21.7.12

Il ritratto di Domenico Girardi.



"Gli attaccanti come lui sono la panacea di tanti allenatori. Chiedere a Bisoli, che lo ha lanciato a Foligno, lo voleva a Cesena, in A, e a cui il Chievo, che ne deteneva il
cartellino, ha risposto picche. Perché Domenico Girardi non sarà un attaccante da pallottolieri di gol a stagione (11 a Prato in C2, 10 a Foligno in C1, 2 a Modena in B), ma nel sistema di gioco offensivo, specialmente in uno schema a tre punte, è prezioso come l’acqua nel Sahara. Non solo perché di testa sono tutte sue, sa coprire la palla e far salire la squadra, ma anche e soprattutto perché, nelle sponde, ha visione di gioco. Emblematica la seconda rete alla Nocerina: cross di Di Deo, spizzata nolook di Girardi, piattone di Rantier. È stato il gol che ha inflitto alla capolista la seconda sconfitta della sua strepitosa annata e che ha lanciato definitivamente il Taranto di Dionigi. Verso quali sponde è impossibile dirlo". Così TarantoSupporters.com presenta dopo pochi mesi di permanenza sullo Ionio Domenico Girardi, neo acquisto degli azzurrostellati.

Girardi nasce a Terzigno (NA) il 2 maggio del 1985 e cresce calcisticamente nel Settore Giovanile della Salernitana dove nella stagione 2002-03 a soli diciasette anni esordisce in serie B. Saranno tre le presenze al termine del campionato, una in più di quelle collezionate la stagione successiva in cadetteria facendo sempre la spola tra Primavera e Prima Squadra. Nell'estate del 2004 per 'fare esperienza' il calciatore viene ingaggiato dal Bellaria Igea Marina in C2 dove disputa ventiquattro partite realizzando tre gol. Score molto simile la stagione successiva con la casacca del Benevento, sempre in C2, 25 presenze e quattro gol. L'esplosione calcistica giunge con il passaggio al Prato nella stagione 2006/07 dove, compagno di reparto del Nazionale Diamanti, va in doppia cifra (undici gol) in trenta presenze. La svolta della carriera arriva l'anno successivo alla prima chiamata in C1. Con la casacca del Foligno, guidati dal vulcanico Bisoli, Girardi riesce a ripetere l'ottima stagione in Toscana con una realizzazione di dieci reti in ventisette partite. La stagione importante con i falchetti gli vale la chiamata dell'ambiziosa Hellas Verona. Con gli scaligeri in C1 sono sei le reti in un totale ventisei gettoni. Nuova stagione, nuova casacca e così l'attaccante campano riassapora la Serie B con il Modena con i quali scende in campo ventiquattro volte realizzando due reti. Nonostante il bottino di reti non entusiasmante in cadetteria Girardi viene ingaggiato dal Chievo Verona, dove resta fino a gennaio senza però riuscire a esordire in massima serie. Arriva così il passaggio nella sessione invernale del calciomercato al Taranto in Prima Divisione dove in tredici partite va a segno quattro volte. L'esperienza sullo Ionio continua anche la stagione successiva, è un punto inamovibile del tridente offensivo del tecnico Dionigi, soprattutto nel finale di campionato, come dimostrano le ventinove presenze più le due nelle semifinali Play-off. Al termine della stagione sono cinque le reti. In estate il Chievo, società che deteneva la metà del cartellino, non lo riscatta e così nonostante i problemi finanziari del Taranto resta in Puglia. Con il fallimento dei pugliesi il calciatore viene svincolato automaticamente legandosi così ai colori azzurrostellati dove essere stato vicino all'Avellino a metà giugno e al Barletta la scorsa settimana

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