28.3.11

Monza-Paganese 0-0: l'unico sussulto viene dalla tribuna VIP con Seedorf duramente contestato.

Missione fallita: il Monza non è riuscito a vincere neppure con l'altra squadra derelitta del girone, la Paganese. Uno scialbissimo 0-0 al Brianteo che significa 3 miseri punti racimolati nelle ultime 8 partite e permanenza all'ultimo posto della graduatoria. Mancano 6 gare alla fine di un'agonia che, salvo miracoli, sancirà la retrocessione della compagine biancorossa in Seconda Divisione. Evento che si verificherebbe alla vigilia del centenario sociale...
Oggi allo stadio era presente tutto lo "stato maggiore" del club brianzolo che, al termine del match, è stato pesantemente contestato dal pubblico di casa. Ma già all'inizio si respirava un'aria tutt'altro che leggera. Ad aggravare la situazione in via Ragazzi del '99 i fatti verificatisi negli ultimi sette giorni: il parapiglia scatenato dagli esasperati ultras al rientro della squadra dalla trasferta di Lumezzane, con Vignaroli malmenato, e la conseguente decisione del centrocampista ligure di rescindere, con l'assenso della dirigenza della società, il contratto stipulato appena due mesi prima. Inoltre, come a gettare benzina sul fuoco, l'ex team manager Diego Foresti, accompagnato dall'ex allenatore Giuliano Sonzogni, ha avvisato per tempo la Curva "Pieri" della sua presenza allo stadio. E così all'inizio del match, oltre ai cori per i due "beniamini" dei tempi della presidenza Begnini, nella "Sud" è stato esposto uno striscione recante la scritta "Bentornato Diego, la Pieri ti aspetta", una sorta di invito all'imprenditore ex dirigente a rilevare la proprietà del club. Come c'era da aspettarsi, a seguire non sono mancate le imprecazioni contro il garante dell'attuale proprietà, il centrocampista del Milan, Clarence Seedorf, riprese al 14' del primo tempo con condimento di vergognosi cori razzisti. Intanto la partita non dava segni di prendere vita sul serio. Del resto che la paura la faccia da padrona lo si intuisce dal fatto che entrambi gli allenatori fanno difendere la squadra con cinque uomini. Il tecnico biancorosso Corrado Verdelli deve fare a meno degli squalificati Barjie e Gambadori, sostituiti rispettivamente da Campinoti e Đokovic, e dello stanco Uggè (impegnato due giorni prima con la Nazionale Under 20), rimpiazzato da Dennis Esposito. Inoltre preferisce Stefano Seedorf a Furlan mentre il posto lasciato libero da Vignaroli viene occupato da Iacopino che a sua volta libera una casella nell'"undici" titolare a favore di Oualembo.

Nella prima frazione di gioco la noia è mortale e sul taccuino si registra solo al 18' un calcio di punizione di Lepore dalla tre quarti sinistra che permette a Ferraro di schiacciare di testa, però debolmente, verso la porta difesa da Westerveld, che dunque non ha problemi a neutralizzare il pericolo.

La ripresa comincia con Furlan al posto di Stefano Seedorf ma non succede ancora nulla. Allora al 16' Verdelli fa esordire Antonio Esposito come centrocampista laterale sinistro passando al modulo 4-4-2. Proprio il neoentrato al 22' effettua un tiro-cross che sorprende Ginestra costringendolo alla deviazione in corner. La Paganese risponde 4' dopo: Ferraro a centro area serve la sfera indietro a Lepore che calcia rasoterra e debolmente, non impensierendo Westerveld. Al 31' Oualembo crossa dalla destra, in mezzo all'area la palla viene "ciccata" da tutti e finisce dalle parti di Antonio Esposito che tira addosso ai difensori avversari. Al 34' il subentrato Prato ci prova da lontano, ma calcia troppo bene e Ginestra blocca stando fermo al centro della porta. Al 47', infine, la Paganese spreca malamente sulla tre quarti un'azione in netta superiorità numerica.

Al triplice fischio dalla curva e dalla tribuna partono massicce dosi di insulti all'indirizzo di Clarence Seedorf che decide di affrontare di petto la contestazione. A differenza delle altre volte, però, non riesce a parlare più del suo "progetto": i tifosi non gli credono più.
Ecco il video della contestazione dei tifosi ripreso da uno spettatore della tribuna: clicca qui.

Camillo Chiarino per www.mbnews.it