19.5.11

The show must go on.

The show must go on, cantava Farrokh Bulsara, al secolo Freddie Mercury, con i Queen. Lo spettacolo deve continuare: questa la traduzione della memorabile canzone del gruppo britannico, questo l'imperativo in casa Paganese dopo la cocente retrocessione arrivata domenica scorsa nonostante la vittoria sul SudTirol, che aveva portato gli azzurrostellati di Capuano a pari punti con gli altoatesini e col Monza. La classifica avulsa - che tiene conto in primis dei punti conquistati negli scontri diretti - è stata la seconda condanna, dopo quella dello scorso anno nei playout contro il Viareggio. Il silenzio finale è stato il fattore in comune che ha contraddistinto le due delusioni consecutive di un popolo, quello azzurrostellato, tornato a piangere dopo anni di gioie incredibili. Ma la voglia di seguire la propria squadra anche all'Inferno, come esplicitamente espresso da uno striscione nel settore Distinti messo in mostra domenica scorsa, è l'unica nota positiva del triste epilogo di una stagione altalenante, cominciata benissimo con le tre vittorie casalinghe consecutive, continuata male e finita peggio subito dopo un intermezzo mozzafiato che aveva permesso di recuperare punti su punti a Monza e SudTirol.
Nel calcio come nella vita si vince e si perde, e per questo sono bastate due sconfitte, una comprensibile nella tana del Gubbio capolista ed una un po' meno in casa con lo Spezia, a rovinare l'impegno profuso da una società pronta a mettersi in discussione, al pari di un allenatore, Ezio Capuano, che ci ha messo la faccia quando in sede di mercato ha convinto calciatori di un certo calibro (Ginestra, Fusco, Gatti, Ferraro) ad attraccare al porto della squadra ultima in classifica. I giochi sono fatti, disperarsi non serve a niente. Serve ripartire, rialzarsi. Con il presidente Trapani ben saldo alla guida della società e con i tifosi sempre al seguito della Magica Stella come se quest'ultima fosse una Cometa e a loro spettasse il ruolo di Re Magi. Bisogna ripartire con un progetto serio, con un allenatore capace (ben venga la riconferma di Capuano), costruendo una squadra giovane ma importante, ottenendo i contributi federali sull'utilizzo degli under ma allo stesso tempo scalando la classifica.
Bisognerà trovare un direttore affidabile, ed in questo caso sarebbero importanti le candidature di gente come D'Eboli, De Sanzo e Gianni Califano, che per vari motivi hanno lasciato una parte di cuore nella città di Sant'Alfonso. Ricominciare dopo una delusione così non sempre è facile, eppure dev'essere fatto, per riportare questa squadra in una categoria che aveva conquistato con tanti sacrifici, e che ha perso facendo a pieno il proprio dovere, mettendo in cascina la cifra non irrisoria di 32 punti. Sarà utile monetizzare al meglio dalle ormai certe cessioni di Tortori e Vicedomini, gente che merita palcoscenici ben più importanti, per dar vita ad un progetto molto ambizioso. Lo spettacolo non deve finire proprio ora, urge ridare importanza al nome di Pagani.

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com