26.1.12

Domenica è l'ultima occasione per lanciare un segnale agli avversari.

Un risultato non esaltante, certamente deludente per chi si attendeva una netta inversione di tendenza al cospetto di un avversario in crisi di risultati, di gioco e di tranquillità gestionale. I ciociari, reduci da 5 sconfitte consecutive ed in una situazione di classifica estremamente deficitaria, non potevano limitare, non avrebbero potuto tener testa ad una Paganese decisa a ricominciare un discorso vincente, riguadagnando, da subito, posizioni più consone alla competitività del suo organico. Ma sorprendentemente si è trovata di fronte una squadra che seppur in emergenza (quattro titolari infortunati e Costanzo in campo nonostante evidenti guai muscolari) ha sfoderato una gara tutto cuore, grinta, carattere e sconfinata determinazione. Mister Grossi conosceva pregi e difetti degli azzurrostellati ed ha impostato la gara su ritmi elevatissimi con una costante, smisurata intensità: sono state le armi giuste per limitare e contenere un avversario nettamente superiore alle qualità tecniche dei suoi uomini. Sapeva perfettamente, il bravo tecnico laziale, che poteva provocare disagi attaccando le fasce laterali dove, soprattutto a sinistra, emergono i limiti degli esterni difensivi avversari. Balzano ed Errico hanno sofferto moltissimo la veemente rapidità e l'aggressività costante degli esterni ciociari che sono stati determinanti nelle ripartenze e nelle finalizzazioni vincenti dell'Isola Liri. Nonostante le felici intuizioni del tecnico avversario una Paganese davvero arrembante e decisa non avrebbe avuto nessuna difficoltà a far sua la gara se i suoi attaccanti avessero dato un contributo sufficientemente adeguato al loro riconosciutissimo valore. Il bravo Orlando era stranamente nervoso e svagato, Fava involuto dal punto di vista fisico e mentale, Galizia svuotato di energie e di convinzione, non sono riusciti a concretizzare il gran lavoro in fase interditiva e di rilancio di un generosissimo Tricarico, del bravissimo Acoglanis (forse il migliore in campo) e dell'incontenibile Neglia. In terra laziale si è vista una squadra propositiva, vogliosa, equilibrata e convinta per tutti i novanta minuti, una squadra alla costante ricerca del gioco e del risultato pieno non raggiunto solo per mancanza di concretezza offensiva, per qualche episodio non fortunato e per qualche già evidenziata difficoltà sugli esterni difensivi. Una squadra che Palumbo arricchirà di saggezza tattica, di intelligente ricerca del risultato attraverso il gioco e del necessario cinismo sottorete. Non c'era Fusco e quasi nessuno se ne è accorto, è stato sostituito dall'imperioso, elegante e duttilissimo Nigro, mancava Scarpa e Neglia non l'ha fatto certamente rimpiangere soprattutto con i suoi utilissimi ripiegamenti nella fase di non possesso. Segnali confortanti dalla nuova guida tecnica che ha dimostrato la perfetta lettura tattica della gara inserendo Fabio Orlando quando i ciociari erano protesi solo a difendere il vantaggio ed occorreva un incursore rapido ed incisivo. La sua scelta è stata felicissima, "Orlandino" è stato decisivo ma è stata ingenerosa e molto poco condivisibile la sua contestazione al tecnico dopo il gol. Si poteva ottenere molto di più ma la prestazione è stata incoraggiante, per la riprova bisognerà attendere il big-match di domenica prossima contro la capolista Perugia. Gli umbri sono imbattuti da 13 gare, hanno vinto 8 volte in trasferta, non perdono fuori casa dalla prima di campionato (ad Aversa), vantano il miglior attacco (37 gol) ed una reparto difensivo molto solido e compatto: avversario fortissimo che la Paganese è in grado di battere a condizione che riesca ad esprimere, finalmente, le sue immense qualità individuali supportate da un assetto tattico solido ed equilibrato. Non sarà facile contro una squadra che annovera in organico giovani interessantissimi e calciatori di categoria esperti, validissimi e determinanti. Felicissima la scelta di schierare un under, Giordano ('91), fra i pali, in una difesa che garantisce esperienza e mestiere con i due centrali Cacioli - Russo e l'ex Pisa Anania a destra, slancio e freschezza con l'altro under Zanchi a sinistra. A centrocampo Benedetti e Borgese curano, con grande dedizione ma anche con discreti fondamentali, la fase interditiva a supporto della difesa ma anche ad utilissimo sostegno alla fase propositiva. Il reparto centrale viene brillantemente completato dal giovane Moscati ('91) bravo nel proporsi, già 3 gol, ma anche attento e puntuale nella fase di non possesso. In attacco, a sostegno della torre Tozzi Borsoi, un utilissimo e scaltro apripista, può esaltare le sue doti di imprevedibile realizzatore il bomber Clemente, un autentico e riconosciutissimo valore aggiunto. Il prolifico reparto offensivo viene arricchito, infine, dalla verve del giovane Ferri Marini o del più navigato e tattico Margarita. Scenderanno al "Torre" con sfrontatezza mista a tranquillità, convinzione e voglia di proseguire il loro percorso straordinariamente vincente. Per la Paganese è forse l'ultima occasione per inviare e gridare un segnale fortissimo agli avversari: VOGLIAMO VINCERE, NON MOLLEREMO, MAI !!!!!!

Carlo Vitiello per paganese.it