18.11.12

Barletta-Paganese: Romondini e quel bel dopo-partita...

Di Barletta-Paganese 0-1, giocata questo pomeriggio al "Cosimo Puttilli" per il turno numero 11 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, e decisa dal centro del campano Girardi, non ricorderemo il risultato negativo, la sconfitta numero 7 in campionato per i biancorossi, l'ennesima prestazione non al livello atteso di questo torneo irto di insidie per il Barletta; no, c'è anche un bel "flash" da conservare e tenere alto come esempio in questo calcio che di bei personaggi ormai è sempre più abituato a farne a meno. Parliamo dell'episodio che a fine partita ha visto come protagonista Fabrizio Romondini, l'ex del match: al triplice fischio del signor Pelagatti, in un impianto che ribolliva di rabbia e delusione per la sconfitta testè maturata, il 35enne centrocampista romano, 14 presenze e una rete con la maglia del Barletta da gennaio a giugno 2012, oggi alla Paganese, ha salutato con affetto tutti gli spettatori diversamente abili, e i loro accompagnatori, che avevano assistito da bordo campo alla partita sotto una pioggia insistente (resta tragicamente e malinconicamente difficile permetterne l'accesso in tribuna o gradinata in un impianto rimasto agli anni '80), poi si è recato davanti alla tribuna del "Cosimo Puttilli" per tributare un applauso dal sapore di ringraziamento al pubblico di fede barlettana, un tributo ricambiato da buona parte dei tifosi presenti.

Un piccolo gesto, di quelli che ti riconciliano con il calcio e la vita, quello di Romondini, uomo tanto lineare e geometrico in campo, quanto equilibrato e mai banale nella vita, nel pieno rispetto dell'adagio di Nereo Rocco, "nel campo come nella vita": appena 5 mesi quelli trascorsi dall'esperto regista in quel di Barletta, nei quali ha lasciato il segno, come gli applausi ricevuti in campo e gli abbracci con gli addetti ai lavori in Sala Stampa, dove si è presentato al cospetto dei microfoni, hanno successivamente testimoniato. In estate non era stato riconfermato, complici il ringiovanimento e la riduzione dei costi imposta da patron Tatò, che l'avevano portato sempre più lontano da Barletta, ma il piacere per la presenza di un personaggio positivo come lui- distintosi nel tempo fuori dal campo con la sua associazione benefica Italia Sport Onlus- all'ombra di Eraclio è stato rinnovato anche oggi.

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