24.2.09

Un KO con attenuanti (di Peppe Nocera),

Gli applausi dell'infreddolito pubblico del "Torre", dopo la sconfitta con la capolista, sono stati il giusto incoraggiamento agli azzurrostellati che hanno fatto quello che potevano contro Di Gennaro e soci. Valutando freddamente la gara emerge chiaramente come il confronto di ieri fosse impari tra le due compagini. Era impari perché contro la corazzata del girone è impensabile concedere i vari Chiavaro, Taccola e Caracciolo oltre agli influenzati Esposito, Lasagna e Diogo presenti ma a mezzo servizio e debilitati dai farmaci e dulcis in fundo in extremis ha dato forfait anche Bacchi per noie muscolari durante il riscaldamento. Il divario peraltro, almeno nella prima parte della gara, è stato ampiamente colmato ma il ritmo e la grinta caratteristiche genetiche dell'undici di Capuano si sono infrante sull'ennesima capocciata dell'attaccante di giornata su palla inattiva per far crollare le speranze di tenere testa ai ragazzi di mister Giannini. Eppure i giallorossi, pur dimostrandosi estremamente quadrati e cinici, hanno fatto il minimo sindacale sfruttando due occasioni, due, portando via da Pagani l'intera posta in palio sintomo della squadra di rango. Il merito della squadra di Capuano è stato quello di giocarsela ugualmente a viso aperto sapendo di giocare su un equilibrio precario credendoci come sempre e non disdegnando il proprio credo anche se alla fine i valori vengono fuori. Analizzando la gara, pesa come un macigno l'ennesima disattenzione su calcio piazzato. Dopo Marino della Juve Stabia e Castaldo del Benevento questa volta ha festeggiato Di Gennaro che raggiunge in vetta il compagno di squadra Ginestra a quota dieci. A questo punto, come ha commentato a fine gara Berardi, che domenica dopo il giallo rimediato salterà con Caracciolo il derby con la Cavese, ora diventa un peso psicologico. Si soffre terribilmente su queste situazioni di gioco a cui per ora, nonostante il certosino lavoro del tecnico Capuano, non si trova rimedio. Un macigno nell'economia di una squadra, la quale ha già i suoi limiti offensivi, che rispetto alle formazioni avversarie paga un pedaggio in termini di esperienza e di qualità, dato risaputo visto il budget a disposizione della società. Il limite in attacco purtroppo è evidente se si considera che in queste sette gare del girone di ritorno, compreso recupero con le vespe, gli azzurri hanno realizzato solo tre reti di cui una sola finalizzata da un attaccante, Lasagna e le altre due da altrettanti centrocampisti Cucciniello ed Esposito. I numeri sono spietati e le sedici segnature rappresentano il magro bottino di un reparto leggerino. Nel frattempo abbiamo avuto, finalmente, la possibilità di ammirare il brasiliano Diogo il quale, nello sprazzo di gara che ha disputato, ha messo in mostra ottimi spunti che speriamo possano dare quella concretezza sotto rete che manca alla Paganese essendo un calciatore di indubbie qualità tecniche. Ho iniziato questo articolo sottolineando gli applausi della Curva alla squadra, tutt'altro concedo rispetto all'ultima sconfitta interna che risaliva al girone d'andata contro la Cavese, guarda caso il prossimo avversario degli azzurri. Quegli applausi siano di incoraggiamento a Capuano ed i calciatori per preparare al meglio la settimana che porta al "Simonetta Lamberti".

Peppe Nocera - paganese.it