25.2.09

Intervista a Schetter : "Di fronte avremo un'ottima squadra".



Antonio, dalla Sangiuseppese al Messina, dalla D alla B. Un percorso ricco di soddisfazioni. Quale il momento più difficile, quale il più esaltante….

" Il momento più difficile è stato il secondo anno alla Sangiuseppese nel quale ebbi un infortunio al ginocchio che mi ha tenuto lontano dai campi di gioco per tre mesi. Sembrava che la mia carriera fosse ormai compromessa. Il momento più bello è quello della vittoria del campionato di C2 con la Cavese ".


Un’esperienza in serie B vissuta anche con un altro compagno di squadra, Giancarlo Petrocco. Ci puoi ricordare qualche aneddoto che vi lega in quell’annata a Messina ?

" Quello che ci lega è stata la prima esperienza in serie B, un campionato difficile nel quale però abbiamo collezionato un buon numero di presenze, ben figurando ".

Non riferendosi solo al livello tecnico, qual è la differenza maggiore che hai notato tra la B e la Prima Divisione ?

" E' normale che a livello tecnico la differenza ci sia ma è diversa la preparazione alle gare, l'organizzazione. Si va a giocare in stadi che hanno fatto la storia del calcio. Si respira un'aria decisamente diversa ".

Per te, sinora due gol in campionato, uno a Foligno sul rinvio del portiere, l’altro domenica con un tiro quasi dalla bandierina. Entrambi particolari anche se l’importante è sempre segnare. Ce li puoi raccontare ?

" Quello di Foligno, come ho già detto altre volte, è stato un gol cercato perchè sul retropassaggio del difensore ci ho creduto sin dall'inizio. Ero convinto che il portiere potesse sbagliare e alla fine ho avuto ragione anche perchè di solito noi attaccanti in quei casi preferiamo recuperare fiato anzichè correre dietro alla palla. Quello di domenica, invece, è stato un tiro forte con la speranza che la palla andasse dentro, è andata direttamente in porta e sono ancora più contento ".

Domenica, intanto, ritorna il derby. Anche quello dell’andata fu risolto con un gol sicuramente non voluto. Che gara fu quella ?

" Fu una gara da classico derby. Partita sentitissima, poco gioco e molto cattiveria agonistica. Nella partita di domenica, invece, mi aspetto due squadre che, rispetto al girone d'andata, hanno trovato più continuità nel gioco e quindi mi attendo un'ottima partita ".

All’andata era leggermente favorita la Paganese con una Cavese ancora indecifrabile ma vinceste voi. Ora, invece, il pronostico è tutto dalla parte vostra. Sei d’accordo ?

" Nei derby squadre favorite non ne vedo perchè sono sempre partite sentitissime, giocate a viso aperto e a denti stretti. Nei derby si guarda tutto il contorno, tifoseria, società, l'importanza della partita è tanta per cui si da' sempre tutto ".

Da parte vostra, quale può essere la difficoltà di questo derby. L’obbligo di vincere a tutti i costi ?

" La difficoltà può essere quella di incontrare una Paganese arrabbiata dopo la sconfitta interna con il Gallipoli. Anche la classifica non l'aiuta tanto per cui ha bisogno di punti per tirarsi fuori. Non dobbiamo partire a razzo per sbloccare subito il risultato perchè di fronte, conoscendo tutti i calciatori, avremo un'ottima squadra ".

Intervista di Gianluca Russo - paganese.it