28.2.09

Da Scarnicci a Capuano nel segno degli ex (di Peppe Nocera).

Sfogliando l'album del derby scopriamo che il primo faccia a faccia tra le due società avviene addirittura ottantuno anni fa. Era il 1928. La Cavese, fondata nel 1919, aveva da poco compiuto nove anni, mentre la Paganese, sorta nel 1926, da qualche anno muoveva i primi calci nel panorama del football e le due squadre (nella foto), partecipanti a campionati diversi, si affrontarono in una gara amichevole al "Del Pino" di Pagani. Ignoto però, almeno al sottoscritto, il risultato di quella storica sfida.
E' una settimana particolare. E' la settimana che ci sta portando alla vigilia del sessantesimo derby della storia fra Cavese e Paganese. Le pagine ingiallite dei giornali riportano che la prima sfida risale addirittura al campionato di Prima Divisione, girone E, stagione 1945-46. La seconda guerra mondiale è appena finita ed anche il calcio nazionale e quello locale ha ripreso la sua normale attività agonistica. Una curiosità lega questi primi incontri tra aquilotti ed azzurri, entrambe le partite non si disputano sui rispettivi campi di gioco. La gara d'andata si gioca infatti il dieci febbraio del '46 al "Vestuti" di Salerno, solo qualche anno dopo Cava de' Tirreni avrà a disposizione il nuovo terreno di gioco in via Mazzini. Gara senza storia sul rettangolo di gioco dove gli azzurri vincono per 5-0 grazie alle reti di Coda, Pellegrino e tripletta di Piacentini. Al ritorno la partita è in programma, come tutte le gare interne di quella prima disagiata stagione calcistica post-bellica, al campo sportivo di Nocera Inferiore. Il vecchio "Del Pino" venne raso al suolo nel 1934 per far posto all'attuale villa comunale ed alle scuole elementari con conseguente chiusura dell'attività calcistica locale. Solo nel 1949 Pagani avrà il nuovo campo sportivo "Del Forno" e dunque, sul neutro di Nocera, Paganese e Cavese si affrontano per la seconda volta nella loro storia il sette aprile 1946, ancora una vittoria per gli azzurri di Tessitore e questa volta per 3-0. Comincia così la lunga storia dei derby vissuti tra varie epoche e disputati da allora almeno una volta in tutti i decenni tra calciatori che hanno vestito le due casacche con pari amore ed alterne fortune. Per citarne qualcuno, mi piace ricordare, tra i vari doppi ex, il capitano azzurro degli anni '60 Silvano Scarnicci che nella stagione 74/75, serie D, guiderà dalla panchina la Pro Cavese che presentava a centrocampo un'altra bandiera azzurrostellata di qualche anno prima, Granozi. Sempre in quel periodo va ricordato Masullo che ha militato sulle due sponde all'inizio degli anni '70. Come non ricordare Di Giaimo con gli aquilotti nel '72-'73 e poi in azzurro l'anno successivo ed ancora il paganese Ferraioli che conquista in due campionati di seguito altrettante promozioni in C prima nella sua terra natia e poi sotto i portici a metà degli anni settanta. Ricordo ancora Bellotti, calciatore ed allenatore prima e tecnico dopo della Paganese targata Trapani passando per il centrocampista Piemonte sino al bomber Orlando che fece rinascere con le sue reti il calcio con due promozioni in serie D agli inizi degli anni novanta, un pezzo di storia della Cavese Santin calciatore ed allenatore degli aquilotti passato alla guida della Paganese nel 2000. L'allenatore, cavese d'adozione, guiderà nella stagione 1980/81 la Cavese alla storica promozione in serie B tra le cui fila ci saranno futuri ed ex azzurri come Truddaiu e Grassi. Ricordiamo inoltre in epoche diverse i vari Rasi, Ruocco e Massimo Santaniello che in vari periodi hanno vestito le due casacche fino a giungere ai giorni nostri con il portiere Petrocco, il direttore generale D'Eboli, il massaggiatore Caso e l'attaccante Francesco Scarpa. Per chiudere questa carrellata, avendo tralasciato tanti e tanti protagonisti e me ne scuso, con Capuano, attuale tecnico azzurro indimenticato a Cava de' Tirreni. Il derby è anche questo ed oggi l'ho voluto raccontare sotto questa veste, di ricordi e personaggi, di sfide e di aneddoti anche perché domenica si festeggia il suo compleanno, si spegne la sessantesima candelina con l'augurio che queste due società possano raggiungere, per la felicità dei propri tifosi, i rispettivi traguardi.

Peppe Nocera - paganese.it

La Cavese non batte la Paganese in casa dal '79 (lacavese.it).

Cavese: Sorrentino show, 5 reti. Andrà subito in campo (Il Roma).

Derby: i convocati della Paganese.

I tecnici azzurrostellati Capuano e Pepe, per la gara di domani con la Cavese, hanno convocato i seguenti diciannove calciatori :

Portieri : Melillo, Pantanelli;

Difensori : Albano, Astarita, Chiavaro, De Giosa, Imparato, Taccola;

Centrocampisti : Capodaglio, Cucciniello, Esposito, Fiorentino, Iraci, Legittimo, Vitiello;

Attaccanti : Diogo Monteiro, Fanasca, Lasagna, Zarineh.

Non risultano tra i convocati gli squalificati Berardi, Caracciolo e l'infortunato Bacchi.

Gianluca Russo - paganese.it

Derby: i convocati della Cavese.

La SS Cavese 1919 comunica la lista dei 23 giocatori, attualmente in ritiro a Serino e, convocati dall'allenatore Andrea Camplone per la partita Cavese vs. Paganese in programma domani Domenica 1 Marzo 2009 ore 14:30 presso lo Stadio comunale "Simonetta Lamberti" di Cava de' Tirreni.
PORTIERI

Vincenzo Marruocco, Giancarlo Petrocco e Raffaele Sorriso.
DIFENSORI

Achille Andreozzi, Luigi Cipriani, Michele Ischia, Alessandro Farina, Luca Lacrimini, Alberto Nocerino, Luca Pierotti e Sergio Predko.
CENTROCAMPISTI

Gerardo Alfano, Francesco Favasuli, Felice Prevete, Vincenzo Riccio, Daniele Scartozzi e Filippo Viscido.
ATTACCANTI

Giuseppe Aquino, Vittorio Bernardo, Alessandro Romeo, Antonio Schetter, Tonino Sorrentino e Nazzareno Tarantino.

Squalificato: Giuseppe Anaclerio.

lacavese.it

27.2.09

Tegola sulla Paganese: Sodinha si ferma ancora.

PAGANI - Tutto da rifare. Se mai Eziolino Capuano avesse pensato ad una variante al suo ormai classico 3-5-2, ha dovuto rapidamente fare marcia indietro. Aveva infatti pensato a Fanasca e Felipe dal 1’ dietro Zarineh. Non si potrá fare, a meno di clamorosi recuperi dell’ultima ora. Perché? Il brasiliano Felipe Diogo si è nuovamente infortunato. Per lui l’Oscar della sfortuna da quando è arrivata nella cittá di Sant’Alfonso. Domenica scorsa primi assaggi di azzurrostellato, con moltissime probabilitá di essere dell’undici base nel derby, ed invece una botta alla caviglia, quella giá dolorante qualche settimana fa, lo ha tenuto fermo ieri.

Cosa cambia nei piani di Capuano questo nuovo stop di Felipe e quello di Bacchi? Con le giá previste assenze degli squalificati Berardi e Caracciolo, parlare di una Paganese rabberciata è dir poco. In difesa le presenze di Pantanelli in porta e quelle di Chiavaro, Taccola e De Giosa come centrali sono scontate. L’altro centrale, Imparato, potrebbe essere impiegato tra i 5 della mediana sulla parte destra, con Legittimo sull’out opposto. Confermata dalle prove di ieri la possibilitá che Antonio Esposito venga proposto in mezzo al campo con Capodaglio e Cucciniello. Davanti si va verso la conferma del duo d’attacco composto da Fanasca e Zarineh vista la condizione di Felipe. Tra i convocati quindi ci saranno di sicuro i giovanissimo Adiletta e Buonocore, che andranno ad aggiungersi a Melillo, Astarita, Iraci, Fiorentino e Lasagna. Tra i diciotto potrebbe però esserci a sorpresa anche Felipe, ma soltanto se il dolore alla caviglia scomparirá del tutto giá dalla giornata di oggi.

Giuseppe Della Morte - La Città

Verso Cavese-Paganese (da www.cavese.it).

I “lavori in corso” per l’imminente sfida con la Paganese di Mister Eziolino Capuano, si svolgono senza interruzioni di sorta, che se positiva, potrebbe costituire un ulteriore passo in avanti, e alimentare fortemente, quel sogno di gloria, non più esternato sottovoce.

Intorno al gruppo trainato da capitan Nocerino, si respira un’aria di entusiasmo e serenità. L’allegria e i buoni propositi, si respirano in ogni dove.

Dal magazziniere ai soci, dai calciatori ai bimbi, dai dirigenti alla tifoseria tutta poi, riecheggia di bocca in bocca quel tormento che ha spopola sul web: “perché Fariello è Fariello” questo per dire che in molti si identificano in quel sentimento antico che da un po’ di anni si era assopito nei meandri della memoria comune e che non permetteva più alla Città di Cava de’ Tirreni di poter partecipare sul territorio nazionale come un tempo.

Gli aquilotti di Mister Camplone, hanno riscattato quella generazione degli anni 70’ 80’ che, lungamente si è sentita calcisticamente parlando, “figlia di un dio minore”.

Questa società, sebbene si vociferi che ben presto verrà alimentata da un nuovo ingresso con tale “mister x”, è in questa stagione un po’ più spregiudicata del solito e più non si trattiene, di voler considerare realmente quel salto di qualità.

Certamente e in maniera del tutto inaspettata, il capo bandiera è forse da considerarsi il Direttore sportivo, Nicola Dionisio.

Tanto è che, lungo i vetusti portici, qualcuno, ha considerato di voler ripristinare una vecchia e famosa scritta che, i più attenti sicuramente ricorderanno, anni orsono percorrendo il salotto buono della città, sino a giungere al “Borgo Scacciaventi” si aveva modo di leggere: “Tivelli vo fa la serie A” traslandola in “Dionisio vo fa a serie B”, non fosse altro perché, di salotto in salotto giornalistico, a questa o a tal altra testata giornalistica, non smette mai di ripeterlo.

Detto questo, e alla luce degli ultimi due risultati positivi ai danni del Virtus Lanciano prima e del Real Marcianise poi,si può realmente affermare che, questo trend positivo, non è solo l’espressione di un gruppo coeso, dell’entusiasmo della tifoseria ma, la dimostrazione di qualità tecniche che, si sono ulteriormente rafforzate con gli innesti del mercato di gennaio.

Domenica 1 marzo 2009, 7 ° giornata di Campionato del girone B di ritorno del Campionato di I Divisone Lega Pro, in contemporanea al secondo dei quattro derby campani che, la squadra di Patron Della Monica disputerà contro la Paganese, la diretta antagonista per la corsa ai play-off, la solita squadra pugliese, il Foggia, affronta in casa, la prima della classe, ovvero il Gallipoli.

Mentre a Potenza si gioca Potenza – Crotone, l’Arezzo, invece è di scena a Pistoia e le vespe di Biancolino& co., prossime avversarie degli aquilotti, dopo la sosta dell’otto marzo, ospitano il Perugia e dulcis in fundo, Benevento - Sorrento.

Tutte più o meno sfide difficili e per rivolgere l’attenzione prettamente a Cavese – Paganese, quest’ultima, arriverà a Cava de’ Tirreni, non in perfette condizioni fisiche e psicologiche; in più Mister Capuano dovrà fare a meno perché, squalificati Caracciolo e Berardi e siccome la posta in palio è ghiotta anche per gli azzurri stellati, si ipotizza che il coach salernitano, impiegherà una difesa a tre Chiavaro centrale con gli esterni più offensivi e a centrocampo, impiegherà il giovanissimo centrocampista di belle speranze, Cuciniello.

In casa aquilotta, invece, la formazione è come negli usi e costumi del tecnico abruzzese, top secret sino al fischio d’inizio.

Nulla sembra comunque impensierire Mister Camplone, anche l’assenza per squalifica rimediata al “Pinto” di Caserta, dal numero 4 Giuseppe Anaclerio, ed è dunque ipotizzabile che, in cabina di regia prenderà posto il “ringhio” metelliano, Gerardo Alfano, Favasuli e Scartozzi laterali: il primo a sinistra il secondo a destra.

