiti al Catanzaro (leggi qui). Voci avallate da un incontro fra il dirigente azzurrostellato ed il presidente giallorosso, Giuseppe Cosentino, che sarebbe avvenuto nel corso delle festività natalizie. Voci, però, smentite dal diretto interessato che aveva allontanato l'ipotesi di un suo addio repentino alla Paganese. Poi è arrivato gennaio e con esso le cessioni di quasi tutti i giocatori arrivati sotto la sua gestione nell'ultimo giorno di mercato estivo e l'arrivo, invece, di calciatori che ancora oggi stentano a decollare. E' stata proprio la sessione invernale del mercato a sancire la rottura definitiva tra la Paganese e Preiti. Da una parte, la società che non ha gradito la gestione del mercato da parte del dg non facendo nulla per nasconderlo, dall'altra parte il dirigente laziale che - a persone a lui vicine - avrebbe manifestato la propria delusione per il malcontento del club azzurrostellato. L'ultimo atto è stata la rescissione consensuale di questo pomeriggio, arrivata con largo anticipo rispetto alle attese, anche se da qualche settimana ormai Preiti viveva da separato in casa. I rinnovi contrattuali con i giocatori per la prossima stagione, ma anche con lo stesso Grassadonia, sono stati posti in essere dal presidente Trapani e dall'adRaiola (come evidenziato negli stessi comunicati del club), che da oggi sarà anche dg ad interim. Spetterà a loro due avviare il progetto Paganese del prossimo anno, un progetto che si preannuncia altamente competitivo ma al quale bisognerà dare concretezza, e individuare una nuova figura che possa occuparsi del mercato. E Preiti? L'esperienza alla Paganese ha deluso lui in primis, che si aspettava ben altro. Ma di certo questa non è stata l'ultima possibilità per mettere in mostra le sue qualità. Da giugno (se non prima) lo attende il Catanzaro, come avevamo preannunciato quasi tre mesi fa. I rapporti con la famiglia Cosentino, in particolare con la vicepresidente Gessica Cosentino, figlia del patron, in queste ultime settimane si sono intensificati e le dimissioni del dg giallorossoCarmine Donnarumma gli hanno di fatto liberato il posto. E chissà che l'addio con la Paganese non sia stato anticipato proprio perchè fra dieci giorni al Ceravolo le due squadre si affronteranno. Perchè a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

© Paganesemania

Ufficiale l'addio di Preiti, Raiola DG ad interim.

Sette mesi. Tanto è durata l'esperienza di Antonello Preiti come direttore generale della Paganese. Arrivato a metà agosto in luogo di Cosimo D'Eboli, oggi Preiti ha rescisso il contratto con la Paganese. Ne ha dato notizia lo stesso club azzurrostellato sul proprio sito ufficiale, parlando di "risoluzione consensuale". "Voglio ringraziare il Presidente Trapani per l’opportunità che mi è stata concessa ad inizio stagione di intraprendere una nuova strada in un nuovo scenario. E’ stata un’esperienza professionale a cui ho dedicato tutte le mie energie - si è congedato cosìPreiti con poche righe sull'house organ della Paganese - per svolgere al meglio il mio lavoro in una piazza importante che mi ha dato tanto. Un sentito ringraziamento va anche alla squadra, al mister Gianluca Grassadonia ed il suo staff e a tutte le componenti che gravitano intorno alla società. Il mio augurio è che la Paganese possa raggiungere, al più presto, traguardi sempre più importanti". La società, nel formulare i ringraziamenti di rito al dirigente laziale, ha anche annunciato che il ruolo di dg, da oggi e fino al termine della stagione, sarà ricoperto dall’Amministatore unico, Filippo Raiola.
Un addio, quello di Preiti, che non sorprende, dato che già da qualche mese (praticamente da gennaio) le due parti vivevano da separati in casa. E' un altro passo, quindi, verso il passaggio dell'ex responsabile dell'area tecnica delParma al Catanzaro, che pochi giorni fa ha salutato il suo direttore generale, Carmine Donnarumma. Gli azzurrostellati, invece, sono già alla ricerca di un nuovo profilo che possa ricoprire tale ruolo a partire da giugno.

© Paganesemania

25.3.16

La squadra del domani.


Nella foto, tratta da Sportube, il grande intervento di Marruocco su colpo di testa di Gomes

di Nino Ruggiero

Sono arrivati tre punti e possiamo guardare con serenità e fiducia alle prossime gare. Possiamo così fare anche una buona Pasqua, calcisticamente parlando, e non solo.
Tre punti in uno scontro con una pericolante vogliono dire molto. Innanzitutto che la Paganese è temprata per un certo tipo di partita e che – nelle gare che contano – i suoi componenti, pur soffrendo, mettono fuori tutte le loro qualità.

Adesso la squadra veleggia nelle zone tranquille e – a mio parere – basteranno tre/quattro punti nelle prossime gare per chiudere definitivamente il discorso salvezza.
A Ischia, soprattutto nei primi minuti di gioco, si è vista all’opera una signora Paganese. Corta, equilibrata, disinvolta, padrona del campo, addirittura spavalda nel suo incedere; insomma un atteggiamento da grande squadra, come l’abbiamo sempre sognata. Venti minuti di gran calcio: poi, un mesto ritorno alla normalità, all’aurea mediocrità che quest’anno ha contraddistinto tante prestazioni. E buon per tutti che in porta Marruocco, ancora una volta, abbia recitato la parte che gli spetta di diritto; quella del portierone superman capace di neutralizzare due micidiali colpi bassi di Gomes e di Bruno.

Metamorfosi di rendimento, quest’anno: perché?
Non credo che si tratti di stanchezza atletica complessiva. Quando si gioca ad alti ritmi, è normale e fisiologico che non si riesca ad avere lo stesso standard di rendimento per tutta la durata della gara. Piuttosto credo che il discorso vada fatto a più ampio raggio e investa caratteristiche strutturali; infatti tutte le squadre – a meno che non siano composte da autentici robot – non riescono mai a tenere uno standard alto di rendimento e a reggere su ritmi folli le varie fasi di una partita di calcio.

L’esperienza accumulata in tanti anni mi porta a concludere che le squadre risultano veramente competitive quando riescono a interpretare ogni momento della gara. Sono competitive, e possono ambire a recitare un ruolo di primo piano, quando sanno tenere le redini del gioco in ogni fase della stessa; quando sanno attaccare, certo, ma anche quando sanno difendersi con elementi che devono essere adatti a questo tipo di atteggiamento. L’attuale Paganese, purtroppo, non ha nelle corde anche questo tipo di condotta; e campionati di vertice presuppongono anche atteggiamenti apparentemente rinunciatari, supportati da elementi che devono essere bravissimi a interpretare la fase difensiva.
Dobbiamo dircelo e ribadirlo: è impensabile che una squadra, sia pur essa forte, possa avere per novanta e più minuti sempre il possesso della palla. Nel calcio ci sono anche gli avversari e, quando è il momento, bisogna essere bravi anche nella fase di controllo del gioco; per questo ci vogliono non solo calciatori bravi a interpretare questa delicata fase ma devono essere temprati, e quindi esperti, a non smarrirsi quando la partita diventa infuocata.

Per cui credo che le squadre che aspirano a qualcosa in più di una semplice salvezza debbano avere determinati requisiti strutturali. Dobbiamo convincerci, a malincuore, che la nostra cara Paganese ha tanti buoni elementi, alcuni giovani di sicuro talento ma non è ancora pronta per intavolare un discorso complessivo diverso da quello programmato a inizio campionato.

Sulla scorta, però, di quanto emerso – in fatto di note positive – si può costruire la squadra del domani, che sia di tutto rispetto.
Credo che in questa ottica si stia muovendo il presidente Trapani che oltre a confermare Gianluca Grassadonia al timone della squadra, si è già assicurata la presenza di Cicerelli, Carcione e Cunzi. Spero che la stessa sorte tocchi a Marruocco e Sirignano, che sono da annoverare fra i punti di forza della squadra. Qualcosa si potrebbe fare anche per cercare di allungare anche i prestiti dei giovani che si sono messi in buona luce. Per Caccavallo chissà!

