29.10.13

D'Eboli:"Finora tante sciocchezze, con Maurizi nessuna spaccatura".


La vittoria come panacea. Dopo il successo sul Barletta, la Paganese respira in classifica e ritrova il sorriso. Il day after è caratterizzato dalla ritrovata serenità dopo giorni burrascosi intrisi di polemiche ed analisi tecniche sui motivi di una partenza disastrosa degli uomini di Maurizi. Il tecnico resta al suo posto ed a prendere le sue difese è il dg Cosimo D’Eboli“Negli ultimi giorni ho sentito parecchie sciocchezze in giro – tuona l’operatore di mercato azzurro nell'intervista di Francesco Pepe per "Il Mattino" – quasi come se il sottoscritto fosse contro l’allenatore e spingesse per il suo esonero. Nulla di più falso perché assieme a Maurizi abbiamo pianificato un progetto e tutte le componenti interne sono unite. Sapevamo di avere una squadra giovane e forse l’unico rammarico è legato alla mancanza di un pizzico di esperienza in più da immettere in rosa che ci avrebbe permesso di avere qualche punto in più in classifica. Da qui a dire che c’è una spaccatura mi sembra esagerato e fuori luogo”.

Una premessa che apre il campo ad un’analisi complessiva: “Nel calcio solo i risultati positivi ti fanno vivere una settimana più serena – prosegue D’Eboli – e la Paganese finalmente è venuta fuori. L’innesto di Giampà ha apportato benefici al gruppo che sta acquisendo la giusta mentalità per poter far bene nel prosieguo del campionato”.

Un successo che però il direttore generale della Paganese invita a prendere con le molle per evitare di spingersi oltre con la fantasia, verso quel nono posto che coincide con la conquista dei playoff: “Preferisco rimanere con i piedi per terra – sottolinea – in attesa di conferme e di una crescita definitiva come squadra. Segnali positivi però sono arrivati come la rete di Novothny, un giovane attaccante che ha sempre lavorato tanto e sul quale abbiamo deciso di puntare ad occhi chiusi quando abbiamo costruito l’organico. Mi riferisco poi a Volturo, elemento di proprietà della Paganese, che ha dimostrato di essere un portiere affidabile dopo tanto scetticismo che lo circondava”.

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