A ogni modo e qualunque siano i tatticismi, la trasferta è vietata purtroppo ai sostenitori di controparte così come lo fu nel match di andata per i tifosi della valle metelliana.

Questo se si vuole, è l’unico neo negativo di una sfida che si preannuncia entusiasmante. Non resta da dire che, vinca il migliore, speriamo che il migliore sia la squadra blufonce.

Di Annabella Senatore da www.cavese.it

Schetter: “Un gol nel derby per volare”.

Due gol da sei punti. Dopo il gol vittoria di Foligno all’andata Schetter si è ripetuto a Caserta. Finora la punta di “diamante” della Cavese è riuscita a trovare il gol in solo due occasioni ma in entrambi i casi le sue reti si sono rivelate decisive. Non ha perso il vizio di segnare gol “pesanti” anche se gli manca ancora il gol in casa.

“Ho una grande voglia di sbloccarmi anche in casa. Ma l’importante è che la Cavese vinca. Se fosse proprio un mio gol a decidere il derby contro la Paganese sarei contentissimo. Abbiamo una buona occasione per allungare ancora il passo in classifica. Dobbiamo cercare di non lasciarci sfuggire questa opportunità.
Se guardiamo agli ultimi risultati è chiaro che il campionato è ancora aperto. Nessuno avrebbe previsto il calo del Foggia o dell’Arezzo o del Benevento. Stop che ci hanno permesso di avvicinarsi alle prime della classe e di allungare sul Foggia. Se poi consideriamo che domenica sono in programma Gallipoli - Foggia e Pistoiese - Arezzo non è difficile dire che potrebbe essere un nuovo turno favorevole per noi. Questi conti si possono fare solo se vinciamo. Proprio per questo preferisco che a parlare sia prima il campo. Una volta terminata la partita daremo un’occhiata anche alle altre partite, prima sarebbe soltanto un errore che potrebbe toglierci un po’ di concentrazione.
Loro vengono da una sconfitta ed hanno bisogno di punti per riprendere il cammino salvezza. Noi siamo reduci da due vittorie ed abbiamo l’entusiasmo a mille. Dobbiamo cercare di trovare la giusta concentrazione per scendere in campo con la determinazione che ci ha sempre contraddistinto nelle gare precedenti. Domenica sarà una partita molto difficile contro una squadra che sa come chiudere gli spazi e se scendessimo in campo pensando di aver già vinto rimedieremmo solo una brutta figura. E questo non vogliamo che accada. Non sarà una partita spettacolare perché troveremo di fronte una squadra chiusa. Dovremo stare molto attenti ed evitare di buttarci all’attacco alla ricerca del gol sin dal primo minuto. Dovremo essere pazienti e pronti a sfruttare ogni minima palla gol”


paganese.net da La Città

Camplone e Capuano, è anche il loro derby.



Eziolino: «Io ho fatto più gavetta di lui». L’altro: «È un personaggio folkloristico».

FILIPPO ZENNA Vicini, ma irraggiungibili: perché così diversi, quasi antitetici nel modo di vedere e vivere il calcio. Divisi da una linea d'asfalto di pochi chilometri, ma così uniti in un abbraccio simbolico che testimonia stima e rispetto reciproci: si studiano, si valutano, si scambiano complimenti sinceri ed un po' si temono Andrea Camplone ed Ezio Capuano alla vigilia del grande derby tra Cavese e Paganese (vietata ai tifosi ospiti) , a poche "metri" da quel bivio che potrebbe decidere un'intera stagione (tanto per gli aquilotti, che intendono allungare sul Foggia e consolidare la propria posizione all'interno della griglia play-off, quanto per gli azzurrostellati, che vogliono tirarsi fuori dai guai della bassa classifica). L'uno - Camplone - "invidia" all'altro esperienza, carisma e capacità motivazionali; l'altro - Capuano - riconosce al "rivale" brillantezza di gioco ed idee all'avanguardia: messi insieme creerebbero l'allenatore perfetto, capace di combinare calcio champagne e sagacia tattica. Ma verrebbe probabilmente fuori anche una persona con gravi disturbi di personalità perché Camplone e Capuano sono troppo diversi per esser conciliati. Il primo è riservato, schivo, un po' permaloso, spesso troppo serioso, il secondo è l'istrione per antonomasia: vulcanico, esplosivo, eccessivamente istintivo, imprevedibile e naif. Basta riavvolgere il nastro delle dichiarazioni per comprenderne la diversità: Camplone parlava ancora di salvezza alla vigilia del derby di Caserta contro il Real Marcianise (soltanto adesso che c'è quasi la certezza matematica s'è leggermente sbilanciato), Capuano adulava se stesso ed il proprio eserciti di condottieri per le imprese - definite titaniche - compiute contro Juve Stabia, Benevento ed andando a ritroso contro Perugia, Foggia e Taranto. Anche il modo di vivere la panchina è totalmente diverso: l'allenatore della Cavese raramente oltrepassa la linea che delimita l'area tecnica, osserva gran parte della gara con le braccia conserte, mantiene una calma così "british" da fare invidia; ha probabilmente appreso in tal senso dal "maestro" Galeone, che lo allenava ai tempi del grande Pescara. Capuano, invece, suda più dei giocatori in campo, quasi "sputa" l'anima perché i suoi consigli non restino inascoltati, è tra i tecnici più espulsi d'Italia per l'intensità con cui vive le partite e la goliardia con cui festeggia vittorie storiche (consigliabile un giro su youtube per le immagini memorabili del dopo Juve Stabia-Avellino: stagione 2006/07). Vivono praticamente agli antipodi Camplone e Capuano eppure si stimano tantissimo: vale probabilmente la legge degli opposti che si attraggono. Alla vigilia del grande derby gli elogi quasi si sprecano: «Grandissimo allenatore e persona squisita - Capuano parla di Camplone - Fa giocare un gran calcio alle squadre che allena e sta dimostrando di avere anche ottime capacità gestionali in un contesto difficile come Cava de' Tirreni dove un giovane emergente corre anche il rischio di bruciarsi. Ha la fortuna di guidare un organico molto forte, ma anche tanta bravura: non era facile inserirsi tra le grandi con una concorrenza così accanita e numerosa. Ha fatto anche una discreta gavetta prima di arrivare in alto: non come me che sono partito dai campi polverosi della Promozione, ma le ossa se le è comunque fatte prima di compiere il grande salto». Risponde per le rime Andrea Camplone: «Capuano ha tantissima esperienza, è abituato alle piazze calde, prepara scrupolosamente le partite ed ha soprattutto una capacità eccezionale di tirar fuori il massimo dai calciatori: è uno dei più grandi motivatori in circolazione. È un po' folcloristico negli atteggiamenti, ma quest'aspetto fa parte del personaggio Capuano».

Il Mattino

Designazione arbitrale.

A dirigere la gara Cavese - Paganese sarà il signor Piero Giacomelli della sezione di Trieste coadiuvato dai signori Antonio Parisse della sezione di Avezzano e Luca Fiorucci della sezione di Gubbio.
Giacomelli è al secondo anno in Can Pro, Parisse e Fiorucci al terzo.

Paganese.it

Anteprima della 24esima giornata.

Benevento – Sorrento
Cavese – PAGANESE
Foligno – R. Marcianise
Gallipoli – Foggia
Juve Stabia – Perugia
Pistoiese – Arezzo
Potenza – Crotone
Taranto – Ternana
V. Lanciano – Pescara


Benevento (40) – Sorrento (28). Per il Benevento, reduce da due sconfitte consecutive, è l’occasione giusta per ripartire verso il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, anche per ricacciare via tutti i mugugni delle ultime settimane. L’avversario di turno sarà il Sorrento, anch’esso reduce dalla cocente sconfitta di sette giorni fa tra le mura amiche contro il Foligno, che vorrà uscire almeno indenne dal “Santa Colomba” per non vedersi risucchiare nelle sabbie mobile della bassa classifica

Cavese (38) – PAGANESE (27). Derby campano al “Simonetta Lamberti” di Cava dè Tirreni. Dando uno sguardo alla classifica verrebbe da pensare ad un match senza storia con la locale formazione blufoncè nettamente favorita per la conquista dell’intera posta in palio, ma, come avvenuta altre volte, i derby vanno aldilà di qualsiasi pronostico. Di fronte ci sarà un’agguerrita Paganese guidata dal vulcanico Eziolino Capuano a caccia di punti preziosi per la salvezza

Foligno (27) – R. Marcianise (27). Sfida salvezza all’”Enzo Blasone” della cittadina umbra. Le formazioni entrambe stazionano sulla soglia dei play-out ma si avvicinano a questo importantissimo match con umori nettamente differenti. Da un lato ci sarà un Foligno motivatissimo che sta disputando un incredibile girone di ritorno (13 punti conquistati sui 18 disponibili) che battendo una diretta concorrente per la salvezza si avvicinerà ancor di più all’obiettivo stagionale. Dall’altro canto ci sarà un Real Marcianise, reduce dalla sconfitta interna di sette giorni fa, che sembra aver perso la lucidità che aveva condizionato l’intero girone d’andata

Gallipoli (47) – Foggia (36). Big match della 24° giornata all’”Antonio Bianco” di Gallipoli. La capolista Gallipoli vorrà continuare la propria marcia verso la serie B sfruttando anche il fattore campo, dove ha totalizzato ben 29 punti sui 33 disponibili senza subire sconfitte. Dall’altro canto si presenterà un Foggia a caccia di punti, reduce dal pari di sette giorni fa con il fanalino di coda Pistoiese, che però lontano dallo “Zaccheria” di Foggia ha vinto soltanto una volta.

Juve Stabia (22) – Perugia (29). Match delicatissimo sul neutro di Torre Annunziata, dove si affronteranno due squadre impegnate nella lotta salvezza, nonostante fossero partite ad inizio campionato con obiettivi totalmente differenti. La Juve Stabia, che in settimana ha proclamato la fine del ritiro dopo la stipula di un patto salvezza tra la rosa e la dirigenza, vorrà conquistare l’intera posta in palio sia per avvicinarsi alle dirette concorrenti per la salvezza sia per non deludere ancora una volta dirigenza e tifoseria. Dall’altro canto il Perugia, del Pagliari-bis, reduce dalla netta vittoria contro il Potenza domenica scorsa, giocherà senza porsi dei limiti per questa trasferta insidiosa in terra campana

Pistoiese (15) – Arezzo (40). Al “Marcello Melani” di Pistoia match delicatissimo con due formazioni con obiettivi totalmente differenti. La Pistoiese, in fondo alla graduatoria, è alla ricerca spasmodica di punti che le consentirebbero almeno la disputa degli spareggi play-out, mentre dall’altro si presenterà un Arezzo, che in settimana ha esonerato Cari per Ugolotti, desideroso di continuare la rincorsa alla capolista Gallipoli, distante ben sette punti
Potenza (16) – Crotone (45). Identica presentazione del match sopra-descritto. Situazione delicatissima a Potenza, dove la tifoseria è in rotta con la dirigenza, ed una sconfitta domenica lascerebbe ancora più strascichi nel capoluogo lucano. Dall’altro canto si presenterà un super Crotone, reduce da tre vittorie consecutive, che vorrà continuare la sua striscia positiva.

Taranto (26) – Ternana (30). Match salvezza anche allo “Jacovone” di Taranto. I rossoblu locali soltanto con una vittoria potrebbero cercar di allontanarsi dalla piena zona play-out mentre la Ternana scenderà in Puglia per la conquista del doppio risultato.

V. Lanciano (27) – Pescara (28). Identica presentazione del match sopra-citato

Paganese.net

26.2.09

In amichevole tripletta di Zarineh.

E' terminata cinque a zero l'amichevole disputata questo pomeriggio a Tramonti con la locale formazione militante nel campionato di 1ª Categoria.
Al test, suddiviso in tre tempi da 30' ciascuno, non hanno preso Fabrizio Caracciolo e Simone Berardi, che squalificati sono stati tenuti a riposo, l'infortunato Danilo Bacchi e l'attaccante Felipe Diogo Monteiro che, nell'allenamento di ieri, ha accusato problemi alla caviglia destra, la stessa infortunatasi nel primo allenamento in azzurrostellato. Il calciatore sarà comunque a disposizione di mister Capuano per la trasferta di Cava.
Le reti sono state messe a segno, nella prima frazione, da Fanasca, nella seconda da Taccola e Zarineh il quale è andato in rete per altre due volte anche nell'ultimo tempo.