Intanto, per il momento, grazie alla vittoria di Ischia, ci facciamo una buona Pasqua.
Auguri a tutti

Nino Ruggiero

24.3.16

Felici come una Pasqua!

La Paganese vista da... Nocera!

Sono felice come una Pasqua! E non potrei essere altrimenti. Ad Ischia è arrivata una vittoria che significa al novantanove per cento salvezza anticipata. Per certificarla ora servono altri tre punti contro il Melfi nella domenica Santa per i paganesi. Ma non corriamo, godiamoci questi tre punti, da più di un mese non li assaporavamo, poi festeggiamo la Pasqua e poi penseremo al Melfi.
Godiamoci questa vittoria, chiamata, annunciata, voluta, da tutta una squadra che già dopo la sconfitta diBenevento era tutta protesa alla sfida decisiva per cominciare a delineare l'obiettivo stagionale.

Mi impressionarono coloro che arrivarono in sala stampa, dopo la gara persa con i Sanniti che nel frattempo hanno sbancato anche il menti di Castellammare, da Grassadonia a Sirignano a Deli per il modo con cui imperiosamente e con massima determinazione ribadirono il concetto di andare ad Ischia a vincere.

Una vittoria chiamata, annunciata, voluta, cercata, ottenuta con cinismo come conviene e serve in questa fase della stagione che ci toglie dai bollori del caldo di fine stagione che arriverà. Dopo Melfi infatti non sarà una passeggiata andare a Catanzaro o incontrare il Matera lanciatissimo o andare a Lecce, affrontare il Catania o recarsi aCaserta tutte formazioni in lotta per i rispettivi obiettivi. Allora ecco perchè questo 2-0, bissando quello della passata stagione marcato dalla doppietta di Herrera, ha un valore doppio. Lo firmano Cunzi che ritrova il gol, quarto stagionale, e Palmiero ma l'avrebbe meritato Deli che fa tutto bene mettendo in mostro il meglio del suo repertorio quando parte palla al piede e salta avversari come birilli stile Morata a Monaco di Baviera per poi essere beffato dai centimetri calcolati mali che fanno terminare il pallone sul palo.

Una vittoria blindata da un super Marruocco che continua ad esaltarsi in un periodo d'oro per lui balzando come un felino per scacciare quel colpo di testa destinato in fondo al sacco. E se a segnare il vantaggio è stato Cunzi, uomo simbolo di questa stagione per dedizione ed instancabile moto perpetuo vestito d'azzurro, nonchè ex di turno e a chiuderla ci ha pensato Palmiero a mancare all'appello è ancora Caccavallo che sta dando fondo alle sue energie residue dopo una stagione a tirare la carretta. Augurandogli di timbrare il gol salvezza contro il Melfi, come giusto epilogo per lo straordinario bottino che deve continuare a salire, estendo sinceri Auguri a tutta la società, allo staff tecnico ed ai calciatori per una serena Pasqua, e ne abbiamo bisogno in questi giorni, con i propri cari. Grazie ragazzi!

Peppe Nocera per Paganesemania

23.3.16

Tre punti importanti per una classifica tranquilla.


Nella foto, tratta da Sportube, il primo gol realizzato da Cunzi

di Nino Ruggiero 

Vittoria al di là del risultato: netta, chiara, limpida. Tre punti importanti che vanno ad alimentare una classifica che adesso può finalmente definirsi tranquilla.

Una gara che comincia benissimo e che mette in luce le vere potenzialità della Paganese; squadra cortissima ma micidiale quando riparte. Un quarto d’ora iniziale in grande spolvero; giocatori lucidi, decisi, pronti a riversarsi in avanti, così come fanno le squadre di rugby, una volta in possesso di palla; un gioco corale, armonico, addirittura travolgente.

Avversari sorpresi da una vitalità incredibile da parte degli azzurro-stellati. Sei minuti ci vogliono per arrivare al gol. Cunzi fa tutto da solo; si catapulta come solo lui sa fare su un invito longitudinale di Carcione, dribbla il portiere in uscita e da posizione angolata sulla destra infila nella porta sguarnita.
L’Ischia è chiaramente sorpresa e traballa da tutte le parti. Ci sono tutte le premesse perché la gara della Paganese si trascini sulla via maestra di un gioco brillante e redditizio. Ma non dura molto la facilità di linguaggio calcistico di una squadra – quella azzurro-stellata – che, bisogna dirlo, se avesse sempre la brillantezza e personalità dimostrata nella primissima parte della gara, di sicuro non sarebbe nell’attuale posizione di classifica.

Passano i minuti e l’Ischia prende coraggio. La Paganese iniziale, brillante, agile, disinvolta, arretra il suo baricentro e lascia spazio alle velleitarie offensive degli isolani. I padroni di casa, come colpiti da una scossa, cominciano ad affacciarsi in area paganese, senza però mai dare l’impressione di essere irresistibili. Marruocco è chiamato a due interventi di spessore prima su un colpo di testa di Gomes e poi su un tiraccio dalla distanza del difensore Bruno.

Nella ripresa gli azzurro-stellati potrebbero straripare per le tante occasioni da gol procurate. È da antologia un inserimento di Deli che parte da metà campo, in slalom evita tre-quattro avversari con una semplicità disarmante, da sciatore provetto, ma fallisce di un soffio il gol colpendo la base del palo alla sinistra del portiere ischitano; una specie di “incompiuta”, un po’ come la sinfonia n. 8 di Schubert. Che peccato per il talentuoso calciatore romano!

La maggiore caratura complessiva della Paganese, alla fine, si impone e uno scalpitante Palmiero riesce a mettere il risultato finalmente al sicuro proprio allo scadere del tempo. Ma quanta sofferenza!
Una bella vittoria, una Paganese vogliosa di arrivare al risultato pieno, forse anche stanca ma finalmente una bella boccata di ossigeno. Ci voleva proprio!

Appuntamento a venerdì prossimo per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su: https://paganesegraffiti.wordpress.com/

Grassadonia: "Vittoria meritata, squadra matura. Ora alziamo l'asticella".


Solo complimenti per questa Paganese e non potrebbe essere altrimenti. Gli azzurrostellati tornano alla vittoria in una sfida in cui bisognava portare a casa l'intera posta in palio per avvicinarsi ancor di più alla salvezza. "E' stata una vittoria fondamentale - esordisceGrassadonia - e i ragazzi sono stati bravi  a restare sul pezzo. Era una partita importantissima per entrambe, lo sapevamo e quindi abbiamo approcciato bene alla partita, sorprendendoli e trovando questo gol subito che ci ha dato un bel vantaggio. Subito dopo il gol ci siamo disuniti perchè avevamo foga di chiuderla, però abbiamo rischiato solo su qualche calcio d'angolo e su qualche tiro da fuori. Questo perchè abbiamo cercato il fai-da-te, invece noi dobbiamo lavorare da squadra: quando l'abbiamo fatto, siamo stati premiati. Così nella ripresa c'è stato un dominio assoluto, basti vedere le occasioni create per rendersene conto. L'unico rammarico è non averla chiusa prima, perchè abbiamo avuto tre-quattro occasioni davvero importanti. Però la squadra ha dimostrato di avere grande maturità". Grassadoniaammette di aver visto molto bene l'Ischia nell'ultima gara col Foggia e quindi dà merito ai suoi ragazzi "perchè se siamo stati bravi a limitare l'Ischia vuol dire che la mia squadra ha saputo stare bene in campo". Ora per la Paganese si prospetta una Pasqua serenissima prima della sfida casalinga col Melfi. "Abbiamo un'altra partita importante per chiudere il discorso salvezza ed alzare ulteriormente l'asticella. Bocchetti? Ha praticamente un buco sulla caviglia, ha avuto qualche punto di sutura, ha stretto i denti però ha resistito fino al 45'. Ma chi è subentrato, da Dozi a Palmiero e Vella, però, ha fatto davvero molto bene". 


