31.8.10

Palumbo: "Gli arbitri il lunedì fanno un altro lavoro".



Enrico Venni PAVIA. Non è sicuramente soddisfatto della direzione arbitrale il tecnico della Paganese, Giuseppe Palumbo e non lo nasconde nel dopopartita. Ma prima analizza il gol decisivo subito dai suoi giocatori. «Una gara che fino alla mezz'ora ha visto due formazioni affrontarsi principalmente a centrocampo - dichiara il tecnico della Paganese - Poi il Pavia ha trovato il tiro vincente, complice una nostra sfortunata deviazione che ha messo fuori causa Gabrieli. E dopo il loro vantaggio a mio avviso c'era un contatto in area che l'arbitro poteva anche punire con un rigore a nostro favore. E invece allo scadere del primo tempo c'è stata l'espulsione di Esposito». In quanto già ammonito il giocatore poteva stare più attento o la decisione è apparsa molto fiscale? «Gli arbitri possono permettersi di sbagliare a questi livelli, tanto domani mattina vanno a lavorare perché hanno una seconda professione e ci penalizzano - dichiara Palumbo - Il secondo fallo di Esposito non era sicuramente grave, da cartellino giallo e quindi questo ci ha penalizzato molto. Prima di tutto perché è stato un provvedimento ingiusto e poi perché ci ha condizionato per tutta la ripresa, dovendo giocare con l'uomo in meno». Paganese che nonostante tutto non è stata messa sotto dal Pavia nei secondi 45'. «E questo ci lascia ancora più rimpianti. Perché non ho visto un Pavia dominarci, anzi non si è vista la differenza dell'uomo più in campo. Una gara undici contro undici sarebbe stata sicuramente diversa e almeno un pareggio lo avremmo sicuramente potuto ottenere. Lo dimostra quello che si è visto nel primo tempo. Abbiamo dovuto spendere maggiori energie». Lo stesso mister Palumbo condanna invece l'espulsione di Liccardo. «Non può farsi buttar fuori al 95' per mancanza di rispetto nei confronti dell'arbitro - ribadisce - Oltre che inutile questa è una mancanza di educazione che non ci deve stare». E sulla ripresa il tecnico della Paganese ritorna ad analizzarla tatticamente. «L'uomo in meno ci ha visto dover affrontare la seconda parte di gara con soli tre uomini a centrocampo - ricorda Palumbo - e nonostante questo non abbiamo certo sfigurato. Anzi ditemi quanti tiri in porta ha fatto il Pavia più di noi nella ripresa». In tutta fretta la squadra esce dagli spogliatoi diretta all'aeroporto per ritornare a Pagani. Tra i pochi a concedersi per questioni di tempo il centrocampista Greco. «Dispiace per questa sconfitta perché come prestazione non abbiamo certamente demeritato - ribadisce il giocatore della Paganese - E soprattutto per un tempo in dieci uomini si è lottato alla pari contro il Pavia. A dimostrazione che undici contro undici le cose potevano sicuramente andare diversamente». Anche Greco ritorna sull'episodio che ha condizionato la gara l'espulsione di Giovanni Esposito. «Due mezzi falli a mio avviso - commenta il centrocampista della Paganese - Se nel primo il direttore di gara è stato fiscale, altrettanto lo è stato nella seconda occasione. È stato affrettato anche perché eravamo alla fine del primo tempo e non era il caso di ammonire per la seconda volta Esposito. Di positivo rimane - conclude Greco - che anche in dieci la nostra squadra ha dimostrato di avere lo spirito giusto. Il carattere c'è e giocando così sicuramente, senza episodi sfavorevoli che non dipendono da noi, i risultati arriveranno sicuramente in futuro». E questa è la speranza anche dei tifosi della Paganese già dalla sfida casalinga di domenica prossima contro il Bassano, altra neopromossa del girone A.

Il Mattino