Peppe Nocera - paganese.it

Paganese, Capuano si ritrova con gli uomini contati.

PAGANI - I derby non hanno mai un esito scontato. Basti pensare al super Barcellona che sabato scorso ha perduto in casa con l’Espanyol. Ma senza andare troppo lontano, si potrebbe pensare proprio a qualche recente sfida tra Paganese e Cavese, specie quelle della passata stagione, quando una Paganese nettamente inferiore ai metelliani, almeno sulla carta, conquistò la bellezza di sei punti su sei e riuscì ad agguantare il lasciapassare definitivo per partecipare ai play-out poi vinti contro il Lecco. Insomma, la Paganese, nonostante le assenze, specie a centrocampo, potrá dare molto fastidio alla favorita compagine di mister Camplone che dal match di domenica ha tutto da perdere rispetto agli azzurrostellati che potranno giocare con il piglio giusto di chi non ha quasi nulla da lasciare sul campo di gioco.

Psicologicamente quindi è una Paganese che dovrebbe essere favorita, anche perché arrabbiata per il risultato della gara di andata, quello zero a uno con rete giunta su traversone di Frezza (che a quanto pare stavolta non ci sará per condizioni fisiche approssimative), e per la sconfitta subita domenica scorsa in casa contro il Gallipoli. Il derby di andata di questa stagione ha lasciato tantissime cicatrici in casa Paganese. Eziolino Capuano sicuramente non avrá rimosso quelle scene raccapriccianti del fine gara, quando fu fatto oggetto di una violenta contestazione da parte di pochi sì, ma di persone che furono gravemente bacchettate anche dal presidente Trapani e dalla dirigenza tutta. Rispetto a quella partita però, tante cose sono cambiate. Allora la Paganese aveva racimolato sei punti e non poteva contare su elementi tanto attesi come Ivan Tisci e qualche altro. Anche in quella occasione si veniva da una sconfitta con un Gallipoli che mise a ferro e fuoco la difesa azzurrostellata allo stadio Bianco.

Eppure stavolta è una Paganese, seppur ridimensionata nelle scelte dal calciomercato di gennaio, più quadrata, che ha fatto le sue esperienze, ha assorbito perfettamente i dettami del tecnico Capuano, ha assimilato quei movimenti necessari per applicare il 3-5-2 voluto dall’allenatore salernitano. Di sicuro Caracciolo e Berardi non si regalano così facilmente, e mancherá ancora Bacchi, terzino d’attacco che con i suoi traversoni aveva portato al gol di Esposito a Pistoia e messo in serie difficoltá il Benevento nel match del Torre. Mancheranno quindi tre pedine determinanti, ne entrano in compenso due molto attese. In particolare Mirko Taccola, difensore roccioso ma più che altro il vero e proprio leader incontrastato, Capuano escluso, dello spogliatoio. Con Taccola e anche Chiavaro, la difesa torna ad essere quella che ha fatto bene per moltissime giornate pur non evitando di prendere il solito gollettino di turno da azione con palla da fermo degli avversari. Della presenza di Taccola se ne gioverá tutto l’undici, specie i centrocampisti che dovranno sopperire all’assenza della cerniera centrale. Dalla cintola in su è difficile fare dei pronostici. Se ne saprá di più oggi nel test in famiglia voluto da Capuano.

Giuseppe Della Morte - La Città

Si preannuncia un derby da battaglia.

CAVA DE’ TIRRENI - Anche ieri lavoro intenso per la compagine metelliana che si è allenata al “Lamberti”. Per tutta la settimana, fino alla vigilia del secondo derby consecutivo contro la Paganese, il gruppo aquilotto si allenerà, infatti, nell’impianto di viale Mazzini senza dar vita nemmeno al consueto test infrasettimanale. Scelta dello staff tecnico che non tiene conto dell’ aspetto scaramantico considerando che ormai l’amichevole del giovedì era divenuta una sorta di rituale, tra l’altro portafortuna per Nocerino & compagni. Aquilotti che, dopo la il colpaccio del “Pinto”, vorrebbero dare un seguito con un ulteriore vittoria ai danni della formazione allenata dall’ex Capuano. Una vittoria che consentirebbe alla formazione metelliana di fare en plein sommando le due gare di andata e ritorno e vendicarsi di conseguenza dell’andamento della passata stagione quando invece erano stati i vicini cugini di Pagani a strappare 6 punti in due gare, tra cui quelli ottenuti al “Lamberti” di decisiva importanza per la salvezza.

Quest’anno però la storia è diversa, la Cavese lotta per traguardi più ambiziosi, cioè la lotteria dei play-off, la Paganese invece non ha gli stessi assilli della scorsa stagione allorquando dovette inseguire la salvezza non senza patemi sino agli ultimi novanta minuti di gioco. Partita che insomma si preannuncia battagliera poiché i metelliani devono tenere a debita distanza gli inseguitori dauni, mentre i cugini azzurrostellati vogliono vendicarsi dello scippo subito all’andata quando Pierotti & company violarono il terreno del “Torre”. Impianto paganese che all’andata fu colorato solamente dai colori della squadra di fede locale in quanto ai supporters metelliani fu vietata la trasferta, un provvedimento più volte adottato in questa stagione nei confronti della società di via Balzico. Lo stesso avverrà al “Lamberti”, con i tifosi di casa sugli spalti e quelli paganesi costretti a restare a casa attaccati alla radiolina, privando così il derby della sua degna cornice di pubblico.

Sul fronte giudice sportivo non saranno della gara per squalifica Anaclerio da una parte e Caracciolo e Berardi dall’altra. Punita inoltre ancora una volta l’indisciplinatezza dei tifosi metelliani. La società aquilotta infatti è stata multata di 600 euro <>. Sul fronte squadra procede invece senza particolari intoppi la preparazione alla gara di domenica prossima contro la Paganese. Nell’allenamento pomeridiano di ieri tutto il gruppo si è allenato regolarmente compresi Farina, Romeo e Marruocco, unica ma solita eccezione quella di Frezza che ancora svolge lavoro differenziato. Intanto, ripresa dei lavori prevista per questo pomeriggio.

Antonio Vuolo - Il Nuovo Salernitano

Poche chances per la diretta tv del derby.

CAVA DE’ TIRRENI - Sono attimi di trepidazione soprattutto per i tifosi paganesi che non potranno assistere al derby di Cava de’ Tirreni: se all’andata la decisione dell’Osservatorio penalizzò oltremodo la parte sana del tifo cavese, questa volta la decisione penalizza quei tifosi paganesi che poco hanno a che vedere con episodi di violenza. Il solo mezzo che gli azzurrostellati hanno per rimanere costantemente aggiornati su quanto accade al Simonetta Lamberti è lo streaming su internet della radio New Generation che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione in diretta delle partite della Cavese, e così dovrebbe essere fino alla fine della settimana.

Poche chances per la diretta TV. Alquanto improbabile la possibilità che il derby Cavese-Paganese venga trasmesso in diretta TV, dal momento che questo criterio non venne adottato dagli organi competenti per la partita del Marcello Torre. L’unico che potrebbe fare richiesta al prefetto Meoli per autorizzare la diretta su Quarto Canale (esclusivista dei diritti della Paganese) è il sindaco Alberico Gambino, ma ad oggi non si è mosso ancora nulla. Come all’andata inoltre i biglietti sono vendibili esclusivamente ai residenti nel comune dove si gioca la partita.

Infortunati in recupero. Ieri mister Andrea Camplone ha potuto lavorare con quasi tutto il gruppo a disposizione, fatta eccezione per Gianmarco Frezza che a tutt’oggi sarebbe l’unico indisponibile per domenica. Sono tornati in gruppo il portiere Marruocco, il difensore Farina e l’attaccante Tarantino. Il tecnico abruzzese sta pensando per il derby a confermare dieci undicesimi della formazione iniziale anti-Marcianise (Anaclerio è l’unico squalificato), ma potrebbe presentare la Cavese con la novità del centrocampo a diamante che preveda Schetter come vertice alto. Oggi al Simonetta Lamberti test in famiglia per i blu che proveranno varie soluzioni tra cui anche questa.

Orlando Savarese - Cronache del Mezzogiorno

I tifosi metelliani scalpitano per il derby.

CAVA DE’ TIRRENI - Mancano ancora 4 giorni al derby, ma l’attesa dei tifosi diventa sempre più spasmodica. I tre punti col Marcianise hanno scatenato un grande entusiasmo tra i supporters della Cavese che vedono sempre più vicino il traguardo dei playoff. Prima bisognerá superare al meglio i prossimi tre derby consecutivi che vedranno gli aquilotti affrontare la Paganese in casa, la Juve Stabia fuori e il Sorrento in casa. Tre sfide che si preannunciano infuocate e da vivere tutte d’un fiato. Proprio per questo i tifosi metelliani sono in fermento per dare il massimo supporto possibile alla squadra biancoblù. Dopo l’incitamento dei "mille" del Pinto di Caserta ora sará la volta dei "5000" del Lamberti per spronare Nocerino e compagni ad ottenere una nuova importante vittoria. L’obiettivo dei supporter biancoblù è quello di rendere domenica il Lamberti una vera e propria "bolgia" di passione e calore proprio come accaduto giá diverse volte negli anni scorsi.

Andrea De Caro - La Città

Qui Cava: le ultime dal campo di allenamento.

La SS Cavese 1919 comunica che nel pomeriggio di quest'oggi si sono svolti gli allenamenti presso lo Stadio "Lamberti" di Cava de' Tirreni. Gli allenamenti si sono risolti in un'amichevole tra Cavese "arancione" e Cavese "blu" a cui hanno partecipato gran parte dei giocatori. Sono andati a segno: Anaclerio, Sorrentino (quattro gol), Riccio, Aquino e Favasuli (rigore).

Non hanno partecipato all'amichevole i giocatori: Giammarco Frezza, Vittorio Bernardo ed Alessandro Romeo.

Mentre il primo, su suggerimento dello staff sanitario Dott. Andrea ed Antonio Massa, è stato inviato al centro "Carmando" per effettuare un ciclo di onde d'urto per risolvere la tendinopatia alla coscia destra, per quanto riguarda Vittorio Bernardo ed Alessandro Romeo, i giocatori sono ancora alle prese con alcuni problemi muscolari che si spera di risolvere in vista della prossima gara casalinga.

Gli aquilotti riprenderanno l'allenamento nel pomeriggio di domani a porte chiuse.

lacavese.it

Cavese, Alfano parla del derby.

CAVA DE’ TIRRENI - «Non vediamo l’ora di scendere in campo e di lottare per la terza vittoria consecutiva». A pochi giorni dal derby con la Paganese è l’uomo simbolo degli aquilotti, il centrocampista Gerardo Alfano, a caricare l’ambiente in vista della sfida di domenica al Lamberti. Lui, il gladiatore del centrocampo metelliano, il calciatore con più presenze all’attivo con la maglia biancoblù, è pronto a "ringhiare" ancora per rendere il "sogno" play-off realtá.

«Siamo consapevoli di avere le carte in regola per raggiungere questo importante traguardo e - spiega Alfano - siamo pronti a lottare fino alla fine per centrarlo. Durante il campionato abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutte, comprese le cosiddette corazzate. Il campionato, però, è ancora aperto e mancano ancora tante partite prima della fine. Continuiamo a volare bassi per affrontare tutte le rimanenti gare con la concentrazione giusta senza pensare ad altro. Ricette non ce ne sono ma è fondamentale pensare ad una gara alla volta».

Il mastino del centrocampo biancoblù preferisce rimandare tutto a maggio e lascia volentieri agli altri le incognite della classifica. «Come abbiamo visto in queste ultime settimane ancora nulla è stato scritto. Squadre che tutti pensavano dovessero chiudere anticipatamente il discorso promozione o playoff hanno incontrato diverse difficoltá e ora siamo sempre tutti lì. Con le due nostre vittorie abbiamo rosicchiato qualche punto a chi ci precedeva ed aumentato il distacco dalle inseguitrici. Non penso tanto né a chi ci sta avanti né a chi sta dietro di noi perché sarebbe sbagliato iniziare a fare conti o altro. Il mio unico pensiero è quello di guardare una partita alla volta con la consapevolezza che se continuiamo a fare bene potremo raggiungere un obiettivo davvero molto importante per tutti noi».

