24.7.08

Imparato, la scommessa difensiva di Capuano.



ETTORE ROMANO Preci.Tutta la vita in una felicissima intuizione: da eterna promessa alla ricerca di un'adeguata collocazione tattica (esterno destro basso a volte, tornante in molte altre circostanze) a stantuffo inamovibile della cerniera difensiva. Tutta la carriera in una mossa strategica operata nella passata stagione manco a dirlo dal prodigioso Ezio Capuano: Raffaele Imparato, uno dei tantissimi talenti coltivati dal vivaio della Salernitana, è adesso un calciatore completo, con un ruolo ben definito, indispensabile per gli equilibri difensivi della Paganese. Son lontani anni luce i tempi in cui veniva considerato un ibrido incompiuto tra terzino ed ala: ora ha una dimensione tutta sua, è uno dei perni della triade difensiva su cui poggia le basi il 3-5-2 del tecnico della Paganese. Cui Imparato deve tanto, se non addirittura tutto della sua improvvisa ed anche superba esplosione: «Lavorare con Capuano è un vero e proprio onore: è un allenatore che insegna calcio, capace di tirar fuori il massimo da qualsiasi giocatore». Di Imparato ha valorizzato la reattività e la capacità d'intervenire con anticipo sull'avversario: caratteristiche perfette per un centro-destra in una difesa a tre. «Sono cresciuto tantissimo in poco tempo: sia a livello comportamentale che tattico. La nuova posizione studiata dal tecnico esalta le mie qualità. Ora ho un solo obiettivo - confessa Imparato - ripagare la fiducia incondizionata che il tecnico ha riposto in me. Sono stato uno dei primi calciatori che ha contattato una volta ufficializzata la sua carica da allenatore della Paganese. E ne sono fiero: vuol dire che ha scommesso, anzi investito su di me». L'enorme stima di Capuano l'ha perfino aiutato a metabolizzare il divorzio con la Salernitana, con la società in cui è cresciuto e mosso i primi passi nel calcio professionistico: «Non rientravo più nei piani del sodalizio granata e, ad esser sincero, sono felice che abbiano deciso di rescindermi il contratto: così facendo mi hanno dato la possibilità di scegliere da solo il mio futuro e di sposare un progetto in cui credo tantissimo». Ha ventidue anni, ma lavora e parla già con la scioltezza di un veterano Raffaele Imparato, col carisma che soltanto i leader hanno nel proprio dna: «Sono giovane, vero, ma mi sento pronto per un'esperienza così importante. La piazza di Pagani esercita una pressione costante che io trasformo in stimoli per dare il massimo». Nelle gerarchie di Capuano ha un posto in prima fila: il terzetto titolare che il tecnico schiera quasi sempre durante le esercitazioni di tattica prevede Imparato, Taccola e De Giosa: «Due calciatori dotati di grande esperienza che potranno darmi una grossa mano». La retroguardia è sistemata (imminente l'ingaggio di Chiavaro, che s'allena col gruppo fin dal primo giorno di ritiro), il centrocampo lo sarà presto con Simone Berardi (ex San Marino) e con Soligo (Salernitana). Per l'attacco rispuntano le candidature di Cipolla (Pistoiese) e di Falomi (Arezzo).

Il Mattino