18.3.08

Il presidente Trapani: «Paganese abbandonata dai tifosi».

RAFFAELE CONSIGLIO Pagani.Con il pari contro il Novara la Paganese tocca il fondo sotto tutti i punti di vista. Partendo dal fondo della classifica, visto che il Verona in sole due gare ha rosicchiato i quattro punti di vantaggio che Scarpa e compagni avevano. Il fondo, perché la vittoria manca dal mese di dicembre dello scorso anno e perché anche la gente ormai non ci crede più e quest'anno troppo presto ha deposto le armi disertando il "Torre". Un campionato iniziato male e che si spera non si chiuda peggio. Ancora sette domeniche di passione per evitare di restare sul gradino più basso della classifica generale cercando quanto meno di raggiungere prima e scavalcare poi il Manfredonia che tra le squadre in lotta per evitare la retrocessione in C2 è quella che ha il calendario più difficile. Un Manfredonia che però bisogna mettere sotto a tutti i costi almeno di un punto visto che negli scontri diretti i pugliesi a parità di classifica con la Paganese avrebbero la meglio. Il momento nero si evince anche dal nervosismo che trapela tra i calciatori. Contro il Novara Giovanni Esposito si è fatto espellere dalla panchina mentre l'altro Esposito, Pasquale e Fusco sono stati graziati letteralmente dalla giacchetta nera di turno. In questo momento così delicato però il presidente trapani non si perde d'animo e continua a credere nella salvezza. «Che il Verona risalisse, un po' tutti c'è lo aspettavamo. Adesso siamo a pari punti ma non è detto che ci faremo scavalcare. Inoltre abbiamo il Manfredonia a soli due punti e tutto può ancora succedere. Io ho sempre sostenuto che se le cose fossero andate bene potevamo uscire fuori anche dai play out mentre al contrario avremmo lottato fino alla fine anche per evitare la retrocessione diretta. Quest'anno tutto gira storto fino a questo momento siamo in forte credito con la fortuna e se è vero che nel calcio alla fine fortuna e sfortuna si compensano possiamo sperare in qualche cosa di positivo». Sul disamore della gente il presidente aggiunge. «Rischio di essere ripetitivo. Purtroppo quest'anno è successo anche che la gente ci ha abbandonato. Ha preferito altro. In questo momento mi sento di elogiare i ragazzi della curva e quei 700 che ogni domenica vengono al Torre». Intanto la squadra ha ripreso la preparazione in vista della gara di sabato a Legnano. Ritorneranno disponibili Muwana e Fumai. Possibile anche il rientro di Criaco. La nota lieta: l’esordio a 19 anni di Paolo D’Andria, lanciato nella mischia da Miggiano nel finale. Il ragazzo che ha sostituito Cossu è un prodotto della Scuola Calcio Picentia di Davide Pierro.

Il Mattino