21.2.15

Si sapeva che sarebbe stata dura.

Di Nino Ruggiero

Si sapeva che sarebbe stata dura, ma nel calcio c’è sempre la speranza di poter ricavare qualcosa anche nelle gare ritenute impossibili. Non è stato così, purtroppo. Ruolino preoccupante: due partite, due sconfitte. La classifica adesso comincia a diventare meno tranquilla, proprio mentre le dirette avversarie non se ne stanno con le mani in mano.

Inizio molle della gara da parte della Paganese a Castellammare di Stabia; un impatto con la gara assolutamente infelice, che non è da formazione che deve salvarsi.  In pochi minuti la Juve Stabia ha avuto la sensazione di potersi sbarazzarsi della rivale senza dover sudare le proverbiale sette camicie.

Nei primi minuti di gioco in campo si è vista solo la squadra di casa. Il gol incassato, elementare nella preparazione e nell’esecuzione, una squadra come la Paganese, che ha assilli di classifica,  non dovrebbe mai prenderlo; palla in corridoio, buco centrale in difesa e tocco implacabile di Jiday con Maruocco incolpevole a guardare il pallone in fondo alla rete.

Poi è normale che gli azzurro-stellati le abbiano tentate tutte per arrivare al pareggio. Ma esperienza e qualità mal si coniugano nell’attuale Paganese. Produce buon possesso di palla la squadra di Sottil nella zona centrale del campo, ma non riesce a sbloccarsi dalla trequarti in avanti. Possesso di palla fine a se stesso per quasi tutta la gara, contro una Juve Stabia sorniona che preferisce affidarsi al contropiede. Potrebbe segnare la squadra di Sottil nel secondo tempo con il giovane Russini, autore di una buona prestazione, ma l’attaccante, da buona posizione, non riesce a dare angolazione al pallone e si fa parare il tiro da Pisseri.

Segna ancora la Juve Stabia con Di Carmine con un rasoterra chirurgico dal limite dell’area che si insacca alla sinistra del sorpresissimo Marruocco. Due soli tiri in porta, pensate, in tutta la partita per le vespe che raccolgono il massimo con il minimo sforzo, secondo il principio economico del tornaconto.

Segna anche la Paganese sul finale di gara con un azzeccato colpo di testa di Girardi che sorprende nettamente Pisseri, ma l’arbitro annulla per un discutibilissimo fuorigioco.

Molto da rivedere per Sottil in vista dello scontro diretto mattutino di domenica prossimacon il Cosenza al “Marcello Torre”. Poche le certezze, fra cui un sontuoso Aurelio. Molte le incertezze. Ma oramai bisogna solo pensare a fare punti.

Appuntamento nella giornata di lunedì per un approfondimento con la rubrica "Così è, anche se non vi pare” suhttp://paganesegraffiti.wordpress.com/

Nella foto, tratta da Sportube, un cross di Russini dalla destra non raccolto da Girardi