© Paganesemania 


Marruocco: "Mentalità operaia. era fondamentale solo il risultato".


Nel momento più complicato della partita della Paganese, ossia dopo il gol del vantaggio, è salito in cattedra lui. Vincenzo Marruocco, capitano e portiere degli azzurrostellati, ha conservato l'1-0 di Cunzi con almeno due parate decisive su Gomes Bruno. Per il numero uno la prestazione non è stata brillante come in altre occasioni, ma era fondamentale vincere."Non era una partita facile per noi, anche a livello mentale, perchè venivamo da una buona prestazione fatta sabato dove non meritavamo di perdere. Sapevamo di affrontare una formazione agguerrita - spiega Marruocco e ci giocavamo tanto. Abbiamo giocato con una mentalità operaia, abbiamo giocato a sprazzi, però era importante il risultato. Dopo il vantaggio abbiamo abbassato un po' la guardia e l'Ischia ha creato tre-quattro occasioni importanti. Le partite sono così: vanno giocate, si vincono anche in una certa maniera. Col Benevento avevamo giocato una grossa gara e abbiamo raccolto zero punti, a questo giro siamo stati più fortunati".

© Paganesemania 

Catanzaro-Paganese si giocherà sabato 9 aprile alle 20.30.

La Lega Pro ha reso noto il programma delle gare relative alla 13ª giornata di ritorno, in programma domenica 10 aprile.

Anticipo serale per gli azzurrostellati che scenderanno in campo, sabato alle ore 20,30, al "Ceravolo" di Catanzaro.

Questo il programma completo del girone C:

                                  30ª giornata

CASERTANA FOGGIA sabato ore 17.30
CATANIA LUPA CASTELLI R. domenica ore 15.00
CATANZARO PAGANESE sabato ore 20.30
COSENZA BENEVENTO lunedì ore 20.00
ISCHIA ISOLAVERDE MONOPOLI domenica ore 14.00
JUVE STABIA MESSINA domenica ore 17.30
LECCE AKRAGAS sabato ore 15.00
MARTINA FRANCA FIDELIS ANDRIA sabato ore 15.00
MATERA MELFI sabato ore 15.00
 
© Paganesemania

Top & Flop di Ischia-Paganese.

La Paganese vince 2-0 allo stadio Mazzella e conquista, nei fatti, la salvezza diretta. Gli azzurrostellati si impongono con le reti dell'ex Cunzi e del giovane Palmiero e inguaiano l'Ischia Isolaverde, ormai destinata ai play-out e alla penultima posizione. Il match non è dei più interessanti, con gli ospiti che colpiscono dopo pochi minuti e gestiscono il risultato: nei primi 45 minuti i padroni di casa sfiorano il pareggio con Gomes e Bruno e recriminano per un rigore non assegnato (fallo di Sirignano su Kanoute). Nella ripresa è paradossalmente la Paganese a fare la gara, facilitata dall'espulsione al quarto d'ora del laterale Bruno: la squadra diGianluca Grassadonia sfiora il raddoppio con Caccavallo e Deli, e poi realizza il 2-0 con rete di Palmiero. Adesso, come di consueto, i Top & Flop della gara:

TOP

Nessuno (Ischia). Prova inqualificabile dei gialloblu, che oggi erano costretti a vincere per sperare ancora nella salvezza e invece incappano nell'ennesima sconfitta casalinga. Tra gli isolani si salva poco e niente: centrocampo ancora una volta inesistente, la difesa viene superata con eccessiva facilità dagli avanti azzurrostellati (si salva il solo Bruno, poi espulso). In attacco Gomes e Armeno ancora una volta non incidono.INGUARDABILI

Deli (Paganese). È l'uomo in più della squadra di Mister Grassadonia. Domina in mezzo al campo, non sbaglia un passaggio e nella ripresa si rende protagonista di uno slalom in solitaria pregevole (la sua conclusione poi finisce sul palo). È l'anno della sua consacrazione. TALENTO ASSOLUTO

FLOP

Gomes e Spezzani (Ischia). L'attaccante non riesce proprio ad imporsi in maglia gialloblu e oggi si fa vedere solo per un colpo di testa respinto pregevolmente da Marruocco. Il centrocampista ex Melfi, invece, non prende le redini del centrocampo in mano, dimostrandosi ancora una volta spaesato e fuori forma. DELUSIONI

Nessuno (Paganese). Impossibile trovare un peggiore in casa azzurrostellata: Marruocco è ancora una volta magistrale, la difesa è attenta, il centrocampo non soffre grazie alla classe di Deli e al dinamismo di Guerri. In attacco Cunzi fa il bello e il cattivo tempo. PERFETTI

Da www.tuttolegapro.com

Pochi rischi, due gol e tre punti fondamentali: blitz ad Ischia firmato Cunzi e Palmiero.

Il Mazzella continua a portare fortuna alla Paganese e, come lo scorso anno, gli azzurrostellati si impongono 2-0. Una vittoria fondamentale per gli uomini di Gianluca Grassadonia che così si allontanano ulteriormente dalla zona calda della classifica e mettono un altro mattoncino per la salvezza. Diligente la condotta di gara della Paganese, che passa subito in vantaggio con Cunzi, rischia qualcosina nella seconda parte del primo tempo, ma poi amministra agevolmente nella ripresa, trovando soltanto nel recupero il gol del 2-0 con il neoentrato Palmiero. 

Nonostante i dubbi della vigilia, Grassadonia si affida comunque dall'inizio a Caccavallo, mentre rispetto alla sfida di sabato contro il Benevento c'è solo la novità Mirko Esposito in luogo di Dozi.
La partenza della Paganese è bruciante. Avvio deciso e subito in vantaggio la formazione azzurrostellata, con una classica azione in velocità, nata da un lancio di Caccavallo per Cunzi, che elude la ballerina difesa dell’Ischia, supera Modesti in uscita disperata e sigla l'1-0. 

La Paganese sembra in totale controllo della partita, l'Ischiainvece dà l'impressione di essere rimasta negli spogliatoi e così Sirignano, su angolo di Carcione, sfiora il raddoppio arrivando con un attimo di ritardo sul pallone. Poi inizia un nuovo capitolo della sfida, con almeno tre occasioni pericolose da parte degli uomini di Porta ed almeno due volte Marruocco congela l'1-0. Sul primo angolo di marca isolana, Gomes prende il tempo a Bocchetti e stacca indisturbato, ma il capitano azzurrostellato salva con un balzo felino; poi sugli sviluppi ci prova Moracci dalla distanza con la palla che termina di poco alta (17'). Due giri di lancette e Bruno, da distanza siderale, lascia partire un sinistro che sfiora la traversa. sfera che si abbassa di poco alta sulla traversa. La Paganese spreca alcune ripartenze potenzialmente pericolose e non rischia tantissimo, se non su un'altra conclusione dai 25 metri di Bruno, con Marruocco che a mano aperta manda in angolo.

Molto più agevole per la Paganese il secondo tempo, dato che l'Ischia non riesce più ad abbozzare una reazione. L'unica pecca degli uomini di Grassadonia è non aver chiuso la gara, nonostante le tante occasioni avute. Alcune anche clamorose, come quella al 6' avuta da Caccavallo, che da zero metri impatta male il pallone e favorisce la fortuita parata di Modesti. Lo stesso bomber partenopeo poco dopo da posizione defilata calcia sull'esterno della rete. La gara degli azzurrostellati prende una piega positiva al quarto d'ora, quando Bruno riceve il secondo giallo in pochi minuti e lascia i suoi in dieci. La Paganese amministra e cerca di sferrare il colpo del ko, ma è anche sfortunata. Leggi l'occasione avuta da Deli al 25': il fantasista romano parte da centrocampo, supera l’intera difesa avversaria ma è il palo a negargli la gioia del gol. Alla mezz'ora Cunzi ha la possibilità di chiuderla, con un'azione fotocopia del gol, ma Modesti lo blocca in uscita. Solo negli ultimi secondi la Paganese sigla il gol del raddoppio conPalmiero, ben imbeccato da Vella.

