27.9.12

Gubbio camaleontico pronto alla sfida di Pagani.


É un Gubbio camaleontico. Quattro moduli cambiati in altrettante gare di campionato. A Sorrento dal primo minuto è stato utilizzato il 5-3-2. Nella partita interna con il Frosinone si è adoperato il 4-3-3. A Perugia uno schieramento inusuale: un 4-4-2 ibrido nel senso che in fase di non possesso la linea di centrocampo era formata da quattro elementi, mentre nella fase di impostazione l'esterno sinistro di centrocampo (Palermo) è stato usato come un attaccante aggiunto. Nell'ultima partita con il Pisa è stato adottato il 4-3-1-2, con Caccavallo che ha giostrato dietro le due punte Galabinov e Scardina. In pratica l'allenatore Sottil ha usufruito di un modulo diverso per ogni partita. É un Gubbio intercambiabile anche negli elementi. Solo in porta è rimasto l'inossidabile Venturi. In difesa hanno giocato sempre finora Briganti e Radi come centrali, oltre a Grea che però ha giocato due volte a sinistra e due volte a destra. A ruota sono stati utilizzati dal primo minuto Bartolucci e poi Regno. A centrocampo, idem. Solamente il capitano Sandreani ha giocato sempre dal primo minuto. Si sono avvicendati Guerri e poi Boisfer, di conseguenza Palermo ha preso il posto di Baccolo. In attacco Galabinov e Scardina hanno giocato insieme in due occasioni (a Sorrento e contro il Pisa), mentre contro il Frosinone e a Perugia spazio a Caccavallo e Scardina. Per una volta soltanto ha giocato dal primo minuto Nappello mentre Bazzoffia ha collezionato solo scampoli di partita. Ancora non utilizzati Pacheco, Galimberti, Manzoni, Malaccari e Giuliacci oltre al portiere Farabbi; con il contagocce si è visto Semeraro. In pratica dal primo minuto finora sono stati utilizzati 16 calciatori diversi. Ma visto che parliamo di numeri, quanti punti ha totalizzato questo Gubbio finora? Sono sette punti in quattro partite. Una buona media, senza ombra di dubbio. Una media iniziale positiva che mancava da anni. In serie B, l'anno scorso, zero punti nelle prime quattro partite con Pecchia (adesso al Latina): il primo punto giunse alla quinta giornata a Modena (1-1). Nella stagione precedente (2011) 4 punti in quattro gare con Torrente, ma poi il Gubbio vinse il campionato di Prima Divisione. Nel 2009 furono totalizzati 5 punti in quattro gare: alla guida sempre Torrente: tuttavia alla fine della stagione conquistò la C1 vincendo i playoff a San Marino. A riguardo, si cominciano già a fare dei paragoni tra il Gubbio di Sottil e quel Gubbio vincente di Torrente. In realtà, al momento, certi raffronti nemmeno si possono fare per una serie di motivi. Fondamentale è partire bene in campionato, ma quello conta è finire bene in un campionato. Come spesso ci dicono e ci insegnano gli addetti ai lavori: "i conti si fanno alla fine". Avere uno sprint iniziale è importante ma la bravura e la forza di una squadra si notano strada facendo: un trend positivo va mantenuto nell'arco di un intero torneo. Il Gubbio con Torrente ha vinto due campionati di seguito, uno tramite i playoff in C2 e l'altro in C1 direttamente dalla porta principale, pur partendo con il freno tirato. Ma questo Gubbio sarà capace di ripetere certe imprese? Non lo possiamo sapere! Stiamo parlando di un contesto diverso, di gente diversa e di un campionato diverso. E al di là di tutto, in definitiva contano solamente i numeri. Quando si vince, un allenatore ha sempre ragione. Quando si perde, l'allenatore è il primo ad essere messo alla gogna. Questo è il calcio. Ma domenica c'è la Paganese che rievoca dolori e gioie. Nel 2006-2007 si ricordano due sonore sconfitte (1-2 in casa e un secco 4-0 in terra campana). Una brutta parentesi. Nel 2010-2011 ci fu la vittoria a Pagani per 2-0 (doppietta di Gomez Taleb) e nel ritorno la vittoria per 3-1 (reti di Boisfer e doppietta ancora di Gomez Taleb) che diede la matematica certezza della serie B. Una grande gioia che resterà indelebile negli annali del calcio eugubino.