29.2.12

De Martino finalmente pronto per conquistare la Paganese.

















Il nuovo acquisto è in buone condizioni e sostituirà Nigro per la trasferta di Giulianova

Trasferta a Giulianova, Ga­vorrano in casa, derby ester­no con il Neapolis. Partite difficili già di per sé, ancora di più se si considera che tutte e tre le sfide saranno af­frontate in una settimana. La Paganese di Palumbo (il cui sfogo ha sicuramente dato una scossa alla squadra), è chiamata alla sua ultima e definitiva prova d’orgoglio: 7 giorni in cui si gioca la sta­gione e l’eventuale accesso ai playoff. Dopo la buona partita interna con l’Aqui­la, nella quale si è intravi­sta un’importante reazione d’orgoglio e un migliora­mento sul piano del gioco, gli azzurro stellati sono chia­mati a continuare su questa falsariga, e magari, con un pizzico di fortuna in più, (la buona sorte quest’anno non sorride proprio ai liguorini), portare a casa l’intera posta in palio, che manca dalla vittoria sul Fondi dell’ex Ca­puano.
Prevista una doppia seduta a Pagani nella gior­nata di oggi, dopo la ripresa di ieri, per iniziare a lavorare sulla formazione anti-Giu­lianova. A proposito della trasferta in Abruzzo, man­ca solo l’ufficialità, ma pare certa la disputa del match a porte chiuse, causa carenze dell’impianto sportivo lo­cale. Il principale compito del trainer di Venosa, sarà quello di riuscire a sopperire all’assenza di Luca Orlando ca susa squalifica. Fava, che ieri ha lavorato a parte, do­vrebbe tornare disponibile, così come Cognigni assente da due turni per la gomita­ta rifilata ad un avversario della Vigor Lamezia. Con ogni probabilità si andrà verso la riconferma del mo­dulo schierato nell’ultima sfida al “Marcello Torre”, quel 4-4-1-1 che ha dimo­strato di dare sicuramente maggiori garanzie rispetto ad altri “esperimenti” tattici. Quasi sicuramente agirà alle spalle dell’unico riferimento offensivo nuovamente Fabio Orlando, autore di un’ottima partita domenica scorsa, con diversi spunti interessanti e una devastante serpentina con conclusione velenosa che si è andata a stampare sul palo.
Troverà spazio, per stessa ammissione del tecni­co, anche il nuovo acquisto De Martino, complice pro­prio il trittico ravvicinato che attende i salernitani, per dare un po’ di riposo agli instan­cabili Tricarico e Nigro, che raramente hanno potuto fin qui beneficiare di un po’ di sosta. Tre gare importantis­sime dunque, dove con ogni probabilità si deciderà l’esito della stagione della Paga­nese, dove chiunque, anche chi è stato un po’ ai margini della rosa sino ad ora, potrà e dovrà contribuire alla cau­sa azzurra, per rimettere in carreggiata una stagione, che può ancora regalare emozio­ni importanti ai tifosi della stella.
resport.it

Giulianova-Paganese a porte chiuse.

La Lega Pro ha reso noto che, in seguito ad un nuovo sopralluogo allo stadio "Rubens Fadini" di Giulianova, è stato deciso di dichiararne l'inagibilità, per inadeguatezza dell'impianto anti-incendio. Pertanto, la gara di domenica prossima fra Giulianova e Paganese sarà disputata a porte chiuse.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO

Paganese, il problema è nella testa.

La Paganese ha dato una prima risposta a chi si chiedeva se la squadra fosse ancora in grado di lottare per le zone alte della classifica. Certo, contro l’Aquila non è arrivata la tanto attesa vittoria del riscatto, ma la prestazione della squadra è stata comunque sufficiente e se gli uomini in maglia azzurra non hanno portato a casa l’intera posta in palio è stato solo per un palo colpito dal peperino Fabio Orlando e per un paio di buone parate dell’estremo difensore ospite Testa.
Agli azzurrostellati la vittoria manca da troppo tempo e la classifica ne risente inevitabilmente. I play-off si allontanano sempre di più con le inseguitrici Gavorrano e Chieti che non ne sbagliano una. In più si sono fatte sotto, per via della classifica sempre più corta, anche Arzanese e Aprilia. La compagine azzurrostellata è ufficialmente in caduta libera, ma nonostante gli ultimi risultati lascino molto a desiderare non è da escludere un’improvvisa risalita nelle prossime gare. Potrebbero venire fuori le qualità di quei calciatori di categoria superiore - Fusco, Galizia, Scarpa, Fava - che per un motivo o per un altro non stanno riuscendo a fare la differenza come ci si auspicava al momento del loro acquisto.
Ha influito parecchio sulla condizione atletica e morale della squadra il fatto di aver passato la sosta natalizia con la paura che tutto potesse finire e che le ambizioni potessero ridimensionarsi. Il cambio di allenatore e un richiamo di preparazione messo in secondo piano rispetto alle decisioni societarie hanno tagliato le gambe a Fusco e compagni, nonostante si sia visto nella partita di domenica che il vero problema della Paganese è nella testa e non nei piedi. La squadra, passata in svantaggio a causa del goal di Improta, ha rischiato di subire il secondo goal fino all’episodio del calcio di rigore trasformato da Scarpa. Da quel momento in poi gli azzurrostellati hanno dominato la gara, seppur sbattendo contro l’attenta difesa rossoblù.
Ma la crisi di risultati non è l’unico problema per Pino Palumbo. Il tecnico lucano dovrà fare a meno, nella partita di Giulianova - stadio “Rubens Faldini” probabilmente a porte chiuse - dello squalificato Luca Orlando, mentre sono da verificare le condizioni di Fava, afflitto da un mal di schiena, e Scarpa, uscito malconcio dalla partita di domenica. Tornare dalla trasferta in Abruzzo con un risultato positivo significherebbe presentarsi al tour de force della settimana successiva con ancora qualche speranza di poter confermare il quinto posto. Dopo Giulianova, infatti, ci sarà il turno infrasettimanale contro il Gavorrano - autentico scontro diretto - e la domenica seguente il derby con la Neapolis.

Gianluca Pepe da Tuttolegapro.com

I recuperi di campionato.

Ecco i risultati dei recuperi di campionato che si sono svolti oggi:

Campobasso - Ebolitana 3-1
23' Licciardi (C), 55' Mateo (C), 66' Todino (C), 80' Salemme (E)

Isola Liri 0-0 Melfi

Chieti - Catanzaro 2-2
5' Carboni (Cat), 9′ Masini (Cat), 13′ Pepe (Chi), 88' Sabbatini (Chi)

Celano - Arzanese 2-1

31' Croce (C), 80' Puntoriere (C) , 89' Salvati (A)

Ed ecco la nuova classifica:



28.2.12

Le (non) dimissioni di Palumbo decisive per la Paganese.

Dopo il caso rientrato dell'allenatore squadra rinata: ora però c'è un tour de force, 3 gare in 7 giorni

La reazione chiesta alla Pa­ganese è finalmente arrivata: al cospetto di un avversario difficile chiamato L'Aquila la squadra di Palumbo ha fatto la gara gagliarda che le era stata chiesta da ormai un po’ di tempo e solo la sfortuna e un pizzico di ine­sperienza non ha permesso di conquistare l’intera posta in palio.

Uno spirito diverso ha animato Scarpa e compa­gni, che hanno dimenticato le molli prestazioni delle ultime gare, affrontando gli avversari a viso aperto, senza timori che le altre volte li avevano bloccati e impedito di gioca­re per vincere. Le dimissioni poi rientrate annunciate dal tecnico di Venosa hanno fat­to scattare la molla nella testa dei calciatori azzurrostellati, che questa settimana hanno capito di doversi impegnare a fondo perché il vantaggio sulle altre pretendenti play-off si sta assottigliando sem­pre di più.

Le prossime gare dovranno essere giocate con lo stesso spirito visto dome­nica contro L’Aquila: gli az­zurrostellati dovranno gioca­re ben 3 gare in sette giorni, contro Giulianova, Gavor­rano e Neapolis, nelle quali dovranno essere conquistati almeno 5-6 punti per mantenere l’ormai risicato van­taggio sulle prime dirette inseguitrici.

Proprio la gara contro i toscani sarà quella decisiva per le sorti della sta­gione della Paganese: in caso di vittoria, i play-off sarebbe­ro ormai a un passo e sola­mente un tracollo verticale di Fusco e compagni impedireb­be la disputa del post season. La trasferta in Abruzzo vedrà la sicura assenza di Luca Or­lando: il bomber di Torrione era diffidato e ha raccolto la quarta ammonizione in campionato che farà scatta­re la squalifica.

Un’assenza importante per Palumbo che dovrà trovare nuove soluzio­ni per mettere in campo una formazione competitiva, con l’auspicio che Dino Fava ri­esca a recuperare dall’infor­tunio che gli ha impedito di scendere in campo nell’ulti­mo match. Chi invece troverà più spazio sarà Raffaele De Martino: come annunciato da Palumbo, il centrocam­pista salernitano inizierà a calcare i campi di gioco con più continuità. Un alternati­va in più per il centrocampo, anche per dare respiro all’i­navomibile Tricarico e all’a­dattato Nigro, visto che Gi­glio – prima alternativa della zona nevralgica del campo – non ha convinto in pieno il tecnico. Intanto si aspettano notizie anche da Giulianova: infatti è molto probabile che la gara si disputerà a porte chiuse. I tecnici della fede­razione hanno riscontrato gravi carenze strutturali nel “Ruben Fadini” che difficil­mente potranno essere risolte nei pochi giorni che precedo­no la partita. Un vantaggio in più per gli azzurrostellati, che potranno giocare in una situazione ambientale molto più tranquilla, senza la pre­senza dei caldi supporters giallorossi.

resport.it

Rassegna Stampa: La Città di Salerno.


