Ha solo 21 anni, ma è vicecapitano della Paganese e in diverse occasioni, come domenica, ha anche indossato la fascia in sostituzione di Pepe. Quello di sabato a Pontedera sarà il quarto derby in poco più di un anno per Domenico Franco.
Il mediano di Castrovillari ricorda, a più di un anno di distanza, ancora con tanta emozione il derby di andata, giocato a Chieti, vinto 4-1 dagli azzurrostellati, in cui lui subentrò alla mezz'ora del secondo tempo.
"E' la mia seconda stagione qui e ho capito che non è una partita - sorride Franco - ma
è La Partita. Mi sento un "paganese", ho i brividi a parlare di questa
partita. Ai nostri compagni di squadra io ed Enrico Pepe, gli unici che
c'eravamo lo scorso anno, stiamo raccontando quello che trovammo allo
stadio al ritorno da Chieti. Fu un'emozione particolare per tutti noi,
perchè ci aspettarono cinquecento tifosi esultanti. Capimmo di aver dato
loro una gioia grande. Fu davvero bello, io poi abitavo con Calvarese,
che ebbe la fortuna di segnare. Quando fai gol nel derby è fantastico,
anche perchè poi in strada la gente ti riconosce, ti saluta e ti
ringrazia. Sono emozioni davvero forti. Speriamo di vincere sabato e di
trovare lo stesso entusiasmo dell'anno scorso anche al ritorno da
Pontedera".
Peccato, però, che la cornice sia la stessa degli
ultimi tre derby: porte chiuse e tifosi che dovranno accontentarsi della
diretta tv.
"Questa è una sconfitta per tutti - sottolinea Franco - perchè
queste partite diventano ancora più belle quando si giocano davanti a
tante persone. Però non sono decisioni che spettano a noi, faremo
ugualmente il nostro dovere".
Una Paganese che si presenta rinfrancata dal punto portato via dallo Zecchini di Grosseto, che ha aumentato l'autostima in un gruppo provato dalle tante sconfitte accumulate fin qui.
"E'
stato un pareggio importante perchè l'abbiamo meritato. Abbiamo creato
tanto, stiamo lavorando bene dall'inizio dell'anno e questi risultati ci
danno forza per andare avanti e affrontare il derby in modo migliore.
Il passaggio al 3-4-3? E' sicuramente un modulo più offensivo, ci
permette di attaccare di più e di essere più pericolosi: l'abbiamo
dimostrato anche domenica. Le differenze - spiega Franco - stanno
forse nella fase difensiva, magari col 3-5-2 siamo più coperti a
centrocampo, ma la squadra si è comportata bene con entrambi i moduli".
Danilo Sorrentino - www.paganese.net