26.9.08

Paganese, Capuano s’affida a Mendil (Il Mattino).


Domenica spazio in attacco per l’italo-francese. Il partner da scegliere tra Di Cosmo e Lasagna.


FILIPPO ZENNA Tramonti. Due gol, dialoghi rapidi e stretti col partner d'attacco Lasagna, ricerca costante della profondità, voglia matta d'emergere in un reparto d'attacco pieno zeppo di mezze punte: è il momento di Nassim Mendil, del talentuoso francese fino ad ora vissuto in naftalina per piccoli problemi fisici. L'amichevole disputata a Tramonti contro la Primavera della Salernitana (5 a 0 il risultato finale: oltre a Mendil sono andati a bersaglio Tisci, Iraci e Lasagna) ha esaltato le doti tecniche del centravanti francese e velocizzato una manovra che nel primo minitempo da mezz'ora (quando in attacco avevano cercato, invano, l'intesa Ferrero e Di Cosmo) era stata lenta, abulica e prevedibile. Al punto tale da lasciare senza parole il tecnico Ezio Capuano, che i suoi sfoghi l'ha versati si un foglio di carta, riempito di note negative: «Imbarazzanti i primi trenta minuti, disputati a ritmi soporiferi e caratterizzati da una serie di errori incredibili, marchiani», ha confessato l'allenatore azzurrostellato, che s’è poi rinsavito nel secondo e nel terzo tempo quando Tisci («disastroso nella prima mezz'ora», per Capuano) ha trovato guizzi e rapidità tra le linee di centrocampo ed attacco, quando in prima linea è stato lanciato Mendil, quando dalla mischia è stato tolto l'argentino Ferrero, impalpabile e marcatore di se stesso, furbo soltanto a procurarsi d'astuzia il penalty (poi trasformato con freddezza da Tisci) con cui è stato rotto l'equilibrio e messa sotto nel risultato la Primavera granata di Grassadonia, dinamica, lucida, autoritaria e trascinata dai funamboli Orlando e Neglia. È il momento di Mendil e poco importa se il fisico non viaggia ancora alla velocità delle idee sublimi: ha calamitato l'attenzione di Capuano e scavalcato perfino Ferrero e Di Cosmo nelle gerarchie del tecnico. Tanto da smuoverlo dalla panchina, da lasciare immacolato il foglietto degli errori, da renderlo felice ed entusiasta: «Ha cercato costantemente la giocata di prima intenzione, ha dialogato in maniera efficiente con il partner d'attacco, ha dimostrato d'avere un bagaglio tecnico enorme». Che potrà tornare utile alla Paganese per battere il Potenza e guadagnare preziosi punti salvezza. A giocarsi l'altro posto in attacco ci saranno Lasagna e Di Cosmo, non Ferrero che ha lasciato sul volto di Capuano una smorfia evidente d'insoddisfazione. Pur essendo l'unico ariete di ruolo, l'unico attaccante con un fisico da gigante, l'argentino non convince e spinge l'allenatore a ritornare all'antico, ad affidarsi ad un attacco privo di centimetri, ma rapido ed imprevedibile. Da verificare, poi, la posizione di Tisci, provato per due tempi da trequartista e non più da interno di centrocampo: la soluzione, offensiva, affascina Capuano, che però tiene in considerazione anche le prestazioni maiuscole fornite da Berardi, Caracciolo e Stentardo, quelli che corrono e danno equilibrio, quelli che han rinsavito il tecnico dopo trenta minuti di pura insoddisfazione.