La favola di Orlandino.

Rubrica Così è anche se non vi pare di Nino Ruggiero

Volevamo una risposta: c'è stata; forse non del tutto esauriente, ma c'è stata. Volevamo sapere innanzitutto se la squadra avesse ancora un'anima, se avesse amor proprio, se avesse ancora stimoli, se - in definitiva - si potevano ancora coltivare sogni residui di una antica grandezza smarrita per strada, con il passare del tempo e delle giornate di calendario. Ebbene, credo di poter dire che una certa reazione a tutta una serie di prestazioni negative c'è stata; solo il risultato finale - amaro calice da bere, volenti o nolenti, dopo una partita giocata soprattutto con il cuore - lascia tanti rimpianti. C'è stata la risposta positiva, dunque, in termini di volontà, di impegno e - soprattutto - di dignità. Dobbiamo augurarci solo che non sia di quelle che durano lo spazio di un mattino (o, per meglio dire, in tema calcistico, di una sola partita). Per il resto, ma questo lo si sapeva già da tempo, in linea tecnica la squadra è apparsa ancora approssimativa. Qualche problema continua a venire dall'assetto complessivo della difesa; il centrocampo, con tutta la buona volontà espressa in termini di impegno da Tricarico e Nigro, ha poca lucidità nella fase di impostazione del gioco, ma ha scoperto un gioiellino del quale parlerò più in avanti; l'attacco, se si blocca Luchino Orlando, come sta capitando da qualche tempo a questa parte, vive solo sulle progressioni di Scarpa e sulle invenzioni di Galizia, che sulla fascia destra pare essere ritornato quello di una volta. E' una squadra dalla fisionomia tattica diversa rispetto al solito quella vista contro L'Aquila. Non vi dirò di numeri e di schieramenti da lavagna che fanno tanto tristezza nella loro aridità perché sono convinto che i numeri non abbiano anima e che mal si sposino con la dinamica che scaturisce da una partita di calcio. Guardate, lo ripeto, il calcio è un gioco che presuppone movimento, sovrapposizioni, inserimenti. Parecchia brava gente dimentica che il calcio è un gioco di movimento. Si può parlare, certo, di schieramento tattico; ma non esasperiamo l'intelligenza degli spettatori con questa mania di voler sempre e comunque parlare di schieramenti numerici, che è anche indice di pochi argomenti a disposizione. Chi vuole capire, capisca: il calcio giocato, scusate, è un'altra cosa … Ritorno alla partita con L'Aquila. Dunque, Palumbo s'inventa una formazione nuova di zecca. Deve fare innanzitutto i conti con gli under, che sono una ricchezza imprescindibile per la società. Manca Errico sulla fascia sinistra che viene sostituito da Agresta che under non è. In porta ci va il giovanissimo Stillo; sulla destra Balzano, al centro della difesa il duo Pepe-Fusco. A centrocampo Tricarico e Nigro con un inedito Fabio Orlando, schierato a sorpresa nella zona centrale a sostegno della manovra offensiva nelle vesti di rifinitore e di guastatore. A beneficio soprattutto di quanti non hanno assistito alla gara, dirò subito che proprio "Orlandino" rappresenta - unitamente al ritrovato Scarpa - la nota lieta della giornata. Da "Libro cuore" la favola del più giovane dei fratelli Orlando. Arriva a Pagani quasi in un "blocco", che comprende il fratello Luca, centravanti già noto per la facilità con cui si muove in zona gol. E' giovanissimo: non è facile alla sua età ritagliarsi uno spazio in una squadra che punta in alto. Poi la svolta: il ridimensionamento delle ambizioni; qualche giocatore esperto che va via; la difficoltà di quadrare il cerchio a centrocampo da parte dell'allenatore Palumbo. Ed eccolo "Orlandino" all'opera domenica contro L'Aquila in una posizione tattica inusuale. Il piccoletto gioca una infinità di palloni nella zona centrale del campo. Risulta imprendibile in più di una occasione, una zanzara di quelle che pungono e fanno male, avanti e indietro senza mai stancarsi, senza mai mollare il suo uomo, anche in una inedita posizione di frangiflutti quando é il suo avversario diretto a proporsi in avanti. Un piccoletto tutto sale e pepe nella zona nevralgica del campo; due passettini e via, con l'agilità di una libellula saltellante, con l'abilità di palleggi raffinati. Fantastica e degna di migliore fortuna una sua prolungata azione personale, con avversari saltati come birilli e conclusa con un tiro rasoterra a incrociare che termina beffardamente la sua corsa sul secondo palo, a portiere battuto. Questi sono pezzi di bravura che possono permettersi solo elementi di classe superiore e che danno del "tu" al pallone. Deve crescere ancora "Orlandino", certo, ma le premesse ci sono tutte. Soprattutto deve crescere la sua cassa toracica per poter reggere al ritmo intenso di novanta e più minuti. Non so se Palumbo la mossa "Orlandino" l'avesse già in mente o se invece l'abbia messa in essere per necessità. Ma una cosa è certa: se il più piccolo dei fratelli Orlando dovesse giocare ancora con lo stesso rendimento di domenica, lui che ha da poco compiuto diciotto anni, rappresenterà una grande risorsa non solo per la squadra, nelle gare a venire, ma anche per la società che avrà fra le mani un ragazzo di sicuro avvenire. Gioca bene "Orlandino" che esce fra gli applausi a ripresa inoltrata, ma gioca bene, quasi come ai bei tempi, anche Scarpa. La sua gara è di un'intensità infinita. Si propone in avanti sulla fascia sinistra, che è il suo regno, fa impazzire gli avversari che lo circondano, in due anche in tre, e non si ferma mai come in un moto perpetuo adesso che la condizione fisica è stata finalmente riacquistata. Quando esce "Orlandino", chiaramente in debito di ossigeno dopo una gara molto intensa, Scarpa si sposta sulla trequarti e lascia la fascia sinistra a Neglia, ma continua ad imperversare. Sfiora anche il gol con un diagonale meritevole di migliore fortuna ma il portiere avversario mette il pallone in angolo con affanno. La partita finisce uno a uno con tanti rimpianti da parte Paganese per quello che poteva essere e non è stato; ma questo è il calcio. Adesso sono in programma tre gare in una settimana che definiranno le ambizione della squadra. Si comincia domenica a Giulianova; poi si gioca in casa mercoledì con il Gavorrano per poi incontrare in trasferta la Neapolis di Mugnano. Tre impegni che dovranno dirci se possiamo ancora sperare di tenere l'attuale posizione di classifica e di poter conseguentemente aspirare alla promozione attraverso la lotteria dei play-off. Ma ci vorranno garretti sani e voglia di vincere. Senza riserve di alcun genere. Non credo si possa fare di più.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

27.2.12

Giudice Sportivo, un turno a Luca Orlando.

Il Giudice Sportivo della Lega PRO in riferimento al match Paganese – L’Aquila ha squalificato per un turno l’attaccante Luca Orlando “per recidività in ammonizione (IV inf.)” che salterà così il match di Giulianova. Tra gli abruzzesi, invece, mancheranno il centrocampista Della Penna e l’attaccante Picone
Clicca qui per l’intero comunicato
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO

Paganese-L'Aquila: le voci dagli spogliatoi.