Per fare ciò bisognerá continuare sulla strada intrapresa due domeniche fa contro il Lanciano e quindi battere la Paganese per proseguire questo lungo e tortuoso cammino. «Per noi sará il secondo derby - continua il centrocampista - e sappiamo tutti che queste sfide sono sempre molto difficili. Abbiamo una grande voglia di vincere e siamo pronti alla battaglia. Certo ricordo ancora la delusione dei nostri tifosi per la sconfitta casalinga subita lo scorso anno e quel ricordo sará un’ulteriore spinta in più per ottenere i tre punti domenica. La Paganese è forte, guidata da un allenatore esperto, ma è ampiamente alla nostra portata. Loro verranno a Cava per cercare di strappare almeno un punto, mentre noi daremo il massimo per centrare la terza vittoria consecutiva e proseguire il nostro cammino».

Andrea De Caro - La Città

A muso duro.

Purtroppo in men che non si dica la Paganese è stata risucchiata nel vortice dei giochi salvezza. La contemporaneità di risultati tutti sfavorevoli, hanno condotto la compagine allenata da Capuano nella bagarre dei play out, una condizione alla quale dovevamo tutti pensare, ma che le buone prestazioni fornite fino a due domeniche or sono ci avevano fatto abbandonare. La sconfitta con il Gallipoli ha evidenziato paurosamente quanto sia complicata la via per la salvezza e quante poche armi abbia la Paganese per poter pensare positivamente. Le assenze di Caracciolo e Taccola, hanno sottolineato ancora di più l'importanza di questi due calciatori non solo per l'economia del gioco, ma anche per la personalità che la squadra ha avuto in precedenza e che è mancata con il Gallipoli. Sono loro gli allenatori in campo e dalle loro prestazioni dipende il risultato della gara. Le diverse canzonette che Capuano propina ogni volta che si conquista un risultato positivo sono frutto sicuramente del lavoro del tecnico, ma se non ci fossero questi calciatori d'esperienza la nostra barca sarebbe alla deriva. E basta poco per avere la riprova alle nostre convinzioni e soprattutto il riscontro dell'ondivago Eziolino-pensiero. L'ottima prestazione contro il Benevento si era tramutata in una prova dell'ennesima soluzione tattica del tecnico salernitano capace di frenare una compagine dall'organico mostruoso. Contro il Gallipoli, nonostante la sapiente impostazione di gara (tattica identica a quella usata contro il Benevento), scopriamo dalle interviste che è venuto a mancare il miracoloso intervento di San Padre Pio, che non ha avuto tempo di illuminare i difensori azzurrostellati affatto bravi nell'uno contro uno. No comment.
Ritorno indietro di una settimana e rimango ancora di più convinto che la gara di Potenza era la gara della svolta. Pantanelli domenica scorsa ha dichiarato "Non è contro il Gallipoli che la Paganese può pensare di far punti". Infatti, diciamolo troppo il divario. E forse a ben vedere le partite che rimangono sono tutt'altro che abbordabili, la fame di C1 e la voglia di B è in tutte le squadre che dobbiamo affrontare. Ci vorrebbe adesso l'occhio della tigre (Rocky) nei nostri calciatori, con un Capuano - Indiana Jones pronto a rischiare Diogo dall'inizio con i due attaccanti. Lo speriamo perché domenica scorsa abbiamo visto Don Abbondio ricercar miracoli e confidare in Padre Pio.

L'Alchimista - paganese.it

Scarpa parla da doppio ex: «Cavese in B, Paganese salva».



Domenica c’è il derby: «Finirà con un pari».


ERNESTO CURCIONE. Francesco Scarpa non guarderà con indifferenza il derby tra Cavese e Paganese. Chi, come lui, ha vestito in passato le due casacche sa che questa partita non è come le altre e, da giocatore navigato quale è, ne percepisce gli umori e le sensazioni. Non dimentica il suo passato Scarpa, il più recente con gli azzurrostellati ma anche quello più remoto con gli aquilotti nel lontano 2001 in serie C2. Ha lottato molto per arrivare in serie B con la Salernitana in questa stagione, ma Scarpa ha conservato l'umiltà di un tempo e, anche se non fisicamente, seguirà con interesse il derby del "Simonetta Lamberti". Scarpa di quel derby è stato protagonista l'anno scorso quando segnò sia all'andata che al ritorno e fu protagonista sia della promozione degli azzurrostellati in serie C1 che della salvezza dell'anno scorso. Aveva 21 anni quando indossò la maglia della Cavese ma di quella esperienza Scarpa non serba solo bei ricordi: «Serbo dei bei ricordi misti a brutti ma soltanto per colpa mia. Bei ricordi perché quello fu il mio primo anno da professionista. Purtroppo finì male ma soprattutto per colpa mia». Dopo aver girovagato tra Galdiator, Giugliano, Andria e Foggia arriva la Paganese nel 2006, una tappa fondamentale: «Pagani è stata la squadra che mi ha rilanciato. Un anno e mezzo bellissimo. Abbiamo raggiunto obiettivi inaspettati. Il presidente Trapani in C2 costruì la squadra per la salvezza e vincemmo il campionato e poi l'anno scorso ci siamo salvati ai play out». La Cavese può gongolare perché Scarpa non ci sarà, visto che nelle due gare dell'anno passato segnò sia all'andata che al ritorno: «Sì. A Pagani vincemmo uno a zero e segnai io e poi al ritorno due a uno. Segnai su rigore e poi pareggiò Aquino mentre il 2-1 lo mise a segno Armellino». Fu una partita brutta però: «Sì, anche per i rapporti tra le tifoserie. Nessuno voleva perderlo quel derby». Parlando del presente, Scarpa prova a dare un giudizio sui campionati di entrambe le squadre: «La Cavese sta facendo un gran bel campionato. Ha una tifoseria bellissima che meriterebbe anche più della serie C. Sono invidiabili. Che dire della Paganese? Di Pagani sono innamorato. Il mio affetto per la società, per la tifoseria e per la città è immenso. Se mi ritrovo in serie B con la Salernitana è per merito della Paganese che ha sempre creduto in me». Magari mister Capuano farebbe carte false per averlo a disposizione nel derby: «Ha sempre avuto belle parole per me e lo ringrazio. Ma io sono convinto che la Paganese possa salvarsi perché ha la squadra per farlo e una dirigenza che sa fare calcio». Come è giusto che sia, Scarpa non si sottrae al pronostico: «Secondo me il derby finisce in parità ma tiferò per la Paganese». Del resto venti gol in due anni a Pagani non si dimenticano.

da Il Mattino

25.2.09

D'Eboli: "Possiamo dire la nostra in qualsiasi partita" (La Città).

PAGANI - Nessun vittimismo, ma soltanto la cruda realtá. La Paganese dovrá giocare allo stadio "Lamberti" di Cava de’ Tirreni senza due dei calciatori più rappresentativi. Mezza linea mediana è fuori gioco per squalifica. Non solo Andrea Caracciolo, che dovrá scontare il secondo turno di squalifica, ma anche Simone Berardi è stato appiedato per un turno dal giudice sportivo. La cerniera del centrocampo, la diga dell’undici di mister Capuano non sará a disposizione e quindi è giá scattata la caccia alle possibili soluzioni alternative.

Il tecnico salernitano potrebbe spostare Antonio Esposito da esterno a centrale, come giá avvenuto in altre occasioni, mentre pare più difficile l’impiego dal primo minuto del giovane Daniele Fiorentino che ha debuttato domenica contro il Gallipoli.

«Abbiamo oggettive difficoltá di formazione, ma non dobbiamo pensare a questo - dice il direttore generale della Paganese, Cocchino D’Eboli - perchè possiamo dire la nostra in qualsiasi partita, così come abbiamo dimostrato più volte».

D’Eboli è uno degli ex della partita e non vede l’ora di tornare a Cava de Tirreni. «L’anno scorso riuscimmo a vincere una partita delicatissima che ci diede la spinta finale per ottenere poi la salvezza ai play-out». La Cavese ovviamente ci terrá a fare bella figura e a continuare nella sua marcia in zona play-off, «a noi servono punti per non perdere contatto con la metá della classifica - continua il direttore generale - Credo che ne verrá fuori una bella partita. Dal canto nostro vogliamo riscattare la sconfitta interna dell’andata, persa per un episodio sfortunato».

In questi giorni Capuano proverá uomini e schemi soprattutto il mancato funzionamento della difesa sui tiri da fermo avversari che sembra essere uno dei nodi al pettine della formazione del mister. Così le opzioni sono: possibile inserimento di Imparato alto a destra, con Chiavaro, Taccola e De Giosa centrali difensivi. In mediana oltre al probabile inserimento di Imparato, dovrebbero esserci Esposito, Capodaglio, Cucciniello e Legittimo oppure Iraci. Davanti si attende con ansia la crescita del giovane Felipe, in rampa di lancio.

Giuseppe Della Morte - La Città

Cavese: concentrati per affrontare la Paganese di Capuano (La Città).

CAVA DE’ TIRRENI - Più uno rispetto al girone d’andata. Con la consapevolezza di aver giá superato di un punto nel girone di ritorno lo score ottenuto nelle prime sei sfide del campionato la Cavese si è ritrovata, ieri pomeriggio, al Simonetta Lamberti per la ripresa degli allenamenti settimanali. L’importante vittoria al "Pinto" con il Real Marcianise è stata archiviata immediatamente dagli aquilotti che sono giá tutti proiettati al prossimo difficile derby che vedrá la Cavese ospitare tra le mura amiche la Paganese di Eziolino Capuano. Una sfida molto attesa che, così come all’andata, potrá essere seguita soltanto dal pubblico di casa, vista la chiusura del settore ospiti del Lamberti da parte del Casms per motivi di ordine pubblico.

Proprio per preparare al meglio il derby contro gli azzurro-stellati, mister Camplone ha deciso che gli aquilotti si alleneranno per tutta la settimana a Cava de’ Tirreni dove svolgeranno anche l’abituale test del giovedì. Intanto ieri alla ripresa gli unici assenti erano il lungodegente Frezza, il cui rientro nel gruppo è slittato di un’altra settimana, e il difensore Farina, bloccato da un attacco influenzale. Hanno svolto lavoro differenziato, invece, il portiere Marruocco, a causa di una contusione rimediata domenica scorsa nel derby con il Marcianise, e l’attaccante Romeo, fermato da un affaticamento muscolare agli adduttori. Per entrambi soltanto lavoro in palestra anche se giá oggi, assieme a Farina, dovrebbero riprendere i normali allenamenti con il resto del gruppo. Per il resto tutti in buona condizioni per la gioia di mister Camplone a cui non manca l’imbarazzo della scelta.

«Per fortuna infortuni non ce ne sono - spiega il tecnico - giusto qualche febbricitante. A parte ovviamente Frezza e Anaclerio (nella foto) che salterá la gara per squalifica. Tornando agli allenamenti di solito il martedì facciamo lavoro differenziato per quelli che hanno giocato mentre chi ha preso qualche botta di troppo va in palestra. Da domani (oggi per chi legge) saranno tutti a mia disposizione così potrò iniziare a pensare a come schierarci in campo domenica».

Per il tecnico «potendo avere un ampia scelta non so ancora se giocare con tre o quattro punte ma c’è tempo per verificare tutte queste situazioni». Di sicuro le scelte del tecnico Camplone dipenderanno anche da quelli dell’allenatore della Paganese, Capuano.

«Beh è ovvio che se loro giocano con il 3-5-2 sará difficile trovare spazi al centro e bisognerá fare delle contromosse. Insomma, il nostro modulo dipenderá anche da come si schiereranno loro in campo. Di sicuro la difficoltá maggiore domenica sará che loro non verranno qui a fare la partita. La Paganese, giá è una squadra che gioca con 3-5-2 mascherato, che sarebbe un 5-3-2 se non un 5-4-1, quindi è difficile trovare spazi. Poi loro dopo i due gol presi con il Gallipoli vorranno sicuramente cercare di rosicchiare qualche punto». Oggi gli allenamenti proseguiranno nel pomeriggio.

Andrea De Caro - La Città

Cavese- Paganese. Capuano prepara la carta Diogo.



Il brasiliano: «Spero di ripagare al meglio la fiducia dell’allenatore».

