30.9.08

Paganese, Bacchi mette la freccia a sinistra (Il Mattino).



Il giovane toglie il posto all’esperto Ingrosso: «Spingere sulla fascia è una mia caratteristica».

ANDREA BUONAIUTO Pagani. «Abbiamo preparato accuratamente la gara. In settimana abbiamo visto la cassetta del Potenza, ci siamo studiati i loro punti deboli ed alla fine li abbiamo sorpresi sulle fasce». Se la ride di gusto Daniele Bacchi, uno degli interpreti delle corsie laterali che tanto bene hanno funzionato domenica. Lui a sinistra, il giustiziere Esposito sul lato opposto. Insieme hanno adibito le feroci galoppate che hanno disorientato il Potenza: «Esposito ha risolto la gara. Lui è abituato a certe prestazioni, io devo ancora lavorare tanto». È un carico d'umiltà Daniele Bacchi, dalle sue parole traspare voglia di imparare, lottare e crescere insieme alla Paganese. Questo è il suo primo campionato in prima divisione, finora tanta esperienza in C2 con Tivoli, Rosetana e Gela: «Sono partito dal settore giovanile della Lazio, poi sono passato a quello del Cittadella. Proprio lì capii che avrei continuato con il calcio». Lo scorso anno ha studiato da zemaniano alla corte di Modica nel Celano, un'esperienza che che gli è stata particolarmente utile per il suo bagaglio tecnico-tattico: «A Celano ho lavorato con Modica, facevo l'esterno basso dei quattro in difesa e devo ammettere che mi sono divertito molto. Il tecnico mi dava licenza di spingere ed io ubbidivo senza fiatare. Tutto sommato rischiavamo molto, forse troppo, ma andava bene così». Esterno basso con Modica a Celano, esterno a tutto campo a Pagani monitorato dallo sguardo attento di Capuano. Cambia l'interpretazione del ruolo, non la voglia di spingere sulla corsia mancina: come da vocazione insopprimibile del suo dna di calciatore: «Nella mia carriera ho fatto sia il terzino che l'esterno alto di un centrocampo a quattro. In entrambi i casi mi sono trovato a mio agio; io preferisco prendere di petto gli avversari ed attaccare la fascia». A Pagani ha trovato un ambiente ideale che lo sta facendo maturare a livello tecnico. In questo processo è fondamentale l'apporto di Capuano con i suoi metodi d'allenamento: «Mi trovo benissimo con Capuano. Non avevo mai avuto a che fare con un tecnico che preparava così accuratamente le partite. Sto imparando decisamente tanto». Il tecnico della Paganese stimola il rendimento del ragazzo avvicendandolo con il più esperto Ingrosso. Fino alla vigilia della gara con la Pistoiese il ballottaggio tra i due era più che mai aperto: «Ingrosso è un grandissimo giocatore, ha giocato in serie B e può vantare un'esperienza importante. Non è importante chi gioca, ciò che conta è che la Paganese faccia bene». L'importante è che il giovanotto continui a fornire prestazioni di personalità sulla corsia mancina. Un po’ come faceva Antonio Benarrivo, esterno del Parma e della Nazionale, giocatore a cui lo stesso Bacchi confessa (timidamente) di essersi ispirato in adolescenza.