Al termine della partita pareggiata per 1 a 1 al “Torre” tra Paganese e L’Aquila, il tecnico ospite Giuseppe Curci, che sostituiva lo squalificato Maurizio Ianni, si dice contento per il punto conquistato e per come sta andando la stagione:”Nel primo tempo siamo partiti bene. Siamo stati puniti da un rigore un po’ discutibile. La squadra ha accusato la stanchezza perché ha risentito delle quattro partite nell’ultima settimana. Stiamo giocando alla grande, stiamo rispettando in tutto e per tutto l’obiettivo Play-off, nonostante siamo in fase calante nelle ultime gare”.
L'allenatore azzurrostellato, Giuseppe Palumbo, non può che essere soddisfatto per la reazione della sua squadra, che ha in parte riscattato la figuraccia contro l'Aprilia di sette giorni fa. Il trainer di Venosa chiarisce anche sulla condizione dell'ultimo arrivato Raffaele De Martino, entrato in campo negli ultimi due minuti di gioco:”Abbiamo cominciato in sordina, ma poi ci siamo ripresi. Abbiamo fatto 20’ nel secondo tempo con un’intensità importante, ma ci è mancato solo il goal. Sono stato costretto a spostare Scarpa nel ruolo di seconda punta, e abbiamo perso qualcosa sulla corsia di sinistra. Questo perché, ripeto, non abbiamo una rosa adatta numericamente. Le prossime tre partite saranno fondamentali (Giulianova domenica, turno infrasettimanale col Gavorrano e sfida al Neapolis, ndr). In una di queste sicuramente giocherà dal primo minuto Raffaele De Martino. Il calciatore è arrivato in sovrappeso e dopo sei mesi di inattività, ma dovrà giocare dall’inizio per ritrovare la giusta condizione”.
Crede ancora nell'obiettivo Play-off il capitano della Paganese, Luca Fusco:”Siamo andati in difficoltà dopo il loro goal, ma poi ne siamo usciti benissimo. E’ un pareggio che ci sta un po’ stretto perché abbiamo giocato benissimo e abbiamo fatto molto di più rispetto alle ultime partite. Le prossime gare saranno decisive. Ci saranno diversi scontri diretti ma noi viviamo alla giornata. Eravamo partiti con altri propositi ma ora ce la metteremo tutta per conquistare l’ultimo posto valido per gli spareggi promozione”.
Sulla stessa lunghezza d'onda Salvatore Galizia, che nonostante non venga più impiegato come attaccante continua ad essere decisivo. E' stato lui, infatti, a conquistare il rigore trasformato poi da Scarpa per il definitivo 1 a 1:”Oggi abbiamo dato il massimo, siamo sulla strada giusta. Dobbiamo continuare così e penso che siamo ancora in corsa per toglierci belle soddisfazioni. In carriera ho sempre giocato come punta, ma anche come esterno. Io scendo in campo dove mi chiede di giocare il mister, ho sempre dato il massimo anche nelle ultime partite quando sono stato impiegato da mezzapunta o da centrocampista”.

Gianluca Pepe da tuttolegapro.com

Con il Giulianova a porte chiuse.

Si attende solo l'ufficialità da parte della Lega Pro. La gara Giulianova - Paganese, in programma domenica prossima allo stadio "Rubens Fadini", si disputerà senza la presenza di spettatori, a causa delle carenze rilevate nell'impianto sportivo abruzzese.

paganese.it

Palumbo: "Non vado via perché la Paganese si è svegliata".

L'allenatore sette giorni fa aveva pensato alle dimissioni: "Con L'Aquila c'è stata una grossa reazione"

“Abbiamo gio­cato una grande partita. Ri­spetto ad Aprilia, abbiamo fatto mille passi in avanti”. Il tecnico della Paganese, Pino Palumbo, è soddisfatto della prova dei suoi contro L’Aquila. Un pareggio importante. Ma c’è di più: l’allenatore con­ferma di restare a Pagani.
Sette giorni fa, dopo il 3-0 in terra laziale, aveva annunciato le dimissioni per poi tornare indietro sui suoi passi. “Volevo una reazione e i ra­gazzi mi hanno risposto po­sitivamente – dice Palumbo -. Resto convinto a Pagani. I problemi arri­vano quando si giocano tre partite in una settimana, con il nostro organico andiamo in difficoltà. Luca Orlando sarà squalificato? Una gior­nata di riposo se la merita, sarà dura sostituirlo”.

resport.it

Andrea Tricarico nella Top11 del girone B.

Dopo settimane spezzettate a causa del maltempo, siamo tornati a vivere una giornata calcistica all'insegna del bel tempo e della totalità delle gare. Dunque, scegliendo come modulo un interessante 4-4-2, la consueta Top 11 targata TLP e dedicata al Girone B di Seconda Divisione assume questa volta maggior rilevanza, dato che tutte le squadre sono scese in campo. Nella trentesima giornata il Perugia ringrazia il suo bomber Clemente che con la sua doppietta stende l’Aprilia e arriva a 20 gol stagionali. La Vigor Lamezia batte di misura il Neapolis e resta al secondo posto. In coda altro passo falso dell’Ebolitana: a fine gara viene esonerato il tecnico Domenico Giacomarro. Buon punto del Campobasso a Milazzo.
 
Portiere:
Ivano Feola (Chieti): l'estremo difensore classe '91 blinda con grandi interventi la propria porta dai tentativi di rimonta del Gavorrano. SPIDERMAN
 
Difesa:

Marco Bigoni (Chieti): un altro difensore nero-verde nella nostra top 11 di queste settimana. Il giovane difensore sfodera una grande prestazione condita dal gol che vale la vittoria. CORAGGIOSO
Gabriele Franchino (Vigor Lamezia): seppur giovanissimo (classe 91) sulla fascia è un martello per corsa e sovrapposizioni. Da tenere d'occhio... SCALPITANTE

Matteo Anania (Perugia): nella retroguardia umbra è il punto fisso su cui fare affidamento sempre e comunque. DUTTILE

Patrizio Caso (Arzanese): si conferma una delle certezze biancoceleste, disputando una prova di grande spessore contro la Vibonese. PILASTRO
 
Centrocampo:

Andrea Tricarico (Paganese): giocatore polivalente e di sostanza, è il classico elemento che farebbe la felicità di qualunque allenatore: rendimento costante e grande spirito di abnegazione. INDISPENSABILE

Giuseppe Todino (Campobasso): il capitano dei biancoblè  sigla il gol del pareggio su rigore. Peperino imprendibile lungo la fascia, dai suoi piedi nascono le giocate più importanti per i molisani. IMPRENDIBILE

Ciro Manzo (Arzanese): se i napoletani continuano a stupire, il merito è anche del centrocampista classe '79 che si conferma uno dei migliori esperti della categoria. PERNO

Stefano Rossini (Fondi): il classe '91 si riconferma uno dei migliori della sorprendente matricola laziale. PIMPANTE
 
Attacco:

Salvatore Carboni (Catanzaro): l’esperto attaccante sigla il suo ottavo centro in campionato. Un gol e tante conclusioni importanti verso la porta del Celano. FONDAMENTALE
Giampiero Clemente (Perugia): si conferma uno dei bomber più implacabili della categoria. La doppietta contro l’Aprilia (ventesimo gol stagionale) sancisce l’ormai certa promozione in Prima Divisione. IRRIDUCIBILE
 
Allenatore:

Eziolino Capuano (Fondi): settimana dopo settimana è riuscito a rilanciare le ambizioni e il rendimento della compagine laziale. Basterebbero queste parole per decretare i motivi della sua nomination a tecnico della giornata, ma non bisogna dimenticare il bel gioco che offre la sua squadra oltre ad una forte determinazione. TESTARDO


da tuttolegapro.com

Rassegna Stampa: La Gazzetta dello Sport.


Rassegna Stampa: Il Mattino.


Rassegna Stampa: La Città di Salerno.


Che dolore vedere gli spalti semideserti.

 Rubrica Una giornata particolare di Barbara Ruggiero per paganese.it

Calcio a parte, di particolare in una domenica come quella appena trascorsa, possiamo constatare una sola cosa: la disaffezione dell'ambiente alle sorti del club azzurrostellato. Fa male constatarlo, doverlo dire, doverlo scrivere; ma forse fa male di più rendersi conto – osservando gli spalti semideserti - di come siano cambiate le cose nel giro di pochissimo tempo. Solo chi ha nella mente le immagini degli spalti super affollati come in occasione delle finali play-off e nei giorni delle promozioni può provare delusione nel vedere allo stadio ogni domenica poco meno di cinquecento anime che, incuranti di ogni condizione climatica, continuano a sostenere in maniera incondizionata la propria squadra. Bisognerebbe interrogarsi sul perché di questo repentino cambiamento. Certo, quando le cose vanno bene è troppo semplice professarsi tifosi e correre allo stadio a incitare i propri beniamini. Il calcio è come una fede: si crede in qualcosa in maniera incondizionata e comunque vadano le cose, nel bene o nel male. E' un po' come una persona da amare: chi la abbandonerebbe proprio nel momento del bisogno? Ognuno di noi si è interrogato a lungo, in privato e in pubblico, su questa forma di “disaffezione” o “disinteresse”, su questo “assenteismo di massa” dagli spalti del “Marcello Torre”: risultati deludenti, prezzi alti, concorrenza spietata della pay-tv, freddo, caldo, orario particolare... Fatto sta che gli aficionados della Paganese sembrano ridursi sempre più di domenica in domenica sulle gradinate dello stadio. Qualcuno mi ha anche detto: “perfino alcuni abbonati, se non vinciamo oggi, mi hanno detto che non vengono più”. Non ci credo; non possiamo crederci; non è vero: l'amore per la propria squadra è forte e, pure con tutti i buoni propositi del mondo, è difficile staccarsene. Anzi, io proporrei di creare nuovamente interesse intorno alla squadra: coinvolgiamo i giovani, così come accaduto qualche tempo fa, portiamo le scolaresche allo stadio, formiamo gli scolari, i tifosi del domani e abituiamoli a seguire la propria squadra del cuore. Come prendere due piccioni con una sola fava: coinvolgere i giovani e, allo stesso tempo, tornare a riempire lo stadio. Infine, nota a margine, visto che si parla di tifosi, un augurio alla Gioventù Azzurra che in settimana ha festeggiato il proprio ventesimo compleanno e che domenica, così come tutti i gruppi organizzati che sono sempre al seguito della Paganese, non ha mancato di far sentire alla squadra il proprio sostegno.

Barbara Ruggiero

Rassegna Stampa: Il Centro ediz. L'Aquila.


Rassegna Stampa: Il Centro ediz. L'Aquila.


26.2.12

Squalifica in arrivo per Luca Orlando.

