16.8.10

Neapolis-Avellino 0-0: anche l'altra sfida finisce in parità.

L'Avellino esordisce con un pari nell'edizione 2010-2011 della Coppa Italia di lega Pro: 0-0 il risultato con il Neapolis sul neutro di Torre del Greco al termine di 90 minuti molto combattuti dal punto di vista agonistico. Dell'Avellino le migliori occasioni da rete ma alle conclusioni di Vicentin, Panatteri, Scandurra e Fanelli ha fatto sempre buona opposizione l'estremo difensore Napoli, tra i migliori in campo.

Marra ha schierato Marruocco tra i pali, Meola Puleo Nocerino e De Angelis in difesa, Viscido e D'Angelo in una linea mediana rinfoltita da Vianello e Panatteri e la coppia di granatieri Scandurra-Vicentin.
Davvero poco da segnalare nel primo tempo con le uniche emozioni ad inizio e fine frazione: protagonista Vicentin che in occasione di due calci dalla bandierina (al 6° e al 43°) ha fatto valere altezza e abilità nel gioco aereo; bravo il portiere napoletano a deviare le sue conclusioni. Nel secondo minuto di recupero ha provato Scandurra a rompere l'equilibrio con una caparbia azione personale conclusa con un diagonale terminato di poco a lato.

Alla ripresa del gioco l'Avellino si è presentato con Fanelli al posto di Viscido; dopo una insistita mischia nella propria area, salvata da Marruocco, i Lupi si son fatti nuovamente pericolosi sempre su azione di calcio d'angolo: al 50' è stato Nocerino a svettare più alto di tutti e a mandare il pallone di poco a lato.
Pochi minuti dopo Marra ha sostituito Vianello con Rega la cui partita, però, è durata solo 9 minuti; troppo nervoso l'ex ascolano oggetto di attenzioni particolari da parte dei difensori avversari. Nel finale di gara altre nitide occasioni per i biancoverdi: prima con Scandurra che, dopo aver preso il tempo a tutti sul corner di Fanelli, ha visto il suo colpo di testa respinto miracolosamente dal portiere Napoli, poi con Fanelli e Panatteri poco lucidi sotto porta.

L'Avellino, soprattutto nel secondo tempo, ha confermato di avere un ottimo potenziale offensivo e di essere davvero temibile nel gioco aereo; i tre over sulla linea difensiva, inoltre, hanno dato compattezza alla retroguardia che oggi ha corso pochissimi pericoli. Resta da registrare l'intesa tra i reparti e la fluidità della manovra palla a terra.

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