20.3.08

Criaco si lancia nella mischia: «Ora puntiamo sul Manfredonia».



FILIPPO ZENNA Pagani. Il ginocchio è ancora gonfio, ma l'emergenza spinge Leo Criaco ad andare oltre il lieve dolore, a dare l'ok per la trasferta di Legnano, a riprendersi la leadership del pacchetto arretrato e l'etichetta di difensore insuperabile. Fumai non recupera, Muwana ne avrà per almeno quindici giorni, Giovanni Esposito dovrà star fermo tre giornate per squalifica, Marino per un turno e la rinnovata disponibilità di Leo Criaco permette al tecnico Roberto Miggiano di tirare almeno un piccolo sospiro di sollievo: una certezza granitica al centro della difesa che favorisce anche soluzioni nuove e valide tra centrocampo ed attacco. De Giosa potrà avanzare il proprio raggio d'azione, Enzo Fusco accentrarsi e lavorare da regista puro, Fanasca riportarsi in attacco a supporto di Scarpa: ipotesi che non hanno trovato, però, conferma nel corso della partitella in famiglia di ieri pomeriggio cui hanno partecipato anche alcuni ragazzi precettati dalla Berretti. L'allenatore azzurrostellato ha preferito lavorare in dimensioni di campo ristrette e mischiare le carte: soltanto nel corso della rifinitura di venerdì mattina fugherà tutti i dubbi di formazione con la certezza, però, di poter contare su Leo Criaco, baluardo della difesa prima dell'infortunio che l'ha costretto ai box negli ultimi due turni di campionato. «Non ne ho ancora smaltito del tutto i postumi, il ginocchio è ancora un po' gonfio, ma - rassicura il tosto centrale - sono pronto a stringere i denti e a lanciarmi nella mischia. La coscienza mi spinge a dare il massimo in questo momento delicato: tra infortuni e squalifiche la rosa è ridotta all'osso e non posso di certo tirarmi indietro per un po' di dolore». Questione di motivazioni: «Senza le quali - sorride Criaco - me ne starei a casa. Non mi piace fare brutte figure e per questo sono sempre carico al punto giusto». Con l'avvento in panchina di Miggiano è cambiato il modulo, ma l'arcigno difensore va al di là delle tattiche e spiega che «sono fondamentali gli stimoli, soprattutto per tirarsi fuori da una posizione di classifica così delicata, soprattutto se si vive da ultimi della graduatoria». Evitare la retrocessione diretta è l'obiettivo di Criaco, che individua nel Manfredonia la nuova preda da inseguire: «Dal Verona c'era da aspettarsi una rimonta considerando il valore dell'organico. Meglio fare la corsa sul Manfredonia, che ha un calendario difficilissimo».