L'attaccante Luca Orlando salterà per squalifica ( recidività in ammonizione - quarta infrazione ) il prossimo match che vedrà gli azzurrostellati opposti al Giulianova.

Una buona Paganese fermata sul pari dall'Aquila.

Una buona Paganese non riesce a superare al "Marcello Torre" L'Aquila venendo bloccata sul risultato di uno a uno. Succede tutto nella prima frazione: al 16' Improta porta in vantaggio i suoi; al 24' Scarpa ristabilisce la parità su calcio di rigore. Rammarico per un palo interno colpito da Fabio Orlando e per la netta superiorità territoriale nella ripresa in cui è mancato soltanto il guizzo decisivo.
Palumbo deve rinunciare al difensore Errico e agli attaccanti Cognigni e Fava, vara un 4-2-3-1 con Luca Orlando terminale offensivo supportato alle sue spalle dal trio composto da Scapa, Galizia e Fabio Orlando. Tra i pali ritorna Stillo dopo il match con la Vigor Lamezia per la regola dei tre under.
La prima frazione di gioco si apre al 6' con una conclusione di Catinali che termina alla sinistra dell'estremo difensore azzurrostellato. Sessanta secondi dopo è Scarpa a provarci ma la sua conclusione dal limite termina debolmente a lato. Al 12' perfetta apertura dell'esterno torrese per Galizia che entrato in area effettua un tiro cross che si spegne sul fondo. Quattro minuti dopo al primo vero affondo L'Aquila passa in vantaggio: rimpallo al limite dell'area e sfera che giunge a Improta che di prima intenzione trafigge Stillo. Al 23' gli ospiti vanno vicino anche al raddoppio: Carcione, servito da Colussi, manda la sfera di poco a lato. Sul capovolgimento di fronte la Paganese agguanta il pari. Garaffoni atterra in piena area Galizia e sul conseguente calcio di rigore Scarpa spiazza Testa. Alla mezzora sono gli azzurrostellati a sfiorare il raddoppio: Fabio Orlando parte dalla trequarti, salta in rapida successione tre avversari ma la gioia dell'eurogol gli viene negata dal palo interno a Testa ormai battuto. Al 40' il classe '93 ci prova dalla lunga distanza ma la sfera termina a lato.
Nella ripresa continua il monologo azzurrostellato che nonostante una netta supremazia territoriale non riesce a trovare il guizzo vincente. Al 5' Testa respinge una punizione di Agresta, stessa sorte al 20' su quella di Scarpa. Alla mezzora continua il duello Testa – Scarpa con l'estremo aquilano che prima devia in angolo un'insidiosa conclusione e poi blocca il suo colpo di testa. La spinta azzurrostellata si spegne soltanto al triplice fischio finale. E' soltanto uno a uno al termine di una prestazione positiva dopo le sconfitte con Vigor Lamezia e Aprilia.

paganesecalcio.com

Paganese-L'Aquila: un pari che non accontenta nessuno.

Paganese e l’Aquila non sono andate oltre all’uno a uno e il punticino conquistato non ha accontentato nessuno visto che le prime tre della classe (Perugia, Vigor Lamezia e Catanzaro) oggi hanno ottenuto vittorie di misura riconfermandosi in piena zona promozione. La Paganese resta così agganciata al quinto posto con 47 punti, a quattro lunghezze proprio da L’Aquila che, con il punto conquistato al Torre, ha ottenuto il terzo pareggio consecutivo. I rossoblù non assaporano il gusto di una vittoria dal 22 Gennaio e oggi potevano addirittura portare a casa l’intera posta in palio visto che gli uomini di Ianni sono andati in vantaggio al 16’ con Impronta ma non sono stati bravi a chiudere la gara al 26’ con un’azione di Carcione che ha lanciato la sfera di poco al lato. Probabilmente il doppio svantaggio avrebbe fatto andare in crisi gli uomini di Palumbo ma invece, forse proprio galvanizzati dal goal sbagliato, gli azzurrostellati sono riusciti ad agguantare il pareggio grazie ad un rigore di Scarpa al 27’: come si suol dire, goal sbagliato, goal subito. L’Aquila, dopo il pareggio, non si è più vista anzi nel finale di primo tempo è arrivato anche il palo pieno preso da Orlando. Se la sfortuna non c’avesse messo il suo zampino e se il tiro si fosse concretizzato in goal, il vantaggio ottenuto avrebbe dato morale alla squadra campana che sarebbe andata negli spogliatoi con più serenità e Palumbo avrebbe potuto gestire diversamente il secondo tempo, ma purtroppo ciò non è accaduto. Nella ripresa L’Aquila ha provato a passare in vantaggio con conclusioni poco pericolose per impensierire Stillo e per meritare i tre punti anche perché, viste le azioni di entrambe le squadre, nel secondo tempo la Paganese ha giocato nettamente meglio sfiorando varie volte il goal del vantaggio che non è arrivato a causa delle belle parate del portiere avversario che ha detto di no prima a Scarpa e poi a Pepe. Dopo il triplice fischio, nonostante il rammarico per la vittoria mancata, la Paganese ha potuto comunque sorridere per la prestazione avuta in campo che ha mostrato un gioco di squadra nettamente migliore rispetto a quello avuto durante le gare contro la Vigor e l’Aprilia. Mister Palumbo si ritiene soddisfatto perché lui, durante tutta la settimana, ha chiesto ai suoi di scendere in campo con grinta e carattere e i ragazzi non hanno deluso le aspettative sotto il profilo della prestazione. E’ mancato il guizzo giusto ma continuando di questo passo, soprattutto con questo atteggiamento, le vittorie non tarderanno ad arrivare anzi già si spera di riuscire a fare il colpaccio Domenica prossima in trasferta contro il Giulianova.

Carmen Della Mura - paganinotizie.it

La Paganese non sfonda. Pari in rimonta con L’Aquila.

E’ soltanto 1 a 1 tra Paganese e L’Aquila nello scontro diretto per un posto nei play off. Le due squadre si affrontano a viso aperto, gli ospiti passano in vantaggio ma la reazione dei padroni di casa è davvero notevole. Alla fine il risultato starà stretto agli azzurrostellati, che hanno creato di più e mantenuto per tutta la gara il pallino del gioco. Mister Palumbo deve fare a meno di Errico e Fava, infortunati, e dello squalificato Cognigni. Il trainer lucano si affida a un 4-2-3-1 con Scarpa, Galizia e Fabio Orlando alle spalle dell’unica punta Luca Orlando. Il tecnico ospite Curci, che sostituisce lo squalificato Ianni, vara un 4-3-3 con Improta, Colussi e Calvarese a comporre il tridente offensivo. In campo anche Eduardo Catinali, a lungo vicino al trasferimento nella città liguorina. Dopo 16’ gli ospiti sono già in vantaggio. Merito dello sguizzante Improta, che approfitta di una respinta corta della difesa avversaria e trafigge Stillo. Al 21’ L’Aquila va vicina al raddoppio con Carcione ma sul capovolgimento di fronte Galizia è steso in area e il signor Francesco Castrignanò di Roma 2 assegna il penalty che Scarpa realizza calciando centrale. Al 33’ Fabio Orlando salta in dribbling quattro avversari e entra in area, ma il suo diagonale si stampa sul palo interno. Nel secondo tempo la Paganese domina la partita ma non riesce a concretizzare l’enorme mole di gioco prodotta. Un paio di punizioni da posizione defilata respinte da Testa sono il preludio al goal che però non arriva. L’occasione più importante della seconda frazione di gioco capita sui piedi di Scarpa al minuto numero 30. Il fantasista di Torre del Greco approfitta dello spazio creato dall’intelligente Luca Orlando, converge e lascia partire una conclusione forte e precisa che Testa devia in angolo. Per la Paganese il pareggio è comunque un risultato positivo considerando il trend negativo delle ultime gare e la forza dell’avversario. La classifica fa dormire sogni tranquilli all’Aquila ma non alla Paganese, che vede le inseguitrici avvicinarsi sempre di più. Domenica nella trasferta di Giulianova mancherà per squalifica Luca Orlando, il quale – diffidato – è stato ammonito quest’oggi.  

Gianluca Pepe per Calcionapoletano.com

Paganese, pari amaro con L'Aquila.