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Cunzi e Palmiero stendono l'Ischia: 0-2 il risultato finale.

Ecco la classifica aggiornata. A più tardi per gli aggiornamenti.


Ischia-Paganese, per gli isolani è l'ultima spiaggia.

Conquistare i tre punti, per allontanare il penultimo posto e sperare ancora in quel sogno chiamato salvezza diretta. Questo l'obiettivo dell'Ischia Isolaverde, attesa alle 15.00 dalla decisiva sfida del Mazzella contro una Paganeseche, al contrario, può dirsi ad un passo dalla permanenza in Lega Pro. Per il match odierno i padroni di casa devono fare a meno degli infortunati Pepe e Sirigu e dello squalificato Iuliano, che sarà sostituito tra i pali da Nicola Modesti. Guardando alle notizie positive, Mister Antonio Porta può fare affidamento sui rientranti Bruno e Moracci, entrambi in campo dal primo minuto, oltre che sul nuovo acquisto Gerardo Rubino, che al massimo potrebbe entrare a partita in corso. Il tecnico procidano dovrebbe schierare ancora una volta la squadra con il 4-3-3, con Spezzani in cabina di regia e la coppia Armeno-Kanoute alle spalle di Gomes.

Qualche assente anche in casa Paganese, con Gianluca Grassadonia che deve rinunciare al lungodegente Schiavino, al centrocampista Corticchia (virus influenzale) e all'attaccante De Vita. In ottica formazione, il tecnico ex Messina si affiderà al 4-3-3, con Corcione e Bocchetti a guidare rispettivamente centrocampo e difesa. Qualche metro più avanti, il bomber Giuseppe Caccavallo potrebbe rifiatare (non è da escludere un suo utilizzo solo per un tempo), mentre Cicerelli ed Evangelista Cunzi sono sicuri del posto. Proprio Cunzi è uno dei tanti ex della gara: tra gli azzurrostellati troviamo inoltre il portiere Marruocco e il difensore Sirignano, mentre in casa Ischia spiccano Moracci, Palma e Acampora.

da www.tuttolegapro.com

Due punti di penalizzazione per l'Akragas.

Due punti di penalizzazione per l'Akragas. E' quanto disposto quest'oggi dal Tribunale Federazione Nazionaleche ha inflitto la penalizzazione di due punti in classifica, da scontarsi nella corrente stagione sportiva 2015/2016, al club siciliano. La decisione del TFN arriva dopo il deferimento per una violazione del regolamento Co.Vi.So.C.: in pratica, non erano state depositate, entro il termine del 16 dicembre scorso, né la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti in favore del preparatore atletico Camillo Antonio Ferruccio, relativamente alle mensilità di settembre e ottobre 2015, né la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute fiscali IRPEF dei contributi previdenziali INPS correlati ai predetti emolumenti. Per questo motivo il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto la penalizzazione all'Akragas che ha inibito per quattro mesi il presidente Silvio Alessi e per due mesi Luigi Campoccia, presidente del collegio sindacale della società.
Con questa penalizzazione, la squadra di Pino Rigoli resta all'ottavo posto ma scende a 35 punti insieme all'Andria, con una sola lunghezza di vantaggio sulla Paganese.

© Paganesemania


Parte il restyling del manto erboso del Marcello Torre.

Lavori al manto erboso dello stadio “Marcello Torre” programmati dalla Paganese Calcio 1926 srl in occasione della sosta per le festività pasquali.

Risemina e restyling al terreno di gioco a detta degli addetti ai lavori, uno dei migliori della categoria.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl





22.3.16

Caccavallo potrebbe riposare, in ascesa le quotazioni di Esposito.

Un po' ci pensa Grassadonia, anche se la scelta sarebbe davvero complicata. "C'è qualcuno, soprattutto in attacco, che sta tirando il fiato da un po' di tempo, avrebbe bisogno di riposare". Prima lo fa capire, poi lo dice apertamente l'allenatore della Paganese che si tratta di Giuseppe Caccavallo. Il bomber azzurrostellato, a secco dalla gara con la Lupa Castelli (non a caso l'ultima vittoria degli azzurrostellati), da qualche settimana si porta dietro piccolI acciacchi fisici ed anche in questi ultimi due giorni non è stato al meglio. Ieri si è allenato poco, stamattina, invece, ha svolto l'intera seduta di rifinitura in gruppo ma solo grazie ad un'infiltrazione. Grassadonia potrebbe quindi decidere di lasciarlo inizialmente in panchina nella gara con l'Ischia, salvo gettarlo nella mischia a gara in corso. Data l'importanza della partita però, sottolineata dallo stesso tecnico salernitano, l'impressione è che Caccavallopossa comunque partire dall'inizio, essendoci poi tempo per recuperare prima del prossimo impegno contro il Melfi, previsto per domenica 3. Questo l'unico dubbio di Grassadonia, che dunque potrebbe lanciare dal 1' Maurizio Vella, qualora dovesse optare per un attacco senza Caccavallo.
Rispetto al derby, invece, non cambierà nulla, anche se sono in ascesa le quotazioni di Mirko Esposito, il quale - a proposito di giocatori stanchi - potrebbe far rifiatare Dozi. Il franco-congolese, che debuttò proprio nel match d'andata, a parte la giornata scontata per squalifica e la trasferta di Foggia saltata in extremis per motivi burocratici, è stato sempre utilizzato da Grassadonia che potrebbe farlo accomodare in panchina. Sempre fermo ai box l'attaccante De Vita, mentre indisponibile è anche il centrocampista Corticchia, fermato dall'influenza.

PAGANESE (4-3-3): Marruocco; Esposito, Sirignano, Bocchetti, Della Corte; Guerri, Carcione, Deli; Caccavallo, Cunzi, Cicerelli. A disp.: Borsellini, Acampora, Magri, Parente, Penna, Dozi, Cassata, Grillo, Palmiero, Tommasone, Vella. All.: Grassadonia


© Paganesemania

Il Giudice Sportivo ferma Iuliano dell'Ischia.

Il Giudice Sportivo ha fermato per 1 turno il portiere dell’Ischia Iuliano per somma di ammonizioni e quindi salterà il match di mercoledì. Nessuno squalificato in casa azzurrostellata.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

Deli: "Ad Ischia a caccia di tre punti fondamentali".

La Paganese è pronta allo sbarco di Ischia. Gli azzurrostellati ora dopo gli ultimi altalenanti risultati non si sentono pù tranquilli e sono alla ricerca di punti importanti per conquistare prima possibile la salvezza.

Il trequartista Francesco Deli parla della gara persa col Benevento e di quella di domani ad Ischia:

“C’è rammarico per la sconfitta contro il Benevento perché giocando in casa volevamo mettere punti importanti in classifica per continuare il nostro percorso di avvicinamento alla classifica. Abbiamo avuto qualche difficoltà nel concludere negli ultimi metri ma nonostante la forza dell’avversario nel finale di gara potevamo anche pareggiare e questo è la nostra più grande amarezza ma dobbiamo guardare avanti perché già incombe una partita decisiva per noi come quella di Ischia. Dobbiamo entrare con intensità in campo, facendo come sempre la partita secondo il nostro modo di giocare e cercare di portare a casa i tre punti che sarebbero fondamentali per la nostra salvezza”.

foto e testo da resportweb.it

21.3.16

Presente e futuro.


Nella foto, tratta da Sportube, il tiraccio fuori misura di Cicerelli scoccato proprio al novantesimo

Non sempre vincono i più forti nel mondo del calcio; ma di solito i diritti di una classe superiore vengono premiati. È quello che è successo a Pagani sabato scorso, quando il Benevento è riuscito a espugnare il “Marcello Torre” imponendo la legge del più forte. Certo, si può dire che la Paganese non abbia giocato all’altezza delle sue migliori prestazioni, ma è innegabile che la squadra sannita abbia giocato una di quelle gare che possono essere definite perfette.
In una di quelle partite che vengono presentate come “quella della verità”, la Paganese ha dimostrato che non è ancora pronta per svoltare sulla strada che porta nelle posizioni alte della classifiche; non che non ce ne fossimo accorti, tutt’altro! Solo che da un incontro del genere – al cospetto della capolista del girone – ci si poteva aspettare dalla compagine azzurro-stellata una prova eccezionale, superiore alla norma, di certo all’altezza delle migliori prestazioni della stagione.
Così non è stato e il Benevento ha trovato modo e tempi per imporre il suo gioco e la sua migliore caratura generale.