RAFFAELE CONSIGLIO Pagani.
Tutto come previsto. Berardi nel derby contro la Cavese di domenica al ”Lamberti” non ci sarà. Ieri il giudice sportivo lo ha fermato per un turno visto che il centrocampista azzurrostellato era già diffidato e domenica contro il Gallipoli è incappato nell'ammonizione. Con Berardi non ci sarà nemmeno il mediano Caracciolo che sconta invece il secondo turno di stop dopo il rosso di Potenza. Due defezioni importanti che costringeranno ancora una volta il buon Ezio Capuano a stravolgere il reparto di centrocampo. Per il derby però il tecnico salernitano recupera i difensori Chiavaro e Taccola. Quello contro la Cavese sarà un derby da giocare con la massima concentrazione. La classifica corta e gli scontri diretti non lasciano presagire nulla di buono ed allora se domenica sera la Paganese non vuole trovare la spiacevole sorpresa di trovarsi impelagata nelle sabbie mobili dei play out deve a tutti i costi uscire indenne dalla vallata metelliana. La troupe azzurrostellata troverà, però, contro una formazione caricata a mille dopo la vittoria in quel di Caserta contro il Real Marcianise. Una squadra che vuole scalare la classifica per consolidare la sua posizione tra le pretendenti ai play off promozione. Ci sarà bisogno di tanto sacrificio ed anche di spirito di abnegazione termini tanto cari al condottiero paganese. Una grossa mano si spera possa darla il calciatore più tecnico che la compagine azzurrostellata ha in rosa, ovvero il brasiliano Diogo. Domenica nei minuti dove è stato chiamato in campo ha subito fatto vedere di essere un calciatore di categoria superiore e soprattutto di essere l'uomo adatto per andare all'uno contro uno e per creare quella giusta superiorità in mezzo al campo. Capuano l'ha già definito la luce di questa formazione. Pressioni che non spaventano il calciatore carioca che vuole dimostrare di poter ambire a palcoscenici importanti in futuro. «Le pressioni non mi spaventano. Anzi mi piace giocare con la gente che ti stimola e ti spinge a dare il massimo. A Pagani c'è un pubblico molto caloroso. Questo mi fa sentire a casa. Sono contento che il mister ha molta fiducia in me e spero di ripagarla». Si aspettava un debutto migliore ma la speranza e che domenica la sua squadra possa rifarsi alla grande. «Peccato esordire con una sconfitta in casa. Ma nel calcio ci sta anche questo. L'importante è cercare subito di alzare la testa e di far punti già domenica contro la Cavese. Troveremo una squadra agguerrita che vorrà vincere a tutti i costi però anche noi ci teniamo a vincere e quindi se mettiamo la giusta cattiveria agonistica possiamo tornare a casa con un risultato positivo».

Il Mattino

Intervista a Schetter : "Di fronte avremo un'ottima squadra".



Antonio, dalla Sangiuseppese al Messina, dalla D alla B. Un percorso ricco di soddisfazioni. Quale il momento più difficile, quale il più esaltante….

" Il momento più difficile è stato il secondo anno alla Sangiuseppese nel quale ebbi un infortunio al ginocchio che mi ha tenuto lontano dai campi di gioco per tre mesi. Sembrava che la mia carriera fosse ormai compromessa. Il momento più bello è quello della vittoria del campionato di C2 con la Cavese ".


Un’esperienza in serie B vissuta anche con un altro compagno di squadra, Giancarlo Petrocco. Ci puoi ricordare qualche aneddoto che vi lega in quell’annata a Messina ?

" Quello che ci lega è stata la prima esperienza in serie B, un campionato difficile nel quale però abbiamo collezionato un buon numero di presenze, ben figurando ".

Non riferendosi solo al livello tecnico, qual è la differenza maggiore che hai notato tra la B e la Prima Divisione ?

" E' normale che a livello tecnico la differenza ci sia ma è diversa la preparazione alle gare, l'organizzazione. Si va a giocare in stadi che hanno fatto la storia del calcio. Si respira un'aria decisamente diversa ".

Per te, sinora due gol in campionato, uno a Foligno sul rinvio del portiere, l’altro domenica con un tiro quasi dalla bandierina. Entrambi particolari anche se l’importante è sempre segnare. Ce li puoi raccontare ?

" Quello di Foligno, come ho già detto altre volte, è stato un gol cercato perchè sul retropassaggio del difensore ci ho creduto sin dall'inizio. Ero convinto che il portiere potesse sbagliare e alla fine ho avuto ragione anche perchè di solito noi attaccanti in quei casi preferiamo recuperare fiato anzichè correre dietro alla palla. Quello di domenica, invece, è stato un tiro forte con la speranza che la palla andasse dentro, è andata direttamente in porta e sono ancora più contento ".

Domenica, intanto, ritorna il derby. Anche quello dell’andata fu risolto con un gol sicuramente non voluto. Che gara fu quella ?

" Fu una gara da classico derby. Partita sentitissima, poco gioco e molto cattiveria agonistica. Nella partita di domenica, invece, mi aspetto due squadre che, rispetto al girone d'andata, hanno trovato più continuità nel gioco e quindi mi attendo un'ottima partita ".

All’andata era leggermente favorita la Paganese con una Cavese ancora indecifrabile ma vinceste voi. Ora, invece, il pronostico è tutto dalla parte vostra. Sei d’accordo ?

" Nei derby squadre favorite non ne vedo perchè sono sempre partite sentitissime, giocate a viso aperto e a denti stretti. Nei derby si guarda tutto il contorno, tifoseria, società, l'importanza della partita è tanta per cui si da' sempre tutto ".

Da parte vostra, quale può essere la difficoltà di questo derby. L’obbligo di vincere a tutti i costi ?

" La difficoltà può essere quella di incontrare una Paganese arrabbiata dopo la sconfitta interna con il Gallipoli. Anche la classifica non l'aiuta tanto per cui ha bisogno di punti per tirarsi fuori. Non dobbiamo partire a razzo per sbloccare subito il risultato perchè di fronte, conoscendo tutti i calciatori, avremo un'ottima squadra ".

Intervista di Gianluca Russo - paganese.it

Cavese, parola alla difesa.

La difesa sotto accusa dei metelliani riesce a trovare il proprio personalissimo riscatto nell’arco di 180 minuti in cui l’estremo difensore Vincenzo Marruocco non subisce un gol. Certo stiamo parlando di appena due partite, ma i progressi del pacchetto arretrato metelliano sono stati visibili soprattutto nella gara esterna del Pinto di Caserta, in un match difficile e complicato.
Contro il Lanciano di Dino Pagliari Nocerino e compagni hanno rischiato poco, riuscendo ad imbavagliare gente pericolosa come Morante, Colussi e Margarita, non a caso fautori poi del successo a sorpresa sul terreno del lanciato Arezzo. Soltanto una volta nel primo tempo Farina aveva consentito a Morante di liberarsi pericolosamente per la conclusione a rete, beccandosi i pesanti rimproveri di Marruocco. Quindi, la Cavese riusciva capitalizzare la segnatura di Romeo.
Nella partita contro il Marcianise, nonostante il potenziale offensivo dei casertani, la difesa ha retto bene all’impatto, mettendo in mostra soprattutto un Michele Ischia autore di una prova senza sbavature. L’ex-frusinate ha sovrastato il temibile Innocenti, dominando nel gioco aereo ed operando delle chiusure tempestive sui centrocampisti della squadra di Luca Fusi. Del resto Ischia ha messo in campo il peso dell’esperienza delle sue 55 partite in Serie B disputate con la maglia del Frosinone, il miglior risultato di una carriera iniziata ad Arco di Trento in Serie D nel 96/97. Proprio contro il Marcianise il buon Michele si è riscattato dell’espulsione rimediata al Simonetta Lamberti dopo pochi minuti nella partita di andata.
Ad ogni modo, anche Luca Pierotti, molte volte bistrattato da tifosi ed addetti ai lavori in altre circostanze, nella gara del Pinto è riuscito ad emergere alla distanza. Ha sofferto in qualche frangente nella fase iniziale della partita, poi è riuscito a controllare egregiamente fino ad annullarlo il temuto ex di turno Salvatore Galizia, da piedi e dalla corsa del quale partono i migliori suggerimenti d’attacco per il Marcianise. Pierotti indubbiamente non è dotato della propulsione e della spinta offensiva di Frezza, ma in fase di copertura lascia meno spazi agli avversari. Molte volte le sue incertezze sono nate da un pressione non facile senza dubbio da gestire. Capitan Nocerino, invece, ha giocato una delle migliori partite del torneo, con interventi decisi, puliti e molte volte in cui è emersa la sua esperienza. Ha oltretutto fatto valere in campo la sua statura anche negli affronti minacciosi del gigante Murolo.Farina d’altronde ha potuto giocare con maggiore sicurezza assistito da un Ischia in gran spolvero. Il difensore di Olbia è l’unico fino a dora sempre presente dalla prima di campionato. Inoltre Camplone attende il recupero di Frezza e lo stato di forma di Cipriani, tenuti all’erta visto che tutti i difensori sono entrati in diffida, compreso Marruocco.
Ancora una volta c’è da sottolineare come la difesa abbia però in compenso subito qualcosina sui calci da fermo. Marruocco è stato però bravo in questi frangenti. La Cavese non ha ancora superato la sindrome dei secondi finali subita in maniera evidente all’Ezio Scida di Crotone.Domenica contro la Paganese si presenta un’altra occasione per continuare a fare bene.

Vincenzo Paliotto - LaCavese.it

I numeri del Bel...sito (da paganese.it)

La 23ª giornata di campionato, caratterizzata dallo stesso numero di successi interni ed esterni (4), vede il Gallipoli, corsaro a Pagani (0-2), mantenere il comando della classifica (con 47 punti) e conquistare, contemporaneamente, sia il primato relativo al numero di vittorie ottenute lontano da casa (5) che quello di punti conquistati in trasferta (18); in virtù del risultato del "Torre", la Paganese perde l'imbattibilità che durava da cinque gare e subisce la terza sconfitta interna della stagione (l'ultima risale alla 7ª d'andata nel derby con la Cavese).
L'unica formazione a restare nella scia del Gallipoli è il Crotone di Moriero che, grazie al successo sulla Juve Stabia (2-1), centra la terza vittoria consecutiva e mantiene il primato di punti conquistati nel girone di ritorno, portando a 15 il suo bottino (contro i 13 del Gallipoli).
Se il Crotone va a mille, situazione completamente opposta in casa Benevento, gli uomini di Soda, infatti, subiscono la seconda sconfitta consecutiva e vedono la vetta della classifica allontanarsi di sette punti; sanniti battuti per 2 a 1 da una Ternana che, dopo lo stop di Foligno, ritrova il successo.
Male anche l'Arezzo, che perde (1 a 2) l'imbattibilità interna che durava dallo scorso aprile (Arezzo-Ancona 0-2) contro un Lanciano che, grazie al 4° gol in stagione di Margarita siglato al 94', porta a sei i punti conquistati nelle ultime sette partite; la contemporanea sconfitta del Benevento, però, consente agli aretini di mantenere il terzo posto in classifica, a quota 40 punti, in condominio proprio con gli stregoni.
Restando in zona play-off, preziosissima vittoria esterna (0-1) della Cavese (la quarta della stagione) che inizia bene la striscia di quattro derby consecutivi; a farne le spese il Marcianise di Fusi, che perde la seconda partita interna dopo quella col Taranto della quarta d'andata e subisce il sesto gol della stagione tra le mura amiche. Con il successo di Caserta, la Cavese conquista il quinto posto solitario visto il mezzo passo falso interno del Foggia, che non riesce ad andare oltre il pari (1-1) contro il fanalino di coda Pistoiese, ma nonostante ciò i satanelli portano a sei i risultati utili consecutivi (2 vittorie e 4 pareggi); esordio positivo, dunque, per Torricelli sulla panchina della Pistoiese che ottiene il primo punto del 2009 (il sesto conquistato lontano dal "Melani" su 15 totali). Esordio positivo anche per Pagliari, che porta il Perugia a conquistare la prima vittoria nel girone di ritorno, grazie al roboante 4 a 0 rifilato ad un Potenza sempre più in difficoltà. Primi tre punti del 2009 anche per il Pescara, che con il 2 a 0 sul Taranto ritrova la vittoria che mancava dalla 15ª giornata (2 a 1 sul Potenza). Il sesto turno di ritorno, inoltre, vede continuare il momento magico del Foligno che espugna il "Campo Italia" di Sorrento e conquista il decimo punto nelle ultime quattro partite, portando così a due i successi ottenuti in trasferta (la prima fu sempre in Campania e precisamente contro la Paganese alla prima d'andata).
Proiettandoci alla prossima giornata di campionato, sono diversi gli spunti numericamente interessanti, primo fra tutti quello che ci interessa da vicino : il 60° derby tra Cavese e Paganese. La Cavese non batte gli azzurrostellati al "Lamberti" dalla stagione 78/79 (serie C1); da allora due pareggi ed altrettanti successi per la Paganese entrambi per 2 a 1 (l'ultimo nella passata stagione). Sarà derby anche tra Benevento, senza vittoria da tre turni, ed il Sorrento che nel girone di ritorno detiene due primati : quello di miglior attacco con 12 gol fatti e quello di peggior difesa con altrettante reti subite.
Altro derby di giornata è quello pugliese che si disputa al "Bianco" di Gallipoli tra la capolista, vero e proprio rullo compressore in casa con 9 vittorie su 11 gare, ed il Foggia, unica squadra ancora imbattuta nel girone di ritorno. Il Crotone, in gol da 17 gare consecutive, ospita un Potenza che al contrario non trova la via della rete da ben 299 minuti. L'ennesimo derby della settima di ritorno, infine, vede la Pistoiese, peggiore attacco in casa con soli 8 gol all'attivo in 11 gare, ospitare l'Arezzo che, al contrario, detiene il primato di miglior attacco fuori casa con 16 gol in 12 gare.