La Paganese non va oltre il pari contro l'Aquila e perde punti importanti da Chieti ed Arzanese. Palumbo sceglie il 4-2-3-1 con Fabio Orlando preferito a Neglia sulla trequarti, insieme a Scarpa e Galizia. L'Aquila, invece, si schiera col 4-3-3.
Iniziano meglio gli ospiti: il primo tiro è del numero 10 degli abruzzesi Catinali, fischiatissimo dal pubblico. Il suo tentativo si spegne però sul fondo. Al 7' Scarpa prova ad impensierire L'Aquila, palla a lato. La Paganese gioca meglio dei rossoblù, ma non riesce a creare seri pericoli a Testa. Al 15', però, gli ospiti vanno in vantaggio: errore di Fusco, Improta, grazie ad un rimpallo favorevole, si trova solo in area e non  sbaglia. Al 23' Carcione non inquadra la porta. Un minuto dopo Galizia viene atterrato in area: calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Scarpa che sigla l'1-1. La Paganese vuole il gol del vantaggio, ma, anche perché non aiutata molto dalla buona sorte, non lo trova. Al 31' Fabio Orlando si intrufola in area e centra il palo e poi la palla arriva al portiere. Al 40' tiro velleitario proprio di Fabio Orlando. La prima frazione di gioco si conclude con il risultato di 1-1.
Nel secondo tempo la Paganese non sfrutta le opportunità per vincere la partita. Al 56', però, è Stillo ad essere costretto ad un intervento, sulala botta dal limite di Agnello. Al 59' Ianni inserisce Capparella e Perfetti, che sostituiscono Carcione e Catinali. Al 65' Testa compie un buon intervento di pugno sul calcio di punizione di Scarpa. Dentro Cunzi che sostituisce un ispirato Improta e, fra gli azzurrostellati, in campo Neglia in luogo di Fabio Orlando. Al 73' Testa para un colpo di testa di Scarpa. Pochi secondi dopo, il numero 1 ospite salva il risultato deviando in corner un gran tiro di Scarpa. All'80' buon colpo di testa di Luca Orlando, ma l'estremo difensore rossoblù risponde presente. Nel finale la partita cala un po' di ritmo.

Adelmo Pagliuca

Pari e patta tra Paganese e L'Aquila.

Termina col risultato di 1 a 1 lo scontro diretto tra Paganese e L’Aquila, due squadre in corsa per un posto ai play off. Davanti ai 1000 spettatori del “Torre” gli azzurrostellati di Palumbo rimontano l’iniziale vantaggio ospite offrendo una prestazione di tutto rispetto e dando una risposta positiva a chi si chiedeva se questa squadra fosse ancora quella capace di lottare contro tutti ad inizio anno.
Mister Palumbo deve fare a meno di Cognigni, squalificato, e degli infortunati Fava e Errico. In attacco Luca Orlando è sostenuto da Galizia, Fabio Orlando e Scarpa. Il tecnico dell’Aquila Giuseppe Curci, che sostituisce lo squalificato Ianni, vara un 4-3-3 con Catinali, a lungo vicino alla Paganese, vertice basso di centrocampo e Improta, Calvarese e Colussi a comporre il tridente offensivo.
In un primo tempo molto divertente la prima vera occasione capita sui piedi di Improta al minuto numero 16: l’attaccante in maglia bianca non sbaglia approfittando di una corta respinta della difesa avversaria, trafiggendo Stillo sul primo palo. Gli ospiti vanno vicini al raddoppio al 21’ con Carcione, che servito con un passaggio filtrante non trova la porta a tu per tu con l’estremo difensore di casa. Sul capovolgimento di fronte Galizia è atterrato in area da un difensore e l’arbitro Francesco Castrignanò della sezione di Roma 2 non ha dubbi assegnando il penalty agli azzurrostellati. Dal dischetto Scarpa calcia centrale e ristabilisce la parità. Al 33’ va in scena lo show di Fabio Orlando, che va via a quattro avversari, vince un rimpallo, entra in area e calcia in diagonale ma la palla bacia il palo interno e finisce tra le braccia del portiere ospite Testa.
Nel secondo tempo la Paganese fa di tutto per passare in vantaggio ma L’Aquila riesce a salvarsi in più di un’occasione. Pronti via e una punizione tesa di Agresta è respinta da Testa; stessa sorte per una punizione da posizione defilata calciata direttamente in porta da Scarpa. Al 12’ Colussi fa da sponda per Agnello, il cui diagonale è parato in tuffo da Stillo. Gli azzurrostellati mantengono il pallino del gioco ma non riescono mai ad impensierire seriamente il portiere avversario se non al 30’, quando Scarpa si butta nello spazio creato dall’intelligente Luca Orlando e lascia partire una bella conclusione che Testa devìa in angolo. A due minuti dal termine il tecnico azzurrostellato Palumbo decide di mandare in campo Raffaele De Martino, arrivato agli inizi di febbraio. Il calciatore, in evidente sovrappeso, avrà un ruolo fondamentale nella sua nuova squadra quando avrà ritrovato la giusta condizione.
La gara termina dunque con un pareggio che sta stretto alla Paganese e fa felice L’Aquila, la quale con questo punto si conferma in piena zona play off. Gli azzurrostellati devono ancora fare i conti con una classifica che vede le dirette inseguitrici sempre più col fiato sul collo. Domenica prossima a Giulianova mancherà per squalifica Luca Orlando: il calciatore, diffidato, è stato ammonito quest’oggi.
Paganese – L’Aquila 1-1
Paganese (4-2-3-1): Stillo; Balzano, Fusco, Pepe, Agresta; Tricarico, Nigro; Scarpa (45’ st De Martino), Orlando F. (25’ st Neglia), Galizia; Orlando L. A disp.: Robertiello, Pastore, Loiacono, Sicignano, Giglio. All.: Palumbo
L’Aquila (4-3-3): Testa; Simoncini, Garaffoni, Ruggiero, Piccioni; Carcione (14’ st Capparella), Catinali (14’ st Perfetti), Agnello; Improta (25’ st Cunzi), Colussi, Calvarese. A disp.: Modesti, Tortora, Giglio, Campinoti. All.: Curci (Ianni squalificato)
Arbitro: Francesco Castrignanò di Roma 2 (Messina – Maspero)
Marcatori: 16’ pt Improta (A), 23’ pt Scarpa (P)
Note: spettatori 1000 circa. Ammoniti Garraffoni (A), L.Orlando (P)

Gianluca Pepe da Tuttolegapro.com

Paganese-L'Aquila 1-1: gli azzurrostellati non sanno più vincere.


25.2.12

Paganese-L'Aquila: così in campo.

Oltre a Cognigni (squalificato) e ad Errico (distrazione al polpaccio destro), mister Palumbo deve rinunciare anche a Fava alle prese con un fastidio alla schiena. Il tecnico di Venosa, quindi, sarà costretto ad affidarsi di nuovo al 4-2-3-1 che vede Stillo tra i pali, difesa composta dai centrali Fusco e Pepe con Balzano ed Agresta a presidiare le fasce. A centrocampo Tricarico sarà affiancato da Nigro mentre Neglia, Galizia e Scarpa agiranno alle spalle di Luca Orlando.

Questo il probabile undici (4-2-3-1): Stillo; Balzano, Pepe, Fusco, Agresta; Tricarico, Nigro; Neglia, Galizia, Scarpa; Orlando Luca. A disp.: Robertiello, Loiacono, Pastore, Sicignano, Giglio, De Martino, Orlando Fabio. All.: Palumbo.

paganese.it

I convocati per Paganese-L'Aquila.

Seduta di rifinitura questa mattina sul sintetico di Casola, in vista dell'importante scontro diretto di domani contro L'Aquila. Esercitazioni tecnico-tattiche per tutti i calciatori della rosa, eccezion fatta per Errico e Fava. Al primo è stata riscontrata una distrazione al polpaccio destro, mentre l'attaccante ha accusato ieri un fastidio alla schiena. Entrambi, insieme allo squalificato Cognigni, non sono stati convocati. Ecco la lista completa:
PORTIERI: Robertiello, Stillo;
DIFENSORI: Agresta, Balzano, Fusco, Loiacono, Nigro, Pastore, Pepe, Sicignano;
CENTROCAMPISTI: De Martino, Giglio, Neglia, Orlando F., Scarpa, Tricarico;
ATTACCANTI: Galizia, Orlando L.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO

24.2.12

Finalmente Scarpa, la Paganese ritrova il suo uomo in più.

Il fantasista ha scontato i due turni di squalifica e tornerà titolare contro L'Aquila
Continua senza sosta la preparazione della Paga­nese in vista del delicato match previsto domenica al “Marcello Torre” con­tro l’Aquila, ostica forma­zione abruzzese. Come i liguorini, anche i rossoblu sono stati protagonisti di un’ottima partenza in campionato, lottando costantemente per le prime due posizioni nel girone d’andata, accusando una live flessione in quello di ritorno. La squadra ha un po’ rallentato ultimamen­te, conseguendo dei risul­tati non eccellenti ( pareg­gio interno con Isola Liri e Chieti e sconfitta con il Fondi), ma nonostante ciò i numeri sono molto significativi. Solo 14 gol subiti, un vero e proprio biglietto da visita per una difesa solida e difficil­mente perforabile, e ben 7 vittorie esterne a garanti­re sulle grandi ambizioni di questo club. Starà a Pa­lumbo cercare di fermare gli abruzzesi: il tecnico di Venosa, nella giornata di ieri ha più volte mi­schiato le carte durante la consueta partitella in famiglia, per cercare di ottenere indicazioni con­vincenti da tutti i suoi effettivi. Il test match a ranghi misti, si è conclusa sul punteggio di 2-1 con reti dei fratelli Orlando da una parte e di Cogni­gni (che dovrà scontare un altro turno di squlifi­ca) dall’altra. Nella prima frazione, la formazione anti-Aquila sembrava essere quella composta dai fratelli Orlando, con la solita difesa (eccezion fatta per Agresta al posto dell’infortunato Errico), e Scarpa nel ruolo di rifini­tore. Il forte giocatore, è tornato disponibile dopo la doppia squalifica, con­seguita contro Vibonese e Vigor Lamezia, e cercherà di essere la guida della squadra.