La Paganese, intendiamoci, ha giocato una buona gara; ma una cosa è giocare una buona gara, un’altra è competere da pari a pari con un’avversaria di tutto rispetto. I ragazzi di Grassadonia hanno iniziato la partita con il freno a mano tirato e più di un elemento si è snaturato nei compiti. Con il senno di poi, credo che lo stesso Grassadonia ritornerebbe a rimodulare l’assetto della squadra che è sembrata troppo alla mercè degli avversari nella zona centrale del campo e sulle fasce laterali.
Probabilmente ci si è fidati troppo dell’universalità di alcuni giocatori che sono più bravi sulla tre quarti campo avversaria che in fase di contenimento e di interdizione. Emblematico l’utilizzo iniziale di Caccavallo sulla fascia destra più a protezione della difesa che in fase di proposizione in avanti.
Schieramento tattico a parte, però, bisogna dire che la squadra ha dato dimostrazione di essere viva e vegeta dal punto di vista atletico e, soprattutto negli ultimi minuti di gioco, quando oramai la tattica se n’era andata a quel paese, il Benevento è stato in difficoltà non in una sola occasione cinto com’era da un assedio finale quasi all’arma bianca.

La sconfitta, che non suona affatto come una bocciatura, deve essere assorbita subito perché il campionato incalza e già dopodomani, mercoledì, gli azzurro-stellati saranno impegnati a Ischia in un incontro che non si preannuncia per niente facile. Il campionato è ancora lungo e bisognerà prendere al più presto i punti che servono per una salvezza tranquilla.
Intanto Raffaele Trapani ha anticipato un’altra mossa che in tanti si attendevano: quella della riconferma di Grassadonia al timone della squadra in vista del prossimo campionato.
Il segnale è più che positivo. Non mi pare, in tanti anni di storia della Paganese calcio, che ci si sia mai mossi con tanto anticipo e tempestività in termini di allestimento di una squadra per un campionato ancora da venire. Segno indiscutibile di una programmazione che lascia ben sperare per il futuro.

Infatti la Lega ha già stabilito nuove regole per il prossimo campionato di Legapro. Si tratta di un format innovativo che prevede l’allargamento dei play-off fino alla decima squadra.
Allora meglio muoversi in tempo – deve aver pensato il presidente Trapani – per allestire una squadra che possa giocarsi le sue carte in finali allargate. Un ragionamento che fa onore al massimo esponente della società che intende perseguire – sempre con i piedi ben piantati per terra – obiettivi diversi, di sicuro superiori ai campionati altalenanti fin qui disputati onorevolmente.

È in questa ottica che la Paganese si accinge a disputare l’impegno infrasettimanale di Ischia; per prendere punti importanti per la classifica e per soppesare le qualità degli elementi da cui eventualmente ripartire in vista del prossimo campionato.
Nino Ruggiero

20.3.16

La Paganese vista da... Nocera!

Dopo le bacchettate al pubblico di quindici giorni fa era doveroso priartire da questo aspetto e dare i giusti meriti ai segnali di risveglio, forse sarà stato il primo sole primaverile, agli sportivi paganesi che sono ritornati al Torre. Una discreta cornice di tifosi ha aderito alla Giornata Azzurra, facendosi anche sentire grazie ai ragazzi della Curva Nord e dei Distinti, per sostenere il gravoso impegno contro la capolista Benevento che per la prima volta, purtroppo, ha espugnato Pagani cosa che non gli era mai successo nelle precedenti 19 sfide. Non siamo riusciti a stregarli questa volta e, forse per loro, può essere un segnale per una storica promozione in B che rincorrono da sempre. Ritorniamo ai fatti di casa nostra ed al pubblico che ripeto ha dato la sua risposta, dopo le sollecitazioni che son giunte da tutte le componenti, stampa, società, e dagli irriducibili ultras che hanno tappezzato la città con un bel manifesto. Spero che sia un primo passo, anche perché nella prossima gara interna con il Melfi, nella domenica della festa della Madonna delle Galline, ci sarà da dare una spinta determinante in una gara, che potrebbe avvicinarci definitivamente, dopo quella di mercoledì ad Ischia, decisiva per la salvezza. Faccio un passo indietro. Sabato mattina, a poche ore dalla gara con ilBenevento, ho incontrato il presidente Trapani, con il quale non parlavo da tempo, e ci siamo soffermati facendo insieme il punto della situazione in casa Paganese. Abbiamo toccato vari argomenti ed il discorso è scivolato, logicamente, sull’argomento della settimana ovvero il calo di pubblico al TorreRaffaele Trapani ancora una volta mi ha sorpreso. Mi aspettavo che si lamentasse e cominciasse a scaricare le colpe a destra e manca, colpevolizzando la tifoseria, valorizzando i suoi meriti in questi anni ed invece ha messo in evidenza prima le “colpe“  della società e qualche mancanza che avrebbe anche influito sul calo degli spettatori, passando per i famosi smembramenti di metà stagione, a volte causati da forza maggiore, sino all’assuefazione a questo TIPO di campionato che è sempre un lusso per Pagani. Una sana autocritica che significa voglia di migliorarsi, non piangersi addosso, non lamentarsi, altrimenti avrebbe già dovuto lasciare da anni visti gli incassi, non chiedere nulla, come ha sempre fatto, per gestire la Paganese da dodici anni e, attraverso le varie riconferme e rinnovi di contratti, lasciar capire che sta organizzando qualcosa di diverso per una grande Paganese nella prossima stagione. Archiviamo a malincuore la sconfitta con il Benevento, che significa terza sconfitta interna stagionale, e proiettiamoci sull’isola sempreverde dove cerchiamo di trovare un semaforo altrettanto verde, quello del ritorno alla vittoria che manca da quattro turni. C’è una salvezza a portata di mano e non c’è nessuna voglia di far resuscitare, nella settimana Santa, la formazione gialloblù che fa acqua da tutti le parti.

Peppe Nocera per PaganeseMania

19.3.16

Top & Flop di Paganese-Benevento.

Il Benevento sfata un nuovo tabù ed espugna anche il “Marcello Torre” contro una Paganese ben messa in campo e per nulla rinunciataria. A regalare i tre punti ai giallorossi che consolidano il primato ci pensa Cissè con un gran gol al quarto d'ora del primo tempo. Non sarà la squadra che ha rifilato 6 gol alla Casertana ma è quel che basta per consolidare il primato, indipendentemente dal risultato del Lecce che, ora, dovrà rispondere per mantenere inalterate le distanze. Per la Paganese una sconfitta che non compromette l'obiettivo della salvezza, ormai ad un passo.

TOP:

Del Pinto (Benevento): gran merito per Cissè che al quarto d'ora realizza il gol che regala i tre punti ai giallorossi. Potente l'attaccante guineano, ma la palma di migliore in campo se l'aggiudica il motorino inesauribile del centrocampo giallorosso. Un gladiatore inarrestabile che lotta su ogni pallone. Qualcuno vocifera dagli spogliatoi che stia ancora correndo nel tunnel. Un incubo per gli avversari che se lo vedono arrivare da ogni parte.ONNIPRESENTE

Carcione (Paganese): è la giornata dei centrocampisti in una gara molto combattuta proprio nella zona nevralgica del campo. Il centrale assicura quantità e qualità. A lui l'impostazione della manovra, ma è anche la giusta garanzia che protegge al meglio i centrali di difesa. Fino all'ultimo minuto prova a suonare la carica ai suoi, ma negli ultimi 20 metri i compagni sbattono contro il muro giallorosso. ULTIMO A MOLLARE

FLOP:

Dozi (Paganese): sul lato destro la difesa di casa soffre le sortite offensive degli avversari. Non riesce a limitare le scorribande di Lopez che puntualmente lo salta e non offre spinta da quel lato. Qualche errore anche in fase d'appoggio e dopo essere stato ammonito rischia anche il secondo giallo. L'arbitro lo grazie e Grassadonia corre subito ai ripari sostituendolo. BLOCCATO

Nessuno (Benevento): la capolista si impone anche in trasferta, solida in difesa e pericolosa in avanti. Non sarà la squadra spettacolare che ha rifilato sei gol alla Casertana ma è quel che basta per portare a casa i tre punti. A centrocampo le caratteristiche degli interpreti si completano alla perfezione e lasciano ben poco agli avversari. LA PRIMA DELLA CLASSE

Da www.tuttolegapro.com

Paganese-Benevento 0-1: il campo ha dato ragione agli "stregoni".


