18.11.12

Le interviste post-partita di Barletta-Paganese 0-1.

E' da poco terminata Barletta-Paganese 0-1, la settima sconfitta stagionale dei biancorossi in campionato: una sfida decisa dal centro di Girardi dopo 16'. In Sala Stampa al "Puttilli" parlano i protagonisti del match.

Il primo a entrare in Sala Stampa è Gianluca Grassadonia, allenatore della Paganese. "Io dico che la mia squadra mi è molto piaciuta nei primi 20 minuti- esordisce Grassadonia- Abbiamo cercato sempre di imporre il nostro gioco, poi chiaramente una volta trovato il gol ci siamo un attimo accontentati. Siamo stati avvantaggiati dal vantaggio iniziale, e abbiamo portato così la partita sui nostri binari. Nel secondo tempo siamo mancati nel cercare il secondo gol. Venivamo da un ko a Benevento e ci siamo riscattati". Il Barletta? "Mi ha fatto una buona impressione, è una squadra che crea e non è mai vittima degli avversari. Ovviamente si corre il rischio di perdere punti per strada nel momento in cui si costruisce una formazione così giovane. Faccio comunque i miei complimenti a Barletta, e gli auguro di salvarsi".

Arriva in Sala Stampa l'ex della partita, Fabrizio Romondini: "Siamo partiti bene, giocando un buon calcio, ma una volta in vantaggio non abbiamo dato continuità al nostro gioco. Bisogna anche dire che in questi campionati, soprattutto fuori casa, è giusto cercare di limitare i danni e cercare di chiudere magari la partita in contropiede. Oggi siamo stati quasi perfetti sul piano dell'atteggiamento, poi abbiamo cercato di non far più giocare il Barletta". La classifica? "Credo che guardando la classifica si possa fare un pensierino alle zone alte, ma abbiamo tanti giocatori importanti che possono dire la loro. Nel momento in cui diventiamo superficiali, rischiamo brutte cadute".

Si presenta davanti ai microfoni Paolo Stringara, allenatore del Barletta: E' una squadra competitiva per questo torneo? "Dico solo che non è possibile perdere sempre, prendendo un solo tiro in porta. Questo può essere un limite, ma anche un pregio se pensiamo che subiamo poco. Siamo partiti male e abbiamo iniziato a giocare solo una volta subito il gol. Abbiamo creato l'occasione sul palo di Calapai, i tiri di Dezi, poi dalla panchina ho visto un rigore clamoroso sul tiro di Ferreira e mi spiace che arbitro e assistenti non abbiano avuto lo stesso giudizio. Spiace aver perso la partita, dobbiamo migliorare in tante piccolezze, decisive per far vincere le partite" . Sulla formazione di partenza: "Perchè Ferreira e non La Mantia? Loro sono forti fisicamente dietro ma lenti, quindi ho preferito giocare con due elementi rapidi in avanti. Nel secondo tempo ci siamo poi messi a tre in avanti con Dezi a sinistra, e qualcosina abbiamo creato. Eravamo tutti contenti per la vittoria di domenica, spiace ma sappiamo che è davvero dura. Dobbiamo andarci a rifare a Prato". Su cosa lavorerà durante la sosta? "Sui dettagli, che stiamo spesso pagando, abbiamo lasciato tirare Girardi sul gol e poi fargli prendere la respinta, dobbiamo essere più cattivi e capire che una mezza azione o un mezzo episodio ci possono cambiare la vita".

Sul cammino interno: "Quattro sconfitte su cinque partite in casa sono troppe- ammette Stringara-, stiamo cercando di migliorare la fase difensiva, ma purtroppo subiamo a ogni tiro che prendiamo, subiamo di meno ma perdiamo comunque". Sui rinforzi: "E' impensabile intervenire adesso, a fine novembre, prendere svincolati che non hanno mai visto il campo da maggio scorso. Sono convinto dei calciatori che ho, e con questa squadra devo salvarmi. Capiremo se ci serve qualcosa". Sull'efficacia dell'attacco: "Dobbiamo essere certamente più presenti in area. Non era nelle caratteristiche di Simoncelli e Ferreira puntare sui centrali avversari, ma evidentemente ho sbagliato a chiedergli questo. La Mantia ha queste caratteristiche e l'ha fatto meglio nel secondo tempo". "Penso che meritavamo di pareggiare questa partita, c'è da migliorare tanto ma non si può sempre ripartire da zero. C'è sicuramente da lavorare. Ho voglia di salvare questa squadra e la volontà mia è quella di tutti".

da www.barlettalife.it