Tutta Pagani si aspetta qualcosa in più da “Cic­cio”, vero e proprio idolo della tifoseria locale, che nelle ultime partite è riu­scito solo a litigare con ar­bitri e a fornire prestazio­ni opache. Il talentuoso fantasista sa bene di poter dare qualcosa in più, così come Fava, che dopo aver giocato diverse partite sottotono per via di un infortunio subito, vuole tornare il decisivo ariete ammirato nei mesi di set­tembre ed ottobre.

E’ ai giocatori più esper­ti che Palumbo chiede un cambio di rotta, sperando di potersi aspettare dai ex salernitani (entrambi di categoria superiore),non proteste e polemiche ar­bitrali, bensì una giocata che possa decidere la par­tita a proprio favore.

resport.it

Saldi al Torre, la Paganese vuole il pienone contro L’Aquila.

Prezzi bassi per riportare la gente allo stadio in occasione di una ricorrenza speciale. Domenica la Paganese ospiterà al “Torre” L’Aquila in quello che sarà un vero e proprio scontro diretto per un posto nei play-off. Gli azzurrostellati dopo la pesante sconfitta subita contro l’Aprilia vedono allontanarsi gli spareggi promozione, ma hanno ancora tanto tempo a disposizione per confermarsi in quinta posizione nonostante Gavorrano e Chieti siano pronte al sorpasso. Mister Pino Palumbo rimane saldo in sella dopo aver annunciato la propria volontà di dimettersi. Il trainer lucano deve fare i conti con una rosa risicata che non permette di avere alternative ai calciatori più importanti. Contro L’Aquila sarà ancora centrocampo in emergenza visto che Raffaele De Martino non è in grado di sostenere i 90’ di gioco. Il mediano nativo di Nocera Inferiore è stato acquistato a febbraio dopo i continui rifiuti di Edoardo Catinali, accasatosi poi all’Aquila. Domenica il calciatore ex Piacenza sarà regolarmente in campo dopo aver scontato ieri a Chieti la squalifica rimediata domenica scorsa contro l’Isola Liri. La Paganese spera di tornare alla vittoria, magari spinta dal pubblico delle grandi occasioni. A tal proposito la società ha confermato i prezzi bassi per i tagliandi d’ingresso – 10 euro per la Tribuna, 7 per i Distinti e 5 per la Curva – con la speranza di vedere il “Torre” riempirsi come ai bei tempi. La speranza è che la ricorrenza del 20° anniversario della nascita del gruppo organizzato “Gioventù Azzurra”, spostatosi nei distinti la scorsa stagione, serva a risvegliare nei cittadini paganesi l’amore per la squadra della propria città.

Gianluca Pepe per CalcioNapoletano.it.

Da Fondi a Fondi, cronistoria di un tracollo.

Rubrica La Paganese vista da...Nocera

L’unica nota positiva delle tre gare in una settimana, giocate dalla Palumbo band, e che hanno regalato la miseria di tre punti contro il Fondi, acciuffati peraltro per i capelli anzi per la zampata di Luca Orlando, è la speranza di una risalita. Quando si tocca il fondo a Fondi, contro l’Aprilia e scusate il voluto gioco di parole, non si può fare altro che riemergere dal fango, in quanto peggio, credo dopo l’ammutinamento calcistico, totale di un’intera squadra, non si possa fare. E’ umanamente e sportivamente impossibile ripetere una prestazione del genere che i colleghi laziali che l’hanno seguita non riuscivano a decifrare. Bene l’ha diagnosticata Palumbo, con un aggettivo che vale per tutti: “Penosa”. I primi segnali avuti nella difficile vittoria conseguita contro l’ex Capuano erano il preludio alla prestazione incolore e ricca di errori nel turno infrasettimanale contro il Lamezia. Nulla però faceva pensare alla disastrosa prova offerta contro la “Corazzata Aprilia“ che ha asfaltato i nostri azzurri incapaci di reagire, senza mai tirare in porta nemmeno una volta. Una squadra, lontana parente di quella non ammirata, ma comunque capace di avere spirito di applicazione, nella prima parte di campionato, che ha tenuto testa a tutte sino al giro di boa. Il capitano Fusco non aveva mai assistito a una prestazione del genere nella sua carriera, sperando che sia di monito per il prosieguo del campionato. Ora bisogna fare un altro discorso però: Che intende fare una squadra che mentalmente, fisicamente, come sottolineato dagli stessi protagonisti, è scarica e in capace di ripartire scivolando sempre più giù in classifica mettendo a rischio anche i play-off? La risposta l’attendiamo dagli stessi protagonisti e la possono fornire solo attraverso una maggiore applicazione e abnegazione al lavoro. Ma ci sono le condizioni? Altra domanda che mi sovviene. Ho visto, nel filmato del servizio di Fondi, gente che cadeva ai piedi degli avversari, non riuscendo a contrastare, a lottare a giocare a tirare. Il cambio tecnico e la precaria condizione fisica, figlia di una scellerata preparazione durante le feste natalizie, hanno acuito i problemi derivanti dal dover assimilare nuove idee tattiche e schemi rivoltati come un calzino per carenza di uomini a centrocampo. Tutte valide scusanti ma che cozzano nel dover assistere a una resa incondizionata come nelle gare con Lamezia e Aprilia. Nella vita, come nel calcio,si può sempre ripartire e speriamo, cancellando le ultime prestazioni, che si possa farlo, per non dilapidare il patrimonio play-off. L’invito allora, anche se inascoltato, è quello di recarci ancora al “Torre” e sostenere la casacca azzurra in questo delicato momento, unendo le nostre voci a quelle della Gioventù che da venti anni sostiene il vessillo azzurro stellato, formulandole gli auguri più sinceri di buon compleanno!

Peppe Nocera per paganese.it

23.2.12

Paganese: ultima chance.

Dopo le ultime due sconfitte subite, la Paganese è ufficialmente in crisi. Gli azzurrostellati hanno registrato un calo clamoroso durante il girone di ritorno perdendo punti importantissimi per la corsa playoff. Quando si gioca con grinta, mettendoci il cuore e dimostrando di lottare per la propria maglia, si può parlare di sfortuna se non arrivano i punti, se non si vincono i match. Ma quando si disputano partite come quella di Domenica scorsa contro l’Aprilia, le critiche sono inevitabili. Il portiere avversario non è mai stato tirato in causa e ciò dimostra quanto la Paganese abbia giocato una gara senza stimoli. E’ stato come se gli uomini di Palumbo si fossero già arresi, è come se già stessero mentalmente a fine campionato. Eppure i motivi per abbattersi non sembrano esserci. La possibilità di raggiungere l’obiettivo stagionale è ancora possibile, basta solo fare punti e non perdere gare contro avversari modesti o comunque inferiori da un punto di vista tattico. Palumbo si è spesso lamentato del fatto che la rosa a disposizione non vanta un numero congruo di elementi per poter fare cambi, durante le partite, che non vadano a diminuire il livello di bravura della squadra. Certamente il mister ha ragione, ma ciò non giustifica la prestazione di Domenica. Ora contro L’Aquila la Paganese deve cercare di agguantare i tre punti per recuperare terreno rispetto alle altre squadre. Galizia ha dichiarato che l’intera squadra si è parlata negli spogliatoi, sono state analizzate le brutte prestazioni avute e si è deciso di cambiare registro. Domenica prossima, al Marcello Torre, si vedrà se davvero gli azzurrostellati onoreranno la maglia e i colori che rappresentano quando scendono in campo. Si spera di vedere uno stadio gremito di tifosi ad incoraggiare la squadra. Probabilmente è davvero l’ultima chance.

Carmen della Mura - paganinotizie.it

Paganese, prezzi bassi per una ricorrenza speciale.

I play-off sono per la Paganese un obiettivo ancora possibile, a patto che la squadra azzurrostellata giochi con più determinazione rispetto alla disfatta del “Purificato” di Fondi, dove domenica scorsa l’Aprilia passeggiò contro Fusco e compagni. I laziali sono una delle tante compagini che ambiscono agli spareggi promozione e mettono il fiato sul collo alla Paganese, costretta a guardarsi alle spalle.
Gli azzurrostellati dovranno tornare alla vittoria al più presto per invertire la rotta e tornare nelle prime posizioni in classifica. L’umore dello spogliatoio non è il migliore dopo due sconfitte consecutive che hanno portato mister Pino Palumbo ad annunciare la propria volontà di dimettersi, salvo poi cambiare idea. Il tecnico lucano si trova a guidare una squadra apparsa spenta e senza idee; in più non ci sono ricambi per i calciatori più importanti della rosa e il centrocampo è un reparto totalmente in difficoltà dopo le partenze nel mercato di gennaio di Acoglanis e Russo e l’arrivo dello svincolato Raffaele De Martino.
Quest’ultimo viene però da sei mesi di inattività e sta lavorando per ritrovare la condizione ideale, ma non potrà dare il suo contributo alla Paganese nell’immediato futuro. Il centrocampista centrale nativo di Nocera Inferiore è stato acquistato dopo i continui rifiuti di Edoardo Catinali. L’ex Piacenza si è poi accasato all’Aquila, prossimo avversario degli azzurrostellati nonché seria candidata alla vittoria finale. Dopo essersi allenato per mesi con la troupe allora guidata da Grassadonia, Catinali affronterà i suoi vecchi compagni dopo aver scontato contro il Chieti la squalifica rimediata domenica scorsa nel match casalingo con l’Isola Liri. Gli abruzzesi vengono da due 0 a 0 consecutivi e vogliono tornare alla vittoria, che sarebbe l’ottava stagionale lontano dal pubblico amico.
Ma la Paganese non può permettersi di perdere altre partite e, in misura maggiore, altri scontri diretti. Per la gara di domenica la società ha deciso di confermare i prezzi bassi - 10 euro per la Tribuna, 7 per i Distinti e 5 per la Curva - sperando in un maggiore apporto del pubblico. “Le prime della classe saranno ospitate al ‘Torre’ nel girone di ritorno”, si diceva. Eppure contro Perugia e Vigor Lamezia non c’è stato un particolare incremento degli spettatori. La speranza è che la ricorrenza del 20° anniversario della nascita della Gioventù Azzurra, gruppo organizzato spostatosi nel settore Distinti lo scorso anno, possa servire a risvegliare la passione per la squadra della propria città nei troppo disinteressati sportivi liguorini.