Nella foto, un intervento a terra di Gori su incursione di Cunzi nel primo tempo

di Nino Ruggiero

Il campo ha dato ragione al Benevento.
Uno a zero il punteggio in favore degli “stregoni” che hanno dato dimostrazione di compattezza e di forza soprattutto nella prima frazione di gioco. Se sono al primo posto, un motivo ci deve pur essere e poco conta, alla fine, che la Paganese abbia disputato una partita generosa ancorchè disordinata nel suo assieme.
Nella gara in cui ci sarebbe voluto più ordine nell’impostazione del gioco, purtroppo, non tutto è filato per il verso giusto da parte azzurro-stellata, soprattutto nella zona nevralgica del campo.
Carcione, faro del gioco, dai cui piedi quasi sempre parte la manovra, ha avuto difficoltà fin dai primi minuti di gioco perché soffocato da marcature asfissianti che non gli davano la possibilità di giocare palloni puliti.
A centrocampo il Benevento è apparso subito in superiorità numerica con giocatori bravi a interpretare sia la fase di non possesso, sia quella di proposizione del gioco. A questo aggiungeteci che dopo aver realizzato uno splendido gol con Cissè, bravissimo a cogliere la rete con un tiraccio assassino, dopo pochi minuti di gioco, appena quindici dall’inizio, la Paganese – giocoforza – ha dovuto stravolgere il suo assetto tattico.
Infatti il Benevento, da squadra esperta e costruita per vincere, una volta in vantaggio, ha badato soprattutto a controllare la gara. La squadra di Auteri, composta di atleti che conoscono bene il proprio mestiere, ha dato dimostrazione di forza soprattutto nella fase di controllo e di rottura del gioco avversario.
I campionati si vincono anche soffrendo e il Benevento ha sofferto molto nella ripresa quando la Paganese ha avuto un certo risveglio, ma si è trovato davanti una muraglia umana eretta a protezione della porta difesa da Gori.
Diciamocelo chiaro e tondo: quella di oggi non è stata la migliore Paganese, ma avrebbe potuto con un pizzico di buona sorte arrivare anche al pareggio se non altro per l’impegno agonistico profuso nella parte finale della gara. Purtroppo ci sarà ancora da soffrire per raggiungere il traguardo di minima fissato a inizio campionato; ma si sapeva che con il Benevento sarebbe stata dura.
Da parte paganese, sugli scudi Marruocco, Sirignano e Della Corte, atleti che hanno dato il meglio del loro repertorio e che probabilmente hanno sentito meno degli altri il peso della gara.

Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com

18.3.16

Bocchetti: "Grande squadra il Benevento ma ce la giocheremo. Futuro? La società sta facendo grandi cose".

Da sinistra al centro. Non è il passaggio - ormai sono di moda - di un qualsiasi politico medio da una fazione all'altra, ma quello che ha fatto Antonio Bocchetti quest'anno con la Paganese.

Girone d'andata (o comunque gran parte, visto l'infortunio) trascorso da terzino sinistro, da Foggia in poi, invece, stabilmente collocato al centro conSirignano, per dare esperienza ad un reparto che nella prima parte di stagione aveva evidenziato piccole lacune."Col mercato di gennaio è cambiata un po' la fisionomia della rosa, è arrivato Sirignano, per far fronte alla partenza di Sorbo, che è un mancino, poi a Foggia, dopo il problema avuto da Dozi, il mister ha schierato me al centro. Ha visto che le cose sono andate bene e quindi ha confermato questo assetto".

Sabato scorso, invece, Bocchetti ha comandato la difesa a tre schierata da Grassadonia. "A Cosenza abbiamo cambiato modulo per cercare di limitare la loro forza offensiva. Abbiamo adottato questa difesa a tre - prosegue il centrale partenopeo - per attaccare le loro punte e ripartire col nostro centrocampo. Hanno calciato poche volte in porta, a parte il rigore l'occasione più importante è stato il colpo di testa di La Mantia. A noi invece manca un rigore evidentissimo, manca l'espulsione del portiere ed abbiamo colpito un palo. Abbiamo avuto le nostre nitide occasioni, contro una squadra che è nelle posizioni di vertice, non dimentichiamolo". 

Sabato arriva la capolista Benevento, a proposito di posizioni di vertice. Un Benevento che l'anno scorso ha conteso proprio alla Salernitana (doveBocchetti si trasferì a gennaio) la promozione in B. "Per noi tutte le squadre sono importanti, a maggior ragione questo Benevento. Sicuramente cercheremo di fare punti, non possiamo permetterci di gestire la partita, per noi è impossibile: questo dice la storia del nostro campionato. Il Benevento ha un attacco importantissimo, ha varietà di scelta, noi dobbiamo fare la nostra partita, attaccarli rapidamente. E poi non dimenticando che hanno una grande difesa, capitanata da un portiere importantissimo oltre che un grande uomo. E' una squadra che non ti aspetta, e potrebbe essere un'arma a nostro favore, perchè nelle ultime partite abbiamo giocato contro squadre che ci aspettavano". 

Bocchetti ha una situazione contrattuale in essere anche per le prossime stagioni con la Paganese, quindi farà parte della squadra del prossimo anno, insieme agli altri giocatori che hanno già rinnovato e a misterGrassadonia, fresco di prolungamento del contratto. "Compio 36 anni a giugno, non penso che ci sia un'altra squadra che possa chiedermi alla Paganese - scherza il difensore - come successo invece l'anno scorso con la Salernitana. Io qua sto benissimo, sto bene con la società e con i ragazzi. E' stato bello ritornare, è quello che volevo. Col presidente c'è stato sempre un buon rapporto, io sono a disposizione della società ed i rinnovi fanno capire che qui si stanno facendo le cose seriamente. Non ci sono società di Lega Pro che a marzo fanno rinnovi di contratto".

© Paganesemania

Qui Benevento, si prosegue la preparazione in vista della Paganese.

Una pioggia battente ha caratterizzato il lavoro di ieri del Benevento, che sta proseguendo la preparazione in vista della trasferta di Pagani: i giallorossi, senza limitazioni, hanno proseguito il lavoro per il derby di domani (sabato) contro gli azzurrostellati. Per Lucioni e compagni, classico riscaldamento muscolare, esercitazioni atletiche, programma tecnico-tattico e partita finale. Tutti a disposizione del tecnico di Floridia ad eccezione di Campagnacci che continua le specifiche terapie fisiche.

Questa mattina, gli stregoni si ritroveranno al “C. Vigorito” per la sessione di rifinitura, al termine della quale i convocati partiranno per Pagani.

da www.tuttolegapro.com

Paganese-Benevento, si va verso il sold-out del settore ospiti.

In casa Benevento l'entusiasmo è alle stelle, specialmente dopo il derbyvinto contro la Casertana. I giallorossi in vista della trasferta di sabato a Pagani saranno scortati da tanti tifosi al seguito. Sono infatti, quasi 500 i tagliandi a loro disposizione, i quali finiranno con ogni probabilità sin dal pomeriggio di oggi. La piazza giallorossa mai come in questo momento, crede al sogno Serie B.

da tuttolegapro.com

17.3.16

Grassadonia e la Paganese insieme fino al 2017.


