27.8.10

Il principe, la principessa e la ranocchia.

Finalmente, al quarto tentativo, la Paganese coglie la vittoria all’esordio in campionato, cosa mai successa da quando aveva fatto ritorno in C1 prima e Prima Divisione poi. Sassuolo, Foligno e Lecco l’anno scorso costituivano il tris di sconfitte infilato dagli azzurri alla prima uscita, ieri invece finalmente è stato sfatato il tabù-esordio e che esordio, affondando sotto tutti i punti di vista la corazzata Verona del Principe Giannini. Dovrà lavorare ancora l’ex centrocampista della Roma e della Nazionale per trasformare la sua creatura da ranocchia in principessa rifacendosi ad un cartone della Disney dello scorso Natale. La parte della bella principessa ieri è stata interpretata dalla Paganese umile ed autoritaria, con il passare dei minuti bella e spietata sotto rete, capace di gestire anche i momenti di carenza di energia emersi nel corso della gara in quel braciere all’aperto che ad un certo punto era diventato il "Torre". Un pomeriggio di emozioni iniziato personalmente prima della gara quando in tribuna stampa è stato ricordato, a due mesi dalla scomparsa, il collega Ninì Cesarano attraverso una lettera ed un mazzo di fiori, adagiati sul posto che abitualmente occupava, da parte dell’Assostampa Valle del Sarno nelle vesti del Presidente Salvatore Campitiello. Pochi minuti che hanno allargato la ferita in tutti i colleghi ed amici ancora increduli dinanzi alla prematura scomparsa. Le emozioni, dopo qualche lacrima trattenuta a stento ed un groppo alla gola, si sono trasferite sul terreno di gioco dove la nuova Paganese le ha regalate senza risparmiarsi. Innanzitutto voglio partire dalla fine, dalla sala stampa dove il tecnico Giannini ha davvero vestito i panni di Principe facendo fede al suo soprannome ammettendo la superiorità della Paganese senza trincerarsi dietro improbabili difese dei suoi, cosa che capita spesso per giustificare una sconfitta. Tedesco e compagni hanno infatti sfoderato un gran bella prestazione sorprendendo piacevolmente tutti, partendo con la sfrontatezza di chi sa che deve dare il mille per mille per superare un avversario sulla carta più forte. Una Paganese che finalmente ha un attacco di categoria, e si vede, che concretizza almeno il cinquanta per cento delle occasioni che crea con Tedesco che reputo tra i migliori in campo nella mia personale pagella insieme a Martinelli che non ricordo quanti interventi aerei ha effettuato, svettando su tutto e tutti annullando con Cuomo, poi uscito per infortunio, il capocannoniere Le Noci. Tedesco ha fatto reparto da solo, scorazzando in lungo e largo favorendo la manovra offensiva, andando alla conclusione più volte e colpendo anche un palo. Bene anche i giovani anche se qualche emozione e qualche incertezza s’è manifestata ma poca roba, è naturale. Insomma una Paganese che riparte da Tortori e Magliocco, il giovane e l’esperto, in un reparto che già brilla e che sarà impreziosito da un’altra gemma a breve come dovrebbe giungere ancora un centrocampista d’esperienza per dare maggiore quadratura ad un reparto insieme a Greco, Casisa, Vicidomini e Liccardo che già contro il Verona hanno mostrato ottime cose, vedi recupero di palla a centrocampo di Casisa ed assist al bacio per Tortori in occasione del vantaggio. Si sa i giovani volano sulle ali dell’entusiasmo, sta alla saggezza di Palumbo valorizzare questo aspetto e gestire mentalmente questa vittoria per non disperderla Pa...via.

Peppe Nocera per paganese.it