Gianluca Pepe da Tuttolegapro

Bomber Fava ordina: "Paganese, rialzati".

Settimana decisamente amara per il club azzurro­stellato, che dopo le recenti e brucianti sconfitte rimediate in casa contro il Vigor La­mezia, e l’ultima in trasferta contro l’Aprilia ha brusca­mente frenato la rincorsa verso i sognati playoff. La miccia esplosa con i due sci­voloni consecutivi, in realtà era stata già avviata poco più di un mese fa, quando il tecnico Grassadonia, dopo un lungo tira e molla, lasciò definitivamente il proget­to Paganese, affidato poi, a Pino Palumbo, alla quarta esperienza con gli azzurro stellati, dopo la fortunata annata 2006/07 che si con­cluse con la promozione in Prima Divisione, seguite poi da due stagioni dove la So­cietà e il tecnico di Venosa si sono avvicinati e lasciati a più riprese, con esperien­ze a volte fortunate, altre meno e spesso accompagna­te da problemi di carattere finanziario. L’emergenza di una rosa ridotta all’osso, in diversi reparti, soprattut­to quello di centrocampo, ha messo a dura prova le prestazioni della squadra, calate vertiginosamente du­rante le ultime giornate.

A questo si aggiunge la grande quantità degli insidiosi turni infrasettimanali, aspetto di considerevole interesse, che per essere affrontato al me­glio necessita una panchina lunga e con valide alterna­tive. Condizione non soddi­sfatta, nonostante il recente acquisto come il centrocam­pista centrale De Martino e peggiorata dalle numerose assenze, causa sanzioni di­sciplinari, di elementi con­siderati fondamentali come Scarpa, che dopo la squali­fica rimediata durante Vibo­nese-Paganese, ha beccato un’ulteriore giornata di stop in seguito alla recidività di ammonizioni, salterà dun­que l’incontro con l’Aquila di domenica prossima. Do­menica al “Marcello Torre” arriverà l’Aquila, squadra che in classifica dista dalla squadra di casa appena tre punti, che per inseguire i playoff la Paganese dovrà necessariamente intascare. Il tecnico Palumbo domeni­ca potrà contare sull’esper­to attaccante Fava pronto a dare il massimo contro l’A­quila.

L’attaccante confida in una positiva prestazione personale e del suo gruppo: “Dobbiamo necessariamente riscattare il brutto risultato rimediato contro l’Aprilia, dove la squadra non ha mo­strato le sue qualità. Gioche­remo questa partita con mol­ta rabbia e determinazione per riconquistare la vittoria. L’Aquila è una squadra for­te e sarà un ottimo banco di prova. Dovremo essere all’al­tezza della situazione”-e si sofferma poi sulla turbolenta condizione della sua squadra e sull’emergenza rosa, più volte espressa dal tecnico, senza nascondere la grossa fiducia riposta nei prossimi impegni da affrontare: “Inu­tile girarci intorno, abbiamo perso un po’ di smalto rispet­to all’inizio della stagione. Il centrocampo è il reparto più colpito dall’assenza di ri­cambi, ma questa non deve essere una scappatoia né una giustificazione dei nostri re­centi risultati. Impegnandoci al massimo riusciremo a ve­nir fuori da questo periodo”.

resport.it

La Paganese chiama a raccolta i tifosi: prezzi popolari.

Prezzi ribassati in ogni set­tore dello stadio. E’ questa la notizia del giorno in casa Paganese. Come nell’ulti­mo match casalingo perso contro la Vigor Lamezia, anche per la sfida in programma al “Marcello Tor­re” contro l’Aquila, ci sa­ranno offerte speciali per tutti i settori dello stadio, a partire dalla curva, al qua­le si potrà accedere a soli 5 euro. Un vero e proprio appello di aiuto ai propri supporters da parte della dirigenza, che più che mai come in questo momento, ha bisogno di un 12esimo “uomo” per riuscire ad avere la meglio sulla for­mazione abruzzese, che ieri ha pareggiato per 0-0 nel recupero con il Chieti, e scacciare il momento no che accompagna gli azzur­rostellati.

Confermata la posizione di Palumbo alla guida dei liguorini, occorre dare il tutto per tutto per dimen­ticare definitivamente la pesante sconfitta di Fondi contro l’Aprilia, e cercare di guadagnare punti non più verso l’alto, bensì nei confronti delle dirette inse­guitrici alla griglia playoff: sia Gavorrano che Chieti, vivono infatti un buon mo­mento di forma, ed hanno recuperato non pochi punti di ritardo nelle ultime gior­nate. Il club toscano, mili­ta infatti, ad un solo punto dalla compagine salernita­na, mentre i neroverdi sono distanti sei punti ma han­no disputato ben tre gare in meno causa maltempo dell’ultimo mese. Virtual­mente fuori dalla zona post-season, non resta che alzare la testa e ritornare la formazione cinica e com­battiva ammirata fino a di­cembre, prima che diversi sfortunati fattori le facesse­ro perdere completamente la rotta.

Un’altra novità dovrebbe essere rappresentata dal cambio di modulo. Boc­ciato il 4-3-3 proposto al “Purificato”, il tecnico di Venosa potrebbe optare per un ritorno al classico 4-4-2 riportando nuovamente il bomber Orlando più vicino alla porta al fianco dell’e­sperto Fava. Con Scarpa al rientro dalla squalifica, pronto ad agire sulla fascia sinistra, saranno fonda­mentali gli uomini di mag­gior esperienza, per gui­dare i giovani ed uscire da questo delicato momento.

resport.it
 

Una giornata particolare.

"... da 20 anni imperversano negli stadi, nelle strade, nelle città senza alcuna distinzione. In molti si sono chiesti cosa abbiano di diverso, pochi lo hanno veramente capito, in fondo... sono semplicemente difformi dalle MASSE!".
Oggi la Gioventù Azzurra compie 20 anni. Auguri a tutti coloro che hanno reso possibile questo sogno. Forza Gioventù Azzurra!

Contro l'Aprilia un'allarmante assenza di determinazione.

