19.12.11

Una giornata particolare.

“Ma la Paganese può andare in serie B?”. Piove a dirotto mentre percorro la strada che porta allo stadio. Sono poche le anime che, incuranti del cattivo tempo, hanno deciso di assistere all'ultima gara prima delle vacanze natalizie. Faccio in tempo a stropicciarmi le orecchie e sento ancora: “Papà, mi senti? Hai capito che ti ho chiesto? La Paganese può andare in serie B?”. Mi volto di scatto per dare un volto alla vocina della domanda. E' un bambino di neppure dieci anni che, mano nella mano con il papà, si reca allo stadio nonostante la giornata sia pessima. Sarà uno dei bambini conquistati con la nuova politica di promozione della società nelle scuole elementari e medie della città. Nelle sue parole c'è tutto l'entusiasmo e l'emozione di un bambino che va allo stadio per la prima volta. Non resisto alla tentazione e rallento il passo per sentire ancora le tante domande ed i tanti perché, tipici dei ragazzi che vogliono crescere e conoscere il mondo. “Senti, ma le squadre che adesso stanno in serie A sono state in serie C come la Paganese? ”. Il bambino segue un discorso logico: se quelle di serie A sono state in serie C, allora anche la Paganese può andarci; incalza e non si accontenta di qualche rassicurazione del padre. E' un fiume in piena e continua con le domande. E poi conclude: “Mi porterai allo stadio quando andremo in serie B?”. Poi li perdo di vista quando le nostre strade si dividono: loro guadagnano l'ingresso dei distinti e io mi avvio verso la tribuna. Mi soffermo a pensare a l'aver visto la Paganese in serie C, era uno spartiacque tra generazioni diverse, a quanto siamo fortunati noi ad aver visto le due promozioni consecutive, e a chissà quanto tempo passerà perché per la Pagani sportiva torni un periodo brillante come quello. Salgo in tribuna, non faccio neanche in tempo a pensare “speriamo che quel bambino, come tutti gli altri, resti contento alla fine della partita” e assisto al gol dell'Arzanese. Immagino la delusione sul volto di quei pochi che – nonostante la giornata fredda e piovosa - hanno aderito con entusiasmo all'idea messa in campo dalla Paganese. Allo stesso modo immagino la soddisfazione e l'emozione per il gol realizzato sul finire della ripresa, nel momento del pareggio. Speriamo che un'iniziativa del genere si ripeta, magari quando le condizioni climatiche lo consentiranno. L'entusiasmo, la curiosità e l'innocenza dei bambini non può che far bene a questo ambiente! E poi, non dimentichiamolo mai, i bambini saranno i tifosi del domani!

Barbara Ruggiero per paganese.it