Alfonso Belsito - paganese.it

24.2.09

Cavese, la lunga settimana del derby.

Domenica la Paganese al «Lamberti». Camplone: «Troveremo una squadra molto arrabbiata».

ANTONIO DI MARTINO Cava de’ Tirreni.
La corsa verso gli spareggi promozione è ripresa più spedita che mai. Bottino pieno nelle ultime due partite, sei punti recuperati secchi a due delle squadre davanti in fuga dall'inizio della stagione e due al Foggia, a sorpresa fermata sul pari interno dalla cenerentola del girone, la Pistoiese. La Cavese ha messo alle spalle la sconfitta di Crotone con grande determinazione e concentrazione. E Andrea Camplone ne è molto soddisfatto. A Caserta la prova del nove della reazione già messa in mostra con la vittoria interna con il Lanciano. «Sta uscendo fuori il carattere di questa squadra- dice il tecnico pescarese- Il gruppo sta maturando domenica dopo domenica e i risultati lo stanno testimoniando. A Caserta, ad esempio, abbiamo dimostrato di essere anche cinicamente concreti. Abbiamo capitalizzato al massimo quello che si è creati e portato a casa un grande risultato. Anche alla luce di quello che hanno fatto le altre». Camplone si riferisce ai passi falsi del Benevento e dell'Arezzo e il miracolo della Pistoiese a Foggia. «Risultati che hanno dimostrato per l'ennesima volta come non ci si possa prendere un attimo di pausa in questo campionato. E che ogni piccolo calo di tensione- continua il Camplone pompiere- lo si paga a caro prezzo. Per questo motivo voglio ricordare a tutti che non abbiamo fatto nulla altro che avvicinarci alla salvezza. Quando la quota sicurezza arriverà ci guarderemo intorno e inizieremo un nuovo campionato per tentare altri traguardi». Naturalmente è solo per scaramanzia. I play-off è l'obbiettivo non più nascosto in casa Cavese. Anzi la speranza di un attacco al vertice non è stata ancora abbandonata del tutto. A dare una chance ai biancoblù gli scontri diretti che le quattro davanti registreranno nelle prossime settimane. Il Gallipoli dovrà vedersela ancora con Arezzo, Benevento e Crotone. I calabresi Gallipoli e Arezzo, i toscani Gallipoli, Crotone e Benevento, i sanniti Gallipoli e Arezzo. Insomma c'è da soffrire un po’ per tutti. Ma di corse sugli altri Andrea Camplone non ne vuol sentire parlare. Vuole che i suoi si concentrino solo sull'immediato. Il calendario dice che è ancora aria di derby. Questa volta tra salernitane. Alle porte bussa la Paganese dell'ex Eziolino Capuano. Gli azzurrostellati non cederanno facilmente. «La loro sconfitta con la capolista Gallipoli non è stata una passeggiata per i salentini. La squadra gioca un buon calcio e fuori casa non ha mezze misure. O vince (due volte quest'anno a Taranto e a Pistoia) o perde (sette volte). Questo significa che è predisposta ad affrontare a viso aperto le avversarie di turno. Noi prediligiamo quest'atteggiamento mentale e tattico. E diamo il meglio di noi stessi quando le altre giocano». Oggi pomeriggio riprenderà il lavoro del gruppo al Simonetta Lamberti. Dovrebbe iniziare il recupero sul campo Giammarco Frezza dopo il lungo stop per infortunio. Oggi arriverà, infine, la squalifica per il regista Giuseppe Anaclerio che era in diffida ed è stato ammonito nel derby con il Marcianise di domenica scorsa. In Andrea Camplone però non c'è nessuna intenzione di stravolgere il suo modulo. A sostituirlo sulla mediana ci sarà il giovane Daniele Scartozzi che bene ha gestito la squadra prima dell'arrivo alla corte di Camplone del calciatore barese.

da Il Mattino

Capuano pensa ai sostituti di Berardi e Caracciolo.

RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. È andato a vuoto l’operazione di fermare la capolista Gallipoli. Troppe e significative le assenze nel team azzurrostellatato che hanno condizionato l'intera gara. Chiavaro, Taccola e soprattutto Caracciolo sono pedine che questa squadra non può permettersi di regalare a nessuno avversario. E poi come se non bastasse Capuano ha dovuto fare a meno anche della verve di Bacchi che ha dato forfait proprio pochi minuti prima del fischio di inizio. Ora con questa sconfitta, la terza tra le mura amiche dopo quelle contro il Foligno e la Cavese, il cammino si fa in salita. I risultati dell'ultima domenica calcistica poi hanno complicato ulteriormente la situazione. La vittoria del Lanciano ad Arezzo e quella del Foligno a Sorrento sono state due tremende mazzate. Il dato certo è che ancora oggi questa squadra sembra essere molto leggera in avanti. Fino a questo momento Zerineh non ha inciso più di tanto e Diogo si è visto troppo poco per dare un giudizio. I numeri però il ragazzo brasiliano li ha e Capuano confida molto in lui. Bisogna arrivare al più presto a quota 40 e lo si dovrà fare quasi esclusivamente contando sulle proprie forze visto che a questo punto del torneo e con l'equilibrio che c'è in ogni singola gara non si può ne fare conti ne bilanci. È un momento da vivere con la massima concentrazione anche perché domenica c'è un altro test probante. Il derby contro la Cavese arriva nel momento meno proprizio. Però non bisogna fasciarsi il capo. Del resto questa squadra ha sempre dimostrato di sapersi rialzare alla grande e di avere una buona dose di reazione. In questi momenti sono gli uomini di caratura che devono aiutare i più giovani e tra questi c'è il portiere Pantanelli. «La sconfitta contro il Gallipoli e gli altri risultati non certo a favore hanno fatto si che si accorciasse la classifica. Adesso siamo molte squadre raccolte in pochi punti. Il campionato è aperto e credo che con gli scontri diretti si potrà delineare un quadro più generico». Dopo cinque risultati positivi questa sconfitta può complicare i piani. «Credo e spero di no. Non era certo contro il Gallipoli che dovevamo vincere a tutti i costi. Abbiamo affrontato una squadra che lotta per il campionato e la sconfitta ci può stare anche se chi ha visto la partita tutta questa differenza non l’ha notata. Ma nel calcio ci sta anche questo. Noi per arrivare alla salvezza dobbiamo cercare di mettere sotto le dirette rivali e quelle che sono sopra di noi di qualche punto». Domenica c’è la Cavese in un derby aperto ad ogni risultato anche se oltre a Caracciolo mancherà anche Berardi. «Chi andrà in campo si farà valere. La Cavese è un ottima squadra anche se è un derby e gli stimoli sono più accentuati. Cercheremo di dare il massimo per portare a casa un risultato positivo e tornare a mettere punti in classifica».

da Il Mattino

Un KO con attenuanti (di Peppe Nocera),

Gli applausi dell'infreddolito pubblico del "Torre", dopo la sconfitta con la capolista, sono stati il giusto incoraggiamento agli azzurrostellati che hanno fatto quello che potevano contro Di Gennaro e soci. Valutando freddamente la gara emerge chiaramente come il confronto di ieri fosse impari tra le due compagini. Era impari perché contro la corazzata del girone è impensabile concedere i vari Chiavaro, Taccola e Caracciolo oltre agli influenzati Esposito, Lasagna e Diogo presenti ma a mezzo servizio e debilitati dai farmaci e dulcis in fundo in extremis ha dato forfait anche Bacchi per noie muscolari durante il riscaldamento. Il divario peraltro, almeno nella prima parte della gara, è stato ampiamente colmato ma il ritmo e la grinta caratteristiche genetiche dell'undici di Capuano si sono infrante sull'ennesima capocciata dell'attaccante di giornata su palla inattiva per far crollare le speranze di tenere testa ai ragazzi di mister Giannini. Eppure i giallorossi, pur dimostrandosi estremamente quadrati e cinici, hanno fatto il minimo sindacale sfruttando due occasioni, due, portando via da Pagani l'intera posta in palio sintomo della squadra di rango. Il merito della squadra di Capuano è stato quello di giocarsela ugualmente a viso aperto sapendo di giocare su un equilibrio precario credendoci come sempre e non disdegnando il proprio credo anche se alla fine i valori vengono fuori. Analizzando la gara, pesa come un macigno l'ennesima disattenzione su calcio piazzato. Dopo Marino della Juve Stabia e Castaldo del Benevento questa volta ha festeggiato Di Gennaro che raggiunge in vetta il compagno di squadra Ginestra a quota dieci. A questo punto, come ha commentato a fine gara Berardi, che domenica dopo il giallo rimediato salterà con Caracciolo il derby con la Cavese, ora diventa un peso psicologico. Si soffre terribilmente su queste situazioni di gioco a cui per ora, nonostante il certosino lavoro del tecnico Capuano, non si trova rimedio. Un macigno nell'economia di una squadra, la quale ha già i suoi limiti offensivi, che rispetto alle formazioni avversarie paga un pedaggio in termini di esperienza e di qualità, dato risaputo visto il budget a disposizione della società. Il limite in attacco purtroppo è evidente se si considera che in queste sette gare del girone di ritorno, compreso recupero con le vespe, gli azzurri hanno realizzato solo tre reti di cui una sola finalizzata da un attaccante, Lasagna e le altre due da altrettanti centrocampisti Cucciniello ed Esposito. I numeri sono spietati e le sedici segnature rappresentano il magro bottino di un reparto leggerino. Nel frattempo abbiamo avuto, finalmente, la possibilità di ammirare il brasiliano Diogo il quale, nello sprazzo di gara che ha disputato, ha messo in mostra ottimi spunti che speriamo possano dare quella concretezza sotto rete che manca alla Paganese essendo un calciatore di indubbie qualità tecniche. Ho iniziato questo articolo sottolineando gli applausi della Curva alla squadra, tutt'altro concedo rispetto all'ultima sconfitta interna che risaliva al girone d'andata contro la Cavese, guarda caso il prossimo avversario degli azzurri. Quegli applausi siano di incoraggiamento a Capuano ed i calciatori per preparare al meglio la settimana che porta al "Simonetta Lamberti".

Peppe Nocera - paganese.it

Un pizzico di...Pepe.

Prende il via quest'oggi una nuova rubrica di Paganese.it curata da Francesco Pepe. Buona lettura !!!