Rubrica Sotto la lente del direttore di paganese.it

E' giunto, purtroppo, il tempo di abbandonare i sogni di grandezza, è tempo di ridimensionare i malcelati sogni di ineguagliabile competitività. Le concorrenti per la promozione diretta si sono definitivamente, ed inesorabilmente, allontanate mentre si avvicinano, minacciose ed inattese, altre pretendenti alla lotteria play-off. Ma, al di la del risultato, contro l'Aprilia è emersa un'allarmante assenza di determinazione, una preoccupante apatia, una disarmante abulia mista ad una inammissibile rassegnazione. La debacle contro i laziali ha lasciato l'amara sensazione che la squadra stia smarrendo certezze e convinzione, ha evidenziato, ancora una volta, i limiti strutturali, l'assenza di alternative, l'inadeguatezza, anche numerica, dell' organico. Era una gara da vincere per continuare a sperare e, forse, ad illudersi e sognare. Ma è stata l'ennesima conferma che sarebbe meglio, molto meglio, calarsi in questa nuova, colpevolmente, ridimensionata realtà. Bisognerà non pensare più ad impossibili rimonte, ma temere le insidie di chi insegue; il loro entusiasmo, la spregiudicatezza, le motivazioni potrebbero ridurre ed anche annullare la reale, indiscutibile differenza di valori. Meglio applicarsi, liberi mentalmente da inopportune a dannose tensioni, alla ricerca di un identità tattica definitiva o anche alternativa vista la duttilità del gruppo e la riconosciuta sagacia del tecnico. Mister Palumbo, dopo la condivisibilissima esternazione di domenica scorsa, dovrà ritrovare in se stesso la sfrenata voglia di continuare ad essere il validissimo punto di riferimento tecnico ed umano di un gruppo comprensibilmente stordito da un percorso fattosi improvvisamente impervio e pieno di inaspettate insidie ma che conserva, comunque, individualità di rilievo in ogni reparto ed in grado di ritrovarsi e ridimostrare la sua alta competitività. I calciatori, dai più esperti ai più giovani, dovranno ritrovare slancio, determinazione, voglia insaziabile di lottare per raggiungere l'obiettivo ampiamente alla sua portata, senza rese incondizionate e fatalistiche. Ritorneranno vittorie ed entusiasmo solo se tecnico, squadra e società ritroveranno unità d'intenti, compattezza, e la consapevolezza che c'è tempo, voglia e mezzi necessari per il raggiungimento del traguardo finale. E la partita contro L'Aquila dovrà essere l'inizio di questo nuovo percorso che non bisognerà, in alcun modo, fallire. Gli ambiziosissimi abruzzesi hanno un po' rallentato, la sconfitta di Fondi ed i pareggi contro l'Isola Liri ed il Chieti hanno di molto ridimensionato il loro sogno di promozione diretta ma hanno individualità e qualità per poter continuare a rincorrerla. Hanno subito solo 14 gol, hanno vinto 7 volte in trasferta, un biglietto da visita che la dice lunga su potenzialità, caratteristiche, omogeneità e pretese vincenti. Schierano fra i pali forse il miglior portiere della categoria: il richiestissimo e seguitissimo Testa ('90) che ha come compagni di reparto i centrali difensivi Garaffoni-Ruggiero, esperti, affidabili, sicuri carismatici. Sugli esterni difensivi agiscono due under Simoncini ('91) e l'ex Avellino Calvarese ('92) a sinistra pur essendo un destro naturale. Un reparto molto ben armonizzato che potrebbe però soffrire sugli esterni la vivacità di Neglia, la creatività del rientrante Scarpa, gli inserimenti del brillante ed insidiosissimo Galizia che aggiunti alla auspicabile ritrovata vena di Fava ed al riconosciuto cinismo di Orlando potrebbero perforare la munitissima difesa aquilana. L'ultimo arrivato Catinali è il valore aggiunto di un centrocampo che può avvalersi dell'aggressività del giovanissimo ed emergente under Agnello ('92) e delle qualità tecniche e tattiche del navigato Carcione (ex Salernitana e Benevento) un calciatore importante, completo, di grande spessore. Il tridente offensivo affida al potente Giglio o allo scalpitante Colussi il compito di aprire varchi e spazi offensivi all'essenziale e concretissimo Improta (10 gol) ed alle incontenibili progressioni del potente Piccioni. Bisognerà ritrovare la sbrigativa autorità del miglior Fusco, ricompattare e rasserenare i suoi giovani compagni di un reparto che dovrà ritrovare compattezza, concentrazione e massima applicazione nel limitare i varchi offensivi dove gli incursori avversari sono molto temibili. La Paganese deve ritornare a vincere, dimostrare che pur avendo lasciato, inopinatamente, agli altri i sogni di grandezza, vuole continuare a crederci ma non basteranno le indiscutibili qualità potenziali, bisognerà arricchirle di slancio, carattere, rabbia, cattiveria agonistica e cuore.

Carlo Vitiello per paganese.it

22.2.12

I recuperi dI campionato: vince la Vigor e pareggia L'Aquila.


In vendita i biglietti per Paganese-L'Aquila.

Sono in vendita dalla giornata di lunedì i tagliandi d’ingresso per assistere al match in programma domenica allo stadio “Marcello Torre”. Per la sfida con L’Aquila la Paganese Calcio 1926 srl ha deciso di non apportare nessuna modifica ai prezzi dei tagliandi d’ingresso confermando quelli utilizzati nel match con la Vigor Lamezia.

TRIBUNA 10 € + prevendita _________________
DISTINTI 7 € + prevendita
CURVA 5 € + prevendita
I biglietti Ridotti non saranno in vendita

UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO

21.2.12

Palumbo e la Paganese, un matrimonio da separati in casa.

Dopo il caso sulle presunte dimissioni, attorno alla Paganese, la sensazione è un po’ quella di un mister Palumbo separato in casa, in qualche modo costretto a rimanere per il bene di Pagani, e per non buttare nel panico l’intera tifoseria, nella speranza di salvare il possibile, e cercare di arrivare ai tanto agognati playoffs. Il mister liguorino, più volte aveva rilasciato di­chiarazioni sulla scarsità di ricambi e soluzioni nell’or­ganico a propria disposizio­ne, e aveva chiesto, seppur “a bassa voce”, rinforzi ade­guati sul mercato.

Non si può, dimenticare, a questo punto, che il mancato mer­cato di dicembre è dovuto ad una situazione societaria ben poco tranquilla, e che le dimissioni dell’ex tecni­co Grassadonia, sono state causate soprattutto da tale crisi. Ben più amara, invece, sembra essere la situazione dell’intera rosa azzurrostel­lata. Il gruppo, sembra aver perso la grinta e la deter­minazione di un tempo, ed è diventata di una fragilità disarmante: alla prima diffi­coltà, la squadra si piega su sé stessa, senza dare l’idea di poter reagire e ribaltare partite iniziate in salita. Un vero e proprio crollo, anche emotivo, mostrato nelle ul­time due partite, contro Vi­gor Lamezia e Aprilia. Ora resta da capire quali posso­no essere le reali ambizioni della Paganese. Si continua a parlare da mesi di playoff come obiettivo minimo da raggiungere, ma appare incomprensibile l’utilità di ar­rivare alla “post-season”in queste condizioni,da vittime sacrificali. Questo lo sa bene Palumbo, che ha provato a tirarsi fuori, troppo tardi però, e che ora deve cerca­re di ritrovare stimoli (lui stesso), e farli ritrovare alla propria formazione. Promo­zione, salvezza o fallimento, anche i tifosi più indulgenti chiedono una sola cosa: la dignità, da salvare in nome del proprio club e della pro­pria città.

RESPORT.IT

Dallo sfogo alla conferma: Paganese "attaccata" a Palumbo.

Non c’è pace in casa Pa­ganese. Dopo la pesante sconfitta di domenica al “Purificato” di Fondi con­tro un’ottima Aprilia, con­tinua a tenere banco il caso Palumbo.

Al termine della gara, persa in malo modo, l’allenatore azzurrostella­to si era lasciato andare a dichiarazioni allarmanti: “Parlerò al più presto con la società perché voglio preservare il mio nome: sono una persona ambi­ziosa e non posso prende­re una squadra nei playoff e portarla a metà classifica perché non ho i ricambi adatti”.

I più pensavano al peggio, ad una sorta di pausa di riflessione, per decidere sul da farsi. Nella serata di ieri, invece sem­bra essere radicalmente cambiata la situazione, con una conferma del trainer di Venosa alla guida del­la “stella”. Iniziavano già a circolare, velocemente, voci che parlavano di un possibile ritorno di Gras­sadonia, subito smentite, come di consueto. Ora resta da capire, però con quali motivazioni e ambizioni, l’esperto allenatore, alla sua quarta esperienza nella cit­tà salernitana, possa prose­guire questa avventura.

resport.it

Paganese, bisogna cambiare registro.

"Io queste figuracce non le voglio fare”: sono significative le parole del tecnico Pino Palumbo al termine della disfatta laziale contro l’Aprilia. Tre goal subiti in una gara disputata sotto tono, senza stimoli e senza creare pericoli per gli avversari sono indicatori significativi del momento di declino della Paganese. Il problema riguarda soprattutto il mancato arrivo di calciatori importanti a rinforzo della rosa che, dopo le varie importanti cessioni di Gennaio, si è indebolita moltissimo. Quindi non tutte le colpe sono di Palumbo. Prendere una squadra in zona play off e non riuscire a migliorarne o almeno a mantenerne la posizione in classifica sarebbe deludente per qualsiasi trainer, soprattutto se le cause del declino non riguardano incompetenze personali ma mancanza di elementi a disposizione per fare turnover o almeno per variare i moduli in senso tattico. Mancano i calciatori soprattutto a livello di numero e ciò porta ad una rigidità di scelta, a forzature di schemi e di pedine da inserire in campo. A fine partita Palumbo aveva parlato di dimissioni in quanto non è possibile tentare di giocare in modo brillante ogni gara avendo queste limitazioni. Notizie dell’ultima ora hanno smentito il possibile addio del tecnico azzurrostellato. Fatto sta che dopo le due sconfitte consecutive c’è davvero bisogno di sedersi e capire in che modo continuare a gestire questo campionato che si sta concludendo nel peggiore dei modi. Quando Grassadonia si è dimesso probabilmente aveva capito che, con le varie cessioni e senza arrivi di peso, il girone di ritorno della Paganese avrebbe registrato un importante declino della squadra. Ed infatti non aveva predetto un qualcosa di sbagliato. Riguardo l’ultima gara, l’Aprilia ha fatto tris ma avrebbe tranquillamente potuto fare poker se non fosse stato per il palo pieno preso alla fine del primo tempo e per la grande parata di Robertiello alla fine del secondo. La gara è stata chiusa virtualmente già nella prima frazione di gioco: al 6’ ha aperto le danze Criaco, seguito poi dal goal di Bonaiuto al 26’. Dopo il doppio svantaggio, la Paganese non si è più vista in campo. Nella riprese le cose non hanno subito un cambiamento e infatti l’Aprilia ha chiuso definitivamente il match con il goal di Gomes a 14’ dal termine della gara. E’ stato un gioco da ragazzi per gli uomini di Vivarini portare a casa i tre punti. La Paganese ha ufficialmente bisogno di un cambiamento per evitare ulteriori figuracce.



paganinotizie.it