Alla vigilia della sfida alla capolista Benevento, il tecnico degli azzurrostellati Grassadonia e la Paganeseprolungano il loro matrimonio. Stamane nella sede di via Filettine, alla presenza del presidente Trapani e dell'amministratore unico Filippo Raiola - come recita il comunicato ufficiale della Paganese Calcio - è stato rinnovato il contratto che lega Gianluca Grassadonia alla società azzurrostellata sino al 30 giugno 2017. Nel contempo è stato annunciato il proseguimento del lavoro, sino a quella data, anche per il suo staff nelle figure del vice Luca Fusco, del preparatore atletico Natalino Orrù e del preparatore dei portieri Enrico Limone. Contiua dunque l'opera di consolidamento delle basi programmatiche della Paganese per la prossima stagione, dopo i rinnovi di Cicerelli, Cunzi e Carcione.

© Paganesemania

Grassadonia punta su Deli e Caccavallo per fare lo sgambetto al Benevento.


Cresce l’attesa in casa Paganese per la gara contro la capolista Benevento. Grassadonia tiene tutti sugli scudi e dopo aver recuperato il fantasista Francesco Deli il tecnico salernitano si è buttato anima e corpo sulla tattica e sugli schemi per fermare la banda Auetri. la paganese non vuole fare la vittima sacrificale e anzi spera nella vena realizzativa del bomber Giuseppe Caccavallo, che quest’anno contro le grandi si esalta, per portare a casa un risultato importante. Anche se ieri il bomber si è allenato a parte ma solo a scopo precauzionale. E ieri si è rivisto anche Schiavino. Il centrale ha svolto l’intero lavoro con il gruppo a distanza di quattro mesi dall’operazione di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro. Con il rientro di Deli il tecnico Grassadonia dovrebbe tornare al 4-3-3 che tante soddisfazioni ha dato quest’anno. Ma la preoccupazione maggiore della Paganese deve essere fermare il gioco offensivo del Benevento e quindi si lavora molto anche sugli scehmi difensivi chiedendo a tutti di rientrare e dare una mano in difesa. Un risultato positivo contro la capolista per la Paganese sarebbe mettere una ciliegina sulla torrta di un’annata importante. Lo sperano i tifosi che sabato accoreranno in massa al Marcello Torre.

da www.resportweb.it

Qui Benevento, Gori: "Ormai mi sento sannita. Non possiamo fermarci, pensieri rivolti già alla sfida con la Paganese".

Durante l'ultima puntata di ottogol suottochannel, è intervenuto il portiere del Benevento, Ghigo Gori (in foto). Ecco le parole del portieregiallorosso, così come riportato da ottopagine: "Duecento presenze in giallorosso? Sono orgoglioso di questo traguardo ormai mi sento sannita. Sono arrivato a Benevento che avevo 26 anni, ora ne ho 36 e non potrebbe essere diversamente. Quella maglietta con la scritta è un ricordo bellissimo che conserverò gelosamente. La vittoria sullaCasertana è stata una soddisfazione immensa, così come il rigore parato. Ma ora non possiamo fermarci a pensare a questa pur irripetibile partita che alla fine sempre tre punti ci ha regalato. Abbiamo già i pensieri rivolti alla Paganese, un avversario scorbutico che non ci regalerà niente".

da www.tuttolegapro.com

16.3.16

Le ultime dal campo d'allenamento: Deli e Schiavino in gruppo, lavoro differenziato per Caccavallo.

Doppia seduta ieri per la Paganese. 

Mattina a Pagani e prima parte svolta al “Marcello Torre”: palestra e lavoro sul campo. Deli è tornato in gruppo e ha svolto l’intera seduta con i compagni. 

De Vita ha effettuato lavoro a parte così come Giuseppe Caccavallo che, a scopo precauzionale dopo il colpo ricevuto a Cosenza, ha svolto un lavoro personalizzato e non sembra essere in dubbio per il Benevento. 

Rientrato anche il portiere Borsellini dopo l’esperienza al Trofeo “Beppe Viola”.

Ottime notizie arrivano dal difensore Marco Schiavino tornato ad allenarsi con il gruppo. Meno di 4 mesi per il recupero dopo la lesione al crociato del ginocchio destro dello staff medico della Paganese e del massofisioterapista Davide Bisogno.

Nel pomeriggio la squadra si trasferisce al Comunale di Siano per l’altra seduta di allenamento.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

15.3.16

Benevento, Di Somma sulle accuse leccesi di "biscotto": "Voci ridicole. Noi pensiamo alla Paganese".

Replica duro alle voci di “biscotto” tra Benevento e Casertana circolate a Lecce dopo il clamoroso 6-0 dei sanniti. Il ds Salvatore Di Somma non ci sta e rispedisce al mittente le accuse. “Si tratta di pure illazioni che non hanno alcun fondamento e che offendono profondamente la professionalità di calciatori, tecnici e dirigenti delle due compagini. Ovviamente sono tesi ridicole formulate da giornalisti e tifosi del Lecce, non certo dal club salentino che conosco e che non sarebbe mai sceso a questi livelli. Il nostro è stato un successo pulito ed esaltante, ottenuto ai danni di un avversario forte ed attrezzato, ma che nulla ha potuto contro la giornata di grazia del Benevento”. Cosi Di Somma mette quindi a tacere il tam-tam circolato in rete da domenica pomeriggio sui social pugliesi dopo la vittoria del Benevento. E poi parla già del prossimo derby di Pagani: “I ragazzi sono già col pensiero rivolto al match di Pagani perché dopo la vittoria con la Casertana hanno già resettato tutto e hanno ripreso a lavorare come se nulla fosse accaduto. Questa è la mentalità giusta con cui dovremo proseguire il nostro cammino che è ancora lungo e infarcito di ostacoli e insidie. Sappiamo bene che essendo la capolista, qualsiasi avversario dovessimo incontrare, contro di noi vorrà impegnarsi al massimo”.

Da www.resportweb.it

(fonte il mattino edizione benevento)

Con il Benevento Giornata Azzurra a prezzi ridotti.


La Paganese Calcio 1926 srl ha indetto – in occasione della gara interna di sabato 19 Marzo alle 15 contro il Benevento – la “Giornata Azzurra”. Sono sospesi, per l’occasione, accrediti ed entrate di favore, abbonamenti, biglietti ridotti per under 65, donne, convenzione scuola e i ticket baby.

I prezzi stabiliti dalla Società per questa gara saranno i seguenti: Tribuna 15 euro, Distinti 10 euro e Curva 5 euro a cui vanno aggiunti i diritti di prevendita di 1 euro. Da oggi pomeriggio potranno essere acquistatipresso le rivendite autorizzate del circuito GO2 di Pagani: Gusto Cafè in via S.Domenico 4 e Punto Snai “La Biga” in via A.De Gasperi 22.

Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl

14.3.16

Le partite dell'orgoglio.


Nella foto, tratta da Sportube, Palmiero viene anticipato sotto rete mentre sta per inzuccare su un cross di Caccavallo

di Nino Ruggiero
La partita con il Cosenza, con le relative note positive ricavate dalla stessa, mi porta a riconsiderare la bontà dei tanti giovani che quest’anno costituiscono la rosa della squadra.

Ci sono sempre stati dei punti fermi nell’inquadratura che hanno costituito l’ossatura della stessa. Parlo di Marruocco, sempiterno portierone dalle mille risorse; di Bocchetti, eclettico e bravissimo difensore che io continuo a preferire a sinistra dello schieramento difensivo; di Carcione, elemento catalizzatore della manovra, nonché regista dai piedi buoni; di Guerri, oscuro lavoratore di raccordo fra difesa e attacco; di Caccavallo, principe del gol, elemento di classe genuina, sprecato per la terza serie; di Cunzi, farfalla impazzita che svaria su tutto il fronte d’attacco senza dare riferimenti alle difese avversarie. A questi va aggiunto subito dopo Sirignano, arrivato a gennaio, ma già punto di forza, completamente integrato nella fisionomia tattica del gioco.