Sarò molto diretto in queste mie considerazioni. Non nascondo che avrei voluto inaugurare questa nuova rubrica di Paganese.it commentando un risultato positivo della compagine azzurrostellata, magari una vittoria di prestigio che avrebbe permesso alla squadra di Capuano di fare un altro passo in avanti in chiave salvezza e di preparare con più serenità ed entusiasmo l’imminente derby del "Lamberti" con la Cavese. I miei buoni propositi o migliori auspici che dir si voglia, abbinati ad una grande dose di innato ottimismo, sono naufragati al 37’ della ripresa quando Russo ha siglato la rete del 2-0 per il Gallipoli ricacciando definitivamente la Paganese in zona play out o giù di lì. Certo, la battuta d’arresto contro la capolista ci può stare ma ora è la posizione in classifica a preoccupare l’ambiente. I contemporanei blitz di Lanciano e Foligno ad Arezzo e Sorrento hanno di fatto spinto la magica stella sul ciglio dei play out. Tutto questo dopo quattro pareggi ed un successo. Davvero strano questo campionato. Un’altalena continua di emozioni, basta davvero poco per respirare e pochissimo per essere risucchiati nelle sabbie mobili. Contro il Gallipoli non ho visto la solita Paganese. Confusa e rimaneggiata la compagine cara al presidente Trapani ha consentito all’estremo difensore avversario di poter raccontare a parenti e amici una gita in Campania fuori programma. Mai pericolosa la Paganese, nessun tiro nello specchio della porta e sempre distratta in difesa con i soliti ed imbarazzanti errori su palla inattiva. In queste poche righe si concentra il quadro della situazione apparso al pubblico del "Torre" domenica scorsa. E’ pur vero che di fronte c’era la capolista del raggruppamento e che Capuano si è ritrovato a fare i conti con squalifiche pesanti e calciatori non al meglio perché debilitati dall’influenza. Sono attenuanti di un certo peso e che vanno evidenziate così come le difficoltà della Paganese nel calciare in porta. Non a caso il reparto offensivo degli azzurrostellati è il terzo peggior attacco del girone. Un motivo ci sarà. Andando a scorrere il curriculum degli attaccanti in rosa arriva puntuale una conferma corrispondente ad un mero dato statistico. Lasagna, Zarineh e Diogo sono alla prima esperienza in Prima Divisione, né tantomeno si sono segnalati in passato per le loro doti di bomber. Tutto questo mentre le altre concorrenti annoverano in rosa calciatori di spessore ed anche dai costi elevati che la Paganese non può certo permettersi. Allora cosa fare ? Continuare a sperare in una Paganese generosa e combattiva e con un Diogo in più. Il brasiliano ha doti tecniche notevoli e che torneranno utili nel prosieguo della stagione. All’orizzonte c’è il derby contro la lanciatissima Cavese. Match particolare e dal risultato scontato, dice qualcuno. Non sono d’accordo, credo invece in una riscossa della Paganese, quella vera, tosta e gagliarda che ha messo paura a più blasonati avversari. In questo momento delicato restare uniti è l’imperativo categorico, sostenere la Paganese è un obbligo morale da ottemperare. Avanti verso la salvezza.

Francesco Pepe - paganese.it

Giudice Sportivo: contro la Cavese senza Caracciolo e Berardi.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in merito alla gara Paganese - Gallipoli, ha inflitto una giornata di squalifica al centrocampista Simone Berardi " per recidività in ammonizione - ottava infrazione ".
Salteranno il derby del "Lamberti" anche Fabrizio Caracciolo, che dovrà scontare l'ultimo turno di stop, ed il centrocampista della Cavese Giuseppe Anaclerio.

Gianluca Russo - paganese.it

Capodaglio non fa rimpiangere Caracciolo, difesa troppo distratta (le pagelle di tuttalac.it)

PANTANELLI 6: La sua gara è molto tranquilla, anche perchè il trio Ginestra-Di Gennaro-Mounard non crea grossi pericoli. Incolpevole sui due gol.

IMPARATO 6: E' sceso in campo con lo sfavore della critica, viste le ultime apparizioni poco brillanti. Invece il ragazzo salernitano se la cava molto bene, facendo valere la sua stazza e la sua freschezza con avversari di rango superiore.

DE GIOSA 5.5: Spostato al centro della difesa per l'assenza di Taccola, se la cava abbastanza bene anche grazie alla poca pericolosità dell'avanguardia gallipolina. Poca sintonia però con Astarita, con il quale aveva giocato dal primo minuto solo ad Arezzo.

ASTARITA 5: Con una sola parola, inguardabile. Eppure era l'uomo nel quale erano riposte le sicurezze della difesa, a differenza di Imparato, per le buone prestazioni offerte sinora. Invece è assolutamente fuori luogo, con lanci lunghi imprecisi e indecisioni fondamentali. Si fa sfuggire Cini nell'azione del secondo gol ospite.

IRACI 5.5: Spinge tantissimo, ma nel secondo tempo la stanchezza prende il sopravvento sulla lucidità. Non confeziona un cross decente nella ripresa, un po' ritardo sulle due palle gol del primo tempo. Da apprezzare comunque la sua volontà. (dal 45' st FIORENTINO sv)

CUCCINIELLO 5.5: Gioca troppo poco per farsi notare, pur comportandosi abbastanza bene nei 45' in cui è impiegato. (dal 1' st LASAGNA 5.5: Entra col compito di diventare la spina nel fianco dei giallorossi, ma è praticamente inesistente fino all'ingresso di Diogo, con il quale sembra esserci una buona intesa.)

BERARDI 5: Tanto movimento e poca concretezza. Soffre la superiorità dei centrocampisti pugliesi e si prende un'ammonizione quanto inutile tanto pesante, essendo già diffidato.

CAPODAGLIO 6.5: Sicuramente il migliore della Paganese. Raccoglie la pesante eredità di Caracciolo, e dopo un po' di indecisione, cerca di mettersi a disposizione della squadra. Certo i risultati non sono gli stessi, sia perchè è quasi impossibile emulare il Caracciolo attuale sia perchè gli attaccanti non ringraziano. (dal 20' st DIOGO 6: Buono il suo esordio. Si presenta con alcune giocate solitarie, che servono a poco o nulla, poi l'ammonizione per "foga agonistica". Qui comincia la sua partita, al servizio della squadra e, come già detto, di Lasagna. Una bella scoperta per Capuano.)

ESPOSITO 5.5: Ritorna a giocare a sinistra e si muove bene nella prima frazione. La sua reazione al gol è l'emblema di quello che ha vissuto la squadra: le gambe diventano praticamente pesantissime. Mezzo punto in più per lo sforzo di essere sceso in campo nonostante la febbre da cui si è liberato soltanto 24 ore prima della gara.

ZARINEH 5.5: Tanta buona volontà e tanti palloni recuperati nel primo tempo. Ma nel ripartire è molto lento e anche poco supportato dai compagni. Si perde nel secondo tempo, peccato per il suo colpo di testa terminato a lato nel finale.

FANASCA 5: L'uomo più atteso diventa il più deludente. Ritorna in coppia con Zarineh, ma i risultati non sono quelli della gara col Benevento. Speriamo ritrovi il suo reale spirito a partire dalla gara di Cava.

CAPUANO 5.5: Diciamocelo pure, il mister è anche sfortunato. Già orfano di tre giocatori importanti per lui, si ritrova anche tre acciaccati. Come se non bastasse, s'infortuna anche Bacchi nel riscaldamento e non può fare affidamento sull'esterno. Magari poteva essere cambiato Fanasca, in giornata no, per dare più spazio a Diogo.

GALLIPOLI 6.5: Massimo risultato con il minimo sforzo. Due azioni da gol, due realizzazioni. Squadra sorniona, ma anche cinica, caratteristiche giuste da trasferta per una squadra che ambisce alla promozione. Anche se Ginestra è evanescente, Giannini può contare su una difesa organizzata e un centrocampo a dir poco perfetto con Gennaro Esposito sugli scudi. Per completare, anche i panchinari scendono in campo concentrati, vedi Cini nell'assist per Russo.

Danilo Sorrentino - www.tuttalac.it

La Paganese cede alla capolista Gallipoli (La Città).

Di Gennaro esalta un Gallipoli spietato (La Gazzetta dello Sport).

La Paganese non fa il miracolo (Il Roma).

23.2.09

Gallipoli verso la B.



I salentini sbancano Pagani e blindano la vetta.

Antonio Galluccio

PAGANI.Così si va in B. Ne è consapevole il Gallipoli che sbanca Pagani e accelera blindando la vetta. Senza nemmeno forzare più di tanto ma con il piglio della squadra autoritaria che sa quando e come ottenere il massimo, la capolista concretizza nel migliore dei modi le uniche due occasioni da rete, spezzando la serie positiva della Paganese forte di quattro risultati utili consecutivi. Il vantaggio di Di Gennaro a metà del primo tempo e il raddoppio di Russo quasi in dirittura d’arrivo della seconda parte sono la conseguenza di una superiorità che si manifesta nelle giocate dei singoli, rafforzate dalla compattezza di un gruppo che infila il secondo trionfo di seguito, confermandosi al comando della classifica. Dunque applausi al Gallipoli, che non soffre mai un avversario falcidiato dalle squalifiche di Caracciolo, Chiavaro e Taccola cui il tecnico campano, Capuano, rimedia come può. Il risultato è che l’equilibrio dura finchè il Gallipoli non decide di spezzarlo, affidandosi al modulo ormai collaudato con Ginestra, Di Gennaro e Mounard in avanti.
La fase di studio dura una ventina di minuti, giusto il tempo di verificare sui due fronti cosa si può fare, rischiando il meno possibile. La Paganese rompe ogni indugio al 20’ con il diagonale basso di Fanasca bloccato da Rossi. E il Gallipoli risponde dopo cinque minuti operando il sorpasso con il mirabile colpo di testa di De Gennaro, che sfrutta la punizione sulla trequarti destra calciata da Gennaro Esposito, concessa per fallo di Capodaglio sullo stesso centravanti salentino e contestata dai padroni di casa: sulla traiettoria vincente non può nulla Pantanelli che vede il pallone entrare sul palo più lontanto. La reazione della Paganese vive sull’emotività del momento. Eppure, al 41’, c’è il cross basso di Capodaglio sul quale Iraci manca l’impatto per un soffio, con il pallone preda di Rossi che si distende e blocca sicuro.
La ripresa restituisce quasi una partita a scacchi nella redistribuzione di ruoli e posizioni. Capuano inserisce subito Lasagna per Cucciniello e Giannini risponde con Zampa in luogo di Ginestra. Il copione non cambia nemmeno quando la Paganese si affida a Diogo per Capodaglio perché sul versante opposto Marzeglia rileva Mounard chiudendo gli spazi. E nel momento in cui la Paganese lascia un varco libero per giocarsela a testa alta ecco che Giannini intuisce tutto: fuori Buzzegoli e dentro Cini dalla cui tenacia sulla destra nasce l’assist che Russo trasforma nel raddoppio abbassandosi, in prossimità dell’area piccola, per colpire di testa a porta vuota.
Finisce qui. Alla Paganese resta solo il rammarico di una nitida opportunità al 41’ con il cross di Lasagna per la testa di Zarineh fuori di poco solo davanti a Rossi. Un dettaglio davanti alla festa del Gallipoli che vola sempre più in alto.

La Gazzetta del Mezzogiorno

Mounard, Gallipoli: «Il terreno era molto pesante abbiamo puntato sulla forza».

David Mounard ha la felicità stampata sul volto. A fine gara elogia i compagni, soprattutto Francesco Di Gennaro, il bomber che ha segnato il decimo gol in campionato.
Prima della gara il Gallipoli aveva il timore di non poter giocare come meglio gli si addice. Il campo reso pesante dalla pioggia avrebbe impedito di svolgere il solito gioco, fatto di fraseggi.
«Quando abbiamo visto le condizioni del campo - dice il fantasista francese - abbiamo pensato che avremmo incontrato difficoltà. A quel punto bisognava impostare la gara sulla forza e non sulla tecnica».
La capolista si è adattata bene: «Abbiamo sbloccato il risultato su palla inattiva. Di Gennaro è stato abile a sfruttare il cross di Esposito».
La Paganese, ancora una volta, ha beccato un gol da fermo, il terzo in tre gare. Il Gallipoli, quindi, ha saputo sfruttare il limite dei campani. «Abbiamo sempre tenuto l’avversario sotto controllo. Gli abbiamo concesso poco o nulla e la vittoria è stata ampiamente meritata».
Benevento e Arezzo cadono, la lotta per il primo posto sembra restringersi a Gallipoli e Crotone distanziate di due punti: «I conti li facciamo alla fine - dice Mounard - Nulla è deciso e anche Benevento e Arezzo possono ancora lottare per il primo posto».
Gallipoli 47 punti, Crotone 45, Arezzo e Benevento 38. La classifica si sta delineando e toscani e sanniti ritenuti i più pericolosi avversari del Gallipoli stanno perdendo terreno. «Il Gallipoli - dice Mounard - deve pensare a se stesso, badare poco al rendimento degli avversari. Dobbiamo correre per non farci prendere».
Domenica il derby col suo ex Foggia che il francese ha già affrontato: «Un avversario che merita rispetto. Ha pareggiato con la Pistoiese? Anche le ultime della classe possono avere un’impennata d’orgoglio e trovare la loro giornata di gloria, una domenica da leoni».
Il Gallipoli supera nel modo migliore la trasferta di Pagani e si gode la leadership sentendo sul collo il fiato del Crotone di Moriero, una squadra che dimostra di sapersi muovere tra mille difficoltà.

La Gazzetta del Mezzogiorno.

Capuano: «Avanti fino alla salvezza».

DALL'INVIATO Pagani. Il gol di Di Gennaro, l'ennesimo incassato su palla inattiva, proprio non riesce a mandarlo giù. «Purtroppo le punizioni distanti quaranta metri dalla nostra area è come se fossero calci di rigore. Sono situazioni in cui marchiamo a uomo e purtroppo perdiamo l'uomo nell'uno contro uno. Non è un fatto tattico, sono gol da evitare e basta. Quando le punizioni sono più vicine e marchiamo a zona va molto meglio», spiega Capuano. Il tecnico della Paganese non si demoralizza. «Ci sta di perdere contro il Gallipoli e non è il caso di fare drammi. La nostra strada la conosciamo, ho accettato il progetto e vado avanti fino alla morte, fino al cimitero, fin quando vedo comparire i cipressi. Ho sempre detto che per noi salvarsi significherebbe vincere la Champions League. Ce la faremo». Un riferimento a Diogo, il brasiliano entrato nella ripresa: «E' l'unico lampione della squadra, quello che dà luce. Ha avuto dei problemi da quando è arrivato, speriamo di averlo al meglio».

ro.ve. - Il Mattino

Paganese-Gallipoli 0-2 : le pagelle de Il Mattino.

PANTANELLI sv: prende due gol imparabili, poi non è costretto a interventi di rilievo. IMPARATO 6: nella linea a tre migliora di partita in partita, regge. DE GIOSA 5.5: interventi non sempre pulitissimi, qualche affanno di troppo. ASTARITA 5: inguardabile nei rilanci tradito anche dal vento: non è nella migliore giornata. IRACI 6.5: è quello che spinge di più, soprattutto nella prima mezzora crea spesso la superiorità numerica sulla destra e mette pallloni pericolosi in mezzo (45'st Fiorentino sv). CUCCINIELLO 5: troppo poco per farsi notare (1'st Lasagna 5: inserito per dare maggiore sostanza all'attacco, si perde). BERARDI 6.5: il migliore, si adatta alla grande nel ruolo di Caracciolo. Protegge meno la difesa sui palloni alti, ma è bravo quando la palla è a terra a toglierla agli avversari e a farla girare. Peccato per l'ammonizione che lo costringerà a saltare il derby di Cava. CAPODAGLIO 5.5: partita onesta, ma senza sussulti. (20'st Diogo 6: il brasiliano ha numeri e si vede anche quando batte i calci d'angolo. Ha la qualità che serve). ESPOSITO 5: la brutta copia dell'esterno ammirato in molte circostanze, c'è ad attenderlo dal suo lato Vastola, un osso duro, un elemento di esperienza che non si lascia mai sorprendere e gli sbarra sempre la strada. ZARINEH 5: tanta buona volontà, poca qualità tecnica. La sua forza è il colpo di testa, ma di palle in mezzo non ne arrivano. FANASCA 5: gira a largo e a vuoto. r. ven.

I mali della Paganese: palle inattive e difesa distratta.

Nel derby con la Cavese, oltre a Caracciolo mancherà sempre per squalifica Berardi.


DALL'INVIATO ROBERTO VENTRE Pagani.
Maledette palle inattive. La Paganese ancora una volta paga dazio: il gol di Di Gennaro, quello che sblocca la partita, nasce da una punizione lunga e da una dormita generale della difesa azzurra. «Purtroppo abbiamo commesso anche stavolta lo stesso errore, un vero peccato perchè fino a quel momento stavamo facendo qualcosa in più del Gallipoli», sostiene Cucciniello, centrocampista uscito alla fine del primo tempo. Lo conferma Berardi, rimasto in campo fino alla fine e tra i migliori in assoluto. «L'episodio del gol di Di Gennaro ha cambiato la partita. La nostra partenza è stata buona, credo che stavamo addirittura mettendo in difficoltà il Gallipoli». E così arriva la sconfitta, la terza interna della stagione, e soprattutto ripiomba lo spettro della zona play off. Ci sarà da lottare come e più di prima per restare in Prima Divisione. «Magari come qualità non siamo attrezzati come le nostre rivali, ma in quanto a forza morale non siamo secondi a nessuno. Con il carattere ci tireremo fuori e raggiugeremo l'obiettivo. Però, attenzione, la lotta si preannuncia durissima, può darsi che il traguardo riusciremmo a tagliarlo solo all'ultima giornata. Quindi, occorre una grande serenità», spiega Berardi. «Credo che la sconfitta ci penalizzi perchè il Gallipoli non ha fatto molto più di noi, adesso dobbiamo superare la delusione e puntare alla prossima partita. A Cava andremo per vincere il derby», spiega Cucciniello. A Cava mancherà ancora Caracciolo, che deve scontare il secondo turno di stop, e a centrocampo sarà assente anche Berardi, fatale per lui il cartellino giallo rimediato contro il Gallipoli perchè era in diffida. «Sono stato attento a non prendere l'ammonizione, poi ho dovuto commettere un fallo di gioco inevitabile. Peccato, mi dispiace davvero non poter essere presente al derby contro la Cavese». Lotta salvezza ancora tutta da giocare, la Paganese nelle prime sei partite del girone di ritorno ha conquistato sei punti, lo stesso bottino del girone di andata. La quota tranquillità dovrebbe essere a 40 punti. «Lavoriamo durante la settimana per migliorare gli errori, purtroppo contro il Gallipoli abbiamo commesso un'ingenuità nell'azione del primo gol. Dobbiamo metterci di nuovo sul campo a migliorare tutti gli aspetti», spiega Cucciniello. «La Paganese è una squadra fatta di lottatori, questa è la nostra caratteristica. Adesso va accantonata la sconfitta contro la capolista Gallipoli e occorre pensare al prossimo impegno, una partita importantissima contro la Cavese dove occorrerà fare risultato», conclude Berardi.

Il Mattino

La Paganese si arrende alla capolista.

Gallipoli a segno con Di Gennaro e Russo. Negato un rigore per fallo sul difensore De Giosa.

DALL'INVIATO ROBERTO VENTRE Pagani. Troppo forte la capolista, cinica e concreta. Il Gallipoli è di un altro pianeta e non soltanto per la Paganese, tra l'altro priva di tre pedine importanti, gli squalificati Chiavaro e Taccola (difensori) e Caracciolo (centrocampista). Il divario si vede, non tanto sotto il profilo del gioco (nel complesso al «Torre» è una brutta partita anche per colpa del forte vento), ma per la solidità difensiva e la freddezza nel colpire al momento giusto della squadra di Giannini. La Paganese si arrende, per gli azzurri di Capuano un ko interno che arriva dopo un girone intero (l'ultimo fu nel derby d'andata con la Cavese, dopo la sconfitta alla partita di esordio contro il Foligno). Una sconfitta che fa ripiombare la Paganese in zona play out per i risultati concomitanti delle dirette rivali nella bassa classifica, ci sarà ancora da lottare per raggiungere la salvezza diretta. Eppure la partenza è tutta della Paganese, rapidità d'azione, buona aggressività, qualche trama interessante ispirata da Berardi e soprattutto grazie alla spinta di Iraci sulla destra (al 17’ la Paganese reclama un rigore per una trattenuta in aera su De Giosa). Una partenza illusoria. Il Gallipoli, infatti, è li che regge senza perdere mai la testa, nè le misure. Con il passare dei minuti la capolista comincia a salire di giri, mentre la Paganese perde l'ardore iniziale. L'equilibrio lo spezza un episodio (24' pt), una distrazione, l'ennesima in questo campionato, della Paganese su palla inattiva. Punizione dalla tre-quarti per il Gallipoli: la batte lunga Gennaro Esposito, in mezzo all'area blocchi e controblocchi, i difensori della Paganese dimenticano il bomber Di Gennaro che tutto solo di testa firma l'1-0 mettendo il pallone nell'angolo più lontano dove Pantanelli non può arrivare. Una rete che gela la squadra di Capuano e i tifosi: la partita si mette decisamente in salita. Ora gli azzurri non possono stare più lì ad attendere e ripartire, ma devono fare gioco alla ricerca del gol del pari. E così vengono fuori tutti i limiti tecnici della squadra azzurra al cospetto di una delle corazzate della Prima divisione, il vento poi non aiuta sicuramente la squadra che attacca, quella che deve costruire gioco. E infatti la Paganese non riesce mai a mettere un uomo davanti alla porta di Rossi in tutta la partita. Nella ripresa Capuano inserisce un altro attaccante, Lasagna, e arretra Fanasca, in cattiva giornata, il terminale più offensivo resta Zarineh, una torre che avrebbe bisogno di cross dal fondo che non arrivano mai. Difficile anche alzare il ritmo contro la squadra di Giannini che controlla la partita senza particolari apprensioni. L'ingresso del brasiliano Diogo dà un pizzico di vivacità in più alla Paganese, ma emozioni e palle gol non arrivano. Il Gallipoli tiene e riparte una sola volta con grande efficacia: è l'azione del raddoppio (36' st). I giallorossi pugliesi ribaltano l'azione da difensiva in offensiva con grande rapidità, Cini, entrato appena da due minuti, vola sulla destra e mette in mezzo, la palla passa e sul secondo palo sbuca Russo che di testa mette dentro. Il raddoppio è il classico colpo del ko. La giornata da dimenticare sta anche nell'ultimo tentativo del brasiliano Diogo che trova sulla traiettoria Zarineh, l'attaccante azzurro che si trasforma in difensore aggiunto per il Gallipoli.

da Il Mattino

Paganese-Gallipoli 0-2: il commento dei due allenatori na Il Mattino.

DALL'INVIATO Pagani. Il gol di Di Gennaro, l'ennesimo incassato su palla inattiva, proprio non riesce a mandarlo giù. «Purtroppo le punizioni distanti quaranta metri dalla nostra area è come se fossero calci di rigore. Sono situazioni in cui marchiamo a uomo e purtroppo perdiamo l'uomo nell'uno contro uno. Non è un fatto tattico, sono gol da evitare e basta. Quando le punizioni sono più vicine e marchiamo a zona va molto meglio», spiega Capuano. Il tecnico della Paganese non si demoralizza. «Ci sta di perdere contro il Gallipoli e non è il caso di fare drammi. La nostra strada la conosciamo, ho accettato il progetto e vado avanti fino alla morte, fino al cimitero, fin quando vedo comparire i cipressi. Ho sempre detto che per noi salvarsi significherebbe vincere la Champions League. Ce la faremo». Un riferimento a Diogo, il brasiliano entrato nella ripresa: «E' l'unico lampione della squadra, quello che dà luce. Ha avuto dei problemi da quando è arrivato, speriamo di averlo al meglio».

Il principe ha un preciso obiettivo: portare il Gallipoli in serie B. Parliamo di Giuseppe Giannini, ex giocatore della Roma e per qualche tempo anche calciatore del Napoli, oggi allenatore dei giallorossi. Giannini è da tempo alla ricerca di una sua definitiva valorizzazione come allenatore. Quest’anno guida la formazione pugliese e sta tentando il colpo gobbo. Considera fondamentale questo explit di Pagani nella lotta promozione. «Difficilissimo vincere su questo campo, ci siamo riusciti pur non giocando benissimo, ma sfruttando al meglio le occasioni. Qui in tante che lottano per il vertice hanno lasciato punti e noi speriamo che siano ancora in tante altre a lasciarne. La Paganese mi ha fatto una buona impressione». Gallipoli cinico e spietato. Un gol su palla inattiva di Di Gennaro, un altro in ripartenza confezionato da Cini, appena entrato, e realizzato da Russo appena spostato quarto a sinistra di centrocampo. «Di Gennaro non è una sorpresa, quei gol li sa fare. La sorpresa è se magari li sbaglia. Per quanto riguarda il raddoppio dico che nella mia squadra ci sono tanti elementi duttili che sanno adattarsi alle diverse situazioni in campo. Ecco perchè siamo passati a un certo punto al 4-4-2 andando avanti senza problemi fino alla fine».

da Il Mattino