Le squadre si costruiscono dalle fondamenta, come si fa con i palazzi: e quest’anno, per fortuna o per bravura, non lo so, la squadra ha avuto da subito gli elementi cardine che l’hanno caratterizzata fino a questo momento. Dicevo all’inizio della bontà dei giovani che costituiscono l’attuale rosa. Attorno ad autentici mostri sacri hanno trovato spazio giovani di valore come Dozi, Esposito, Deli, Cicerelli che hanno un ruolo determinante nell’economia del gioco.

Non basta. Proprio sabato scorso, nell’incontro con il Cosenza, abbiamo potuto apprezzare la prova di Della Corte e di Palmiero. Entrambi hanno favorevolmente impressionato per la facilità con la quale si sono inseriti negli schemi tattici preparati da Grassadonia. Il primo, Della Corte, è come se giocasse da tempo in questa Paganese tanto è disinvolto e autorevole quando presidia la fascia sinistra e quando si propone in avanti; il secondo, Palmiero, è cresciuto tantissimo e gioca con una semplicità e una spavalderia che lo portano a essere perfino esuberante nel gioco di centrocampo, dove con il suo dinamismo riesce a spalleggiare con autorevolezza le giocate di fino di Carcione. Due giovani, dunque, che sono arrivati sulla rampa di lancio per gradi e che, una volta chiamati all’opera, non hanno per niente deluso le aspettative della vigilia. Grassadonia, anche in questo, ha fatto di sicuro un buon lavoro; valido anche in prospettiva, soprattutto se la società riuscirà a trattenere per il prossimo anno gli elementi considerati adatti a un progetto ambizioso.

I giovani, però, sia detto per inciso, devono però anche saper attendere il loro turno, devono avere pazienza; devono crescere, devono maturare e soprattutto devono saper rubare il mestiere a chi – da vecchio marpione – calca da anni i terreni di gioco.

L’impressione generale, dopo aver assistito a Cosenza-Paganese di sabato scorso, è che lo schieramento a tre in difesa, con Esposito a destra e Della Corte a sinistra schierati in una posizione a fisarmonica, abbia portato benefici alla manovra della squadra; bisogna dare pubblicamente atto a Grassadonia che, davanti alla defezione di Deli, non si è perso d’animo e ha reimpostato sapientemente l’assetto tattico della squadra.

Nel girone di ritorno, dopo aver dato un furtivo sguardo ai risultati, rilevo che la Paganese in nove gare ha conquistato sedici punti; un bottino più che buono per una squadra che deve solo salvarsi e che ha buon diritto al lamento per alcuni punti perduti malamente per strada. Il calcio è così, inutile recriminare: contano i punti, al di là di esibizioni più o meno convincenti.

C’è da dire che la Paganese quest’anno non ha mai deluso contro le cosiddette “grandi”; chiedere per conferma a Foggia, Lecce, Casertana e allo stesso Cosenza.

Ci sono partite che gli azzurro-stellati sanno giocare con l’orgoglio e con il temperamento delle grandi squadre provinciali: quella di sabato prossimo contro il Benevento lo è di certo.

All’andata fu uno a zero per gli stregoni; e un rigore non concesso a Cunzi grida ancora vendetta a distanza di oltre quattro mesi.

Per una partita del genere, tanti anni fa allo stadio ci sarebbe stato il pienone. Mi auguro, quanto meno, che non ci sia il deserto come sta capitando da un po’ di tempo a questa parte.
Allora avanti, per la miseria!

Nino Ruggiero

13.3.16

La Paganese vista da... Nocera!

La Paganese riesce ad uscire indenne dal difficile terreno del "San Vito-Marulla" e questo era l'obiettivo alla vigilia della trasferta calabrese: missione compiuta.

Gli azzurri di Grassadonia hanno combattuto di par loro non sottraendosi allo stucchevole possesso palla dei rossoblù che solo in rare occasioni hanno intimorito Marruocco che si è esaltato su un colpo di testa di La Mantia per il resto normale amministrazione, sino a stregare dal dischetto, com'è avvenuto già contro gli attaccanti di Juve Stabia eMessina, Cavallaro che ha calciato a lato, per la nostra somma gioia, il rigore della possibile vittoria. Sarebbe stata una sconfitta ingiusta per quello che s'è visto in campo, ricordandoci del palo di Palmiero e della condotta spavalda di Carcione e compagni, dove gli azzurrostellati hanno cercato sempre di fra male con un Cunzi in buona condizione e con Caccavallo che trovava sempre il modo per infilarsi nella retroguardia calabrese. Note di merito anche perDella Corte una conferma, con Esposito anche in campo nel rispolverato 3-5-2, e dei vari interpreti di centrocampo e difesa.

Ma il vero protagonista dell'incontro, gara maschia e corretta, è stato il signor Prontera diBologna. Ma come si fa a concedere quel rigore al Cosenza, poi la giustizia divina ha provveduto a ristabilire la verità, e come non si fa ad espellere Perina per l'atterramento di Caccavallo, fuori area, neppure sanzionato con ammonizione e senza concedere neanche il calcio di punizione e successivamente altro fallo su Cunzi. A proposito s'è era rigore quello assegnato al Cosenza uno tra l'atterramento di Cunzi, nel primo tempo, e quello diVella nella ripresa ci poteva stare. Cominciano a pesare gli errori arbitrali, o le sviste per essere magnanimi, che sta subendo la Paganese. Eppur ne ha usufruito di penalty, tutti sacrosanti, in questa stagione perchè è una squadra che entra spesso in area e costruisce azioni nei sedici metri finali. Il pensiero però vola al rigore negato a Caccavallo, l'altra domenica contro il Monopoli, o quello clamoroso non assegnato a Benevento, a Cunzi, nel girone d'andata sullo zero a zero. 

A proposito, sabato arrivano gli stregoni al "Torre" e per fermarli, come da tradizione nelle sfide in casa nostra, questa Paganese ha bisogno anche del pubblico delle grandi occasioni ed allora il mio invito, sarà anche ripetitivo, e sempre lo stesso: RIEMPIAMO IL TORRE!

Peppe Nocera per PaganeseMania

Grassadonia:"Punto meritato ma la strada è ancora lunga".


Gianluca Grassadonia riempie di elogi e complimenti la sua squadra, è soddisfatto per il punto portato via dal San Vito-Marulla che mette ancor più in discesa la strada per la salvezza. L'allenatore della Paganese spiega la scelta del modulo inedito. 

"L'avevamo preparata così, diversa da come abbiamo sempre giocato, per cercare di imbrigliare il Cosenza, che ritengo una squadra davvero importante, che ha una classifica interessante, ma sapevo che aveva due giocatori adattati come prima punta. L'abbiamo studiata bene, anche sulla scorta del match d'andata. Faccio i complimenti ai miei giocatori, che sono stati bravi, attenti e recettivi su quanto preparato in quattro giorni. Questo denota un grande spirito di sacrificio, tanta abnegazione. E' un punto importante e meritato, che ci avvicina alla salvezza, però non dobbiamo mai mollare perchè la strada è ancora lunga. E' vero che il Cosenza ha sbagliato il rigore, però a parte questo episodio l'occasione più importante è il palo interno che abbiamo colpito. Nel primo tempo solo una volta Marruocco ha dovuto compiere una parata importante (sul colpo di testa di La Mantia, ndr)". 

A chi gli fa notare che gli unici 0-0 dei campionati di Paganese Cosenza sono arrivati proprio negli scontri diretti, Grassadonia risponde così. 

"Prima della partita facevo una riflessione con i miei in riunione tecnica. La mia squadra contro il Foggia ha racimolato 4 punti, ha pareggiato con Lecce e Casertana, ha fatto due pareggi col Cosenza e ha perso solo a Benevento con le formazioni di testa, e può starci. E' segno di un gruppo che lavora bene, di giovani che seguono, di anziani che hanno ancora entusiasmo da vendere e di una società che non fa mancare mai nulla". 

